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GR/ER - Notiziario locale

  • GR/ER - 8 aprile 2024

    8 APR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna dell’8 aprile 2024.   In apertura la vertenza Besta. Si svolgerà alle 18.30 l’incontro tra il sindaco di Bologna Matteo Lepore e i rappresentati del Comitato Besta. Dopo mesi di silenzio, l’Amministrazione comunale ha deciso di tentare un confronto con chi si oppone al progetto edilizio nel parco Don Bosco dopo che la settimana scorsa la tensione è salita alle stelle a causa del tentativo di sgombero del presidio da parte delle forze dell’ordine e con l’arresto violento di un giovane. Ad accompagnare l’incontro un presidio sotto al municipio che sta iniziando in questi minuti. Le parole di Daniela Rocca, portavoce del Comitato Besta. (AUDIO)   Passiamo alla cronaca. Non c’è ancora una data ma i tassisti saranno presto convocati dall’amministrazione, per parlare di quello che è successo sabato notte, quando un conducente si è rifiutato di portare una famiglia con bambini in piazza Aldrovandi, lasciandola a porta San Vitale in piena notte, con figli e valigie, perché «non possiamo rischiare di farci rovinare la macchina per venti euro in piazza Aldrovandi». "Il problema non era dei taxi ma del Comune che non fa nulla per risolverlo", commenta il Comitato via Petroni. I clienti vengono quindi lasciati a porta San Vitale e all'1,30 di notte e hanno dovuto arrivare a destinazione a piedi. "Lascio a voi ogni considerazione in merito come lascio a voi valutare se questa vicenda, del resto più volte verificata e ormai consolidata, ha a che fare o no con quella 'economia della notte' di cui l'Amministrazione comunale si sta occupando - commenta il Comitato - questa è la nostra realtà. Si aggiunga anche che non possiamo usare i mezzi privati essendoci preclusa la possibilità di attraversare certe strade senza essere oggetto di insulti e danneggiamenti alle auto. Cosa si aspetta a prendere provvedimenti? Che ci scappi l'incidente grave?"   Passiamo al lavoro. Si svolgerà anche in Emilia-Romagna lo sciopero generale del settore privato proclamato da Cgil e Uil per l’11 aprile. Sicurezza sul lavoro, modello di sviluppo e fisco sono al centro delle rivendicazioni dei sindacati. Le parole di Massimo Bussandri, segretario della Cgil dell’Emilia-Romagna. (AUDIO)   Restiamo in tema. "La stabilità" è l'obiettivo principale da raggiungere nel mondo del lavoro. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, partecipando all'assemblea regionale di Confcooperative a Bologna. "Ancora il precariato è uno dei problemi più grandi che abbiamo - aggiunge Zuppi - c'è anche da non dimenticare tutto il problema dei morti sul lavoro, considerando il numero di morti che è ancora terribilmente alto". Per Zuppi, occorre anche "dare stabilità ai ragazzi per costruirsi il futuro e per capire che possono investire sul futuro e non accontentarsi di gestire il presente".   Voltiamo pagina. Fra pochi minuti, alle 18.00, al Centro Giorgio Costa in via Azzo Gardino ci sarà un dibattito pubblico intitolato "Gaza, la guerra dell'informazione. Il ruolo del giornalismo nel raccontare le guerre. Narrazioni e fatti" e organizzato dal Coordinamento Bologna per la Palestina. Le parole di Stefania Minghini Azzarello del coordinamento. (AUDIO)   La pagina della cultura. "Il valore del libro va molto oltre il processo di ideazione, produzione e posa in commercio. Perché il libro è strumento irrinunciabile di sapere e di crescita, una fonte di valori, di speranze, di sogni". Lo ha detto in collegamento video dal Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'apertura oggi della Bologna Children's Book Fair. "Desidero rivolgere gli auguri di buon lavoro a tutti i presenti: autori, illustratori, editori, librai, visitatori; agli organizzatori della Fiera. E, in particolare alle ragazze e ai ragazzi: i giovani lettori, protagonisti di queste giornate" ha affermato il Capo dello Stato che ha aggiunto: "I libri per ragazzi costituiscono un settore trainante dell'intera editoria, un fenomeno che ha una rilevante diffusione mondiale, attestata dalla presenza a Bologna di un gran numero di espositori provenienti da tutti i Continenti. È quindi importante che anche i bambini si appassionino alla lettura e trovino familiarità con i libri, imparando a conoscere, discutere, rispettare, condividere, iniziando a esercitare la critica e il giudizio.   Infine la mobilità sostenibile. Bologna sempre più a pedali: "La Bicipolitana bolognese sui 55 Comuni della Città metropolitana sta crescendo, siamo a quasi il 50% dei 1.000 chilometri di rete progettata per la Bicipolitana di tutti i giorni", segnala in conferenza stampa Simona Larghetti, delegata metropolitana alla Mobilità ciclabile. Per la precisione, la Bicipolitana destinata agli spostamenti quotidiani è passata dai 248 chilometri del 2019 agli attuali 422, a cui si aggiungono ulteriori 150 chilometri già finanziati che entro due anni porteranno la rete al 60% di realizzazione sui 980 chilometri complessivi previsti. A questi numeri si aggiungono quelli della Bicipolitana per il tempo libero: oltre 100 i chilometri già percorribili, che vedranno un raddoppio entro il 2026. Un quadro di "estrema dinamicità", sottolinea Palazzo Malvezzi, che come ultima inaugurazione ha visto due giorni fa il taglio del nastro della Ciclovia del Reno: 41 chilometri da Trebbo di Reno a San Vincenzo di Galliera. Sabato, invece, saranno aperti i tratti della ciclabile di Medicina e di San Lazzaro. Inoltre, a Bologna città partiranno a breve i lavori per i sei chilometri della Ciclovia Navile.
    9m 29s
  • GR/ER - 27 marzo 2024

    27 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 27 marzo 2024.   In apertura il conflitto in Medio Oriente. Anche a Bologna nel mirino degli studenti finisce il bando Maeci per la ricerca congiunta tra Italia e Israele, nell'ambito degli accordi di collaborazione industriale, scientifica e tecnologica tra i due Paesi. L'obiettivo è che anche l'Università di Bologna ritiri la partecipazione al bando, come accaduto a Torino. Questo il tema al centro di un'assemblea che si è svolta ieri nel polo Belmeloro su iniziativa di Cambiare Rotta, con la partecipazione in collegamento di alcuni studenti degli Atenei di Torino e Bari. Quelle di Torino e Bari sono "vittorie che dimostrano come il boicottaggio accademico sia possibile. Ma lo è solo con la mobilitazione di noi studenti che come primo obiettivo in questo momento abbiamo quello di far ritirare la partecipazione al bando Maeci", afferma una portavoce di Cambiare Rotta. Le parole di Michele Lancione, docente al Politecnico di Torino e autore di "Università e militarizzazione". (AUDIO)   Restiamo in tema. Potere al Popolo appoggia la protesta di studenti e studentesse del Liceo Minghetti di Bologna che, di fronte alle minacce del dirigente scolastico, non si sono fatti intimorire e hanno deciso di occupare la scuola. “La risposta sicura degli studenti ha già ottenuto la prima vittoria, con il dirigente che deve arretrare per tornare a posizioni più dialoganti – sottolinea Potere al Popolo - Continuiamo a essere a fianco degli studenti che a Bologna come nelle altre città prendono parola e sanno farsi ascoltare”. In particolare la formazione politica evidenzia l’importanza delle rivendicazioni alla base della protesta, dalla Palestina alla repressione dopo le manganellate di Pisa, ma anche alle questioni di un sistema di istruzione sempre più debole anche a causa della riforma Valditara per formare una generazione che in questo modello di società non ha un futuro”.   Passiamo all’immigrazione. Conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso per motivi di lavoro. La ha autorizzata un giudice del Tribunale di Bologna con un decreto d'urgenza del 7 marzo scorso. Ha riconosciuto il diritto alla trasformazione del titolo di permanenza e con questo "il Tribunale ha smentito l'interpretazione della legge fornita dalle diverse circolari ministeriali intervenute nel tempo per sostenere la non convertibilità del permesso per protezione speciale in permesso di soggiorno per lavoro. Il giudice ha altresì riconosciuto la sussistenza di un pericolo imminente e concreto in caso di mancata sospensione del provvedimento di irricevibilità-rigetto della conversione anche perché il titolare di protezione speciale rimarrebbe privo di un permesso che gli consenta di lavorare, oltre che di accedere ai servizi sociali e assistenziali, con il rischio di subire un rimpatrio nel paese di origine". È un caso pilota, racconta la Cgil di Bologna in un comunicato in cui sottolinea che finalmente c'è "un precedente importante utile a proseguire nella tutela dei diritti e per una vita dignitosa" e che questa pronuncia avviene dopo il decreto Cutro. Ora l'ennesimo caso di violenza di genere. Ha preso a schiaffi e afferrato per il collo la compagna, tentando di strangolarla, sotto gli occhi della figlia minore. L'episodio di violenza - l'ennesimo - ha fatto finire in carcere un 34enne, arrestato ad Anzola Emilia dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. A chiamare il 112 è stata la vittima che, parlando sottovoce per non essere sentita dal compagno, presente in casa, ha chiesto aiuto. Al loro arrivo, i militari hanno trovato il 34enne in stato di agitazione dovuta all'assunzione di bevande alcoliche. La donna presentava evidenti segni sul collo ed era insieme alla loro figlia di pochi anni. Ha raccontato che, pur avendo subito in passato violenze da parte dell'uomo, non lo aveva mai denunciato per paura di ritorsioni. Questa volta le percosse, nate da una lite per banali questioni familiari, e avvenute in presenza della figlia, l'hanno convinta a rivolgersi ai carabinieri.   Restiamo in tema. "Rappresentare l'uguaglianza" è il titolo del percorso partecipato per costruire la governance del Piano per l'uguaglianza della Città Metropolitana presentato questa mattina a Palazzo Malvezzi. Simona Lembi, responsabile Piano uguaglianza della Città metropolitana. (AUDIO) Passiamo la sanità. Il piano per tagliare le liste di attesa per visite ed esami in Emilia-Romagna arriverà verosimilmente ad aprile e sarà "non una impennata di prestazioni, ma un piano strutturale a 360 gradi, che interverrà su domanda e offerta, con tutti gli strumenti di cui abbiamo disponibilità". Lo fa sapere l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa alla consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. Per Donini il piano avrà la portata di una svolta sul tipo di quella che ha portato alla nascita dei Cau, gli ambulatori per i codici a bassa gravità ideati in Emilia-Romagna per alleggerire i Pronto soccorso. Sul piano per le liste di attesa e' stata già fatta una ricognizione con le Aziende sanitarie, poi sarà la volta del confronto sindacale. "Lavoriamo- anticipa Donini, a margine della risposta in aula- sulla produzione sanitaria, sulla condivisione di obiettivi col privato accreditato, sulla appropriatezza e sulla divisione tra prime visite e visite di controllo".   Ora la cultura. Dall'8 all'11 aprile arriva la 61^ edizione di Bologna Children’s Book Fair, la fiera punto di incontro per la comunità mondiale del libro per ragazzi. Ad affiancarla, come sempre, il festival Boom Crescere nei libri, giunto alla sesta edizione, che porta a Bologna il meglio della creatività internazionale nel campo dell’illustrazione e dell’editoria per l’infanzia. Ilaria Tontardini dell'associazione Hamelin. (AUDIO)   Ancora la cultura. Una petizione online per salvare il Museo della storia di Bologna destinato a sloggiare da Palazzo Pepoli: è partita oggi su change.org, lanciata da Cecilia Matteucci Lavarini. E domani gli "amici del Museo della storia di Bologna", in collaborazione con il Comitato per il ripristino del Museo Morandi a Palazzo d'Accursio, terranno una conferenza stampa dal titolo "Salviamo il museo della storia di Bologna" per "denunciare lo smantellamento del prestigioso Museo della storia di Bologna da parte del Comune di Bologna, nella persona del sindaco Matteo Lepore" e per esporre "tutte le azioni necessarie a preservare uno tra i più interessanti e splendidi musei non solo bolognesi ma italiani, dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni della città, con un'ampia attività didattica e ad evitare uno sperpero milioni di euro della comunità cittadina". Il gruppo degli "amici del Museo della storia di Bologna" si è costituito a seguito della petizione online avviata su iniziativa di Matteucci e di Elisabetta Brunelli, avvocato e già consigliere comunale de La tua Bologna ai tempi di Giorgio Guazzaloca. L'appello finale della petizione recita: "Chiediamo che Fondazione Carisbo e Comune tornino sui loro passi e trovino altre formule di collaborazione. Chiediamo che Genus Bononiae mantenga, rinnovi e rafforzi la propria funzione nella politica culturale della città".
    9m 50s
  • GR/ER - 26 marzo 2024

    26 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 26 marzo 2024.   In apertura la guerra a Gaza. Dopo sei giorni di occupazione, seguita agli scontri durante la cerimonia di apertura dell'anno accademico dell'Alma mater, i Giovani palestinesi ottengono un incontro con il rettore Giovanni Molari e lasciano il rettorato. L'annuncio arriva questa mattina nel corso di una conferenza stampa proprio in via Zamboni 33, qualche minuto prima di uscire dall'edificio. "La nostra richiesta era di un incontro pubblico aperto a tutti gli studenti dell'Università di Bologna. Ieri, dopo l'ennesima contestazione rumorosa del Rettorato, abbiamo ottenuto questo incontro pubblico: si terrà il 24 aprile", riferisce Ettore, portavoce del collettivo. Le sue parole. (AUDIO)   Passiamo alla politica. Anche il Consiglio Comunale di Bologna si schiera per chiedere che il nuovo codice della strada, voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini e in discussione questa settimana alla Camera, sia modificato e rispetti il piano nazionale per la sicurezza stradale 2030. E lo fa con un ordine del giorno firmato dai consiglieri di Coalizione Civica, Lepore sindaco e del Partito Democratico che puntano anche a potenziare il trasporto pubblico e sostenere Città 30, che come rivendica Palazzo d'Accursio, nei primi due mesi di applicazione avrebbe determinato un calo degli incidenti del 16,6%. Nel testo, che sancisce una pesante bocciatura della nuova norma, si sostiene che la riforma "limiti pesantemente l'autonomia di azione delle amministrazioni comunali" e contenga "misure inefficaci che non migliorano le norme attuali e addirittura vanno ad aggravare la situazione, perché non agiscono sulle cause della mortalità stradale e sulla prevenzione".   Ora il sociale. La Casa del Mondo di via di Vincenzo a Bolognina rischia lo sfratto. Il presidio culturale e antirazzista, diventato un punto di riferimento nel quartiere, è rimasto indietro con il pagamento dell’affitto, basato su un contratto di tipo commerciale che, per un’associazione culturale che gestisce un piccolo spazio, è faticoso sostenere. Per scongiurare la chiusura, quindi, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi e aperto il tesseramento. Le parole di Beatrice. (AUDIO)   Passiamo al tema della casa. Sfidando la pioggia davanti alla Prefettura, Unione Inquilini ha presentato anche a Bologna il proprio “Piano Casa”. Dopo il rifiuto a livello nazionale da parte del ministro Matteo Salvini di avere come interlocutori i sindacati degli inquilini, sono state elaborate delle proposte per chiedere che le politiche abitative affrontino il problema in maniera strutturale. Le parole di Michele Cirinesi di Unione Inquilini Bologna. (AUDIO)   Ora la sanità. L'Emilia-Romagna potenzia gli sforzi, anche economici, per fermare la zanzara tigre e in particolare la diffusione della Dengue che lo scorso anno ha fatto registrare 44 casi (e sono già 10 nei primi tre mesi del 2024). Il piano regionale stanzia per l'anno in corso un milione per le attività di disinfestazione dei Comuni e altri 120.000 euro per le attività di comunicazione ed educazione nelle scuole. La novità sono nuove azioni specifiche contro la Dengue, in aggiunta a quelle già previste e consolidate, per far fronte a un'eventuale diffusione del virus. Ma si cercano anche di limitare i casi di Chikungunya e Zika, oltre al West Nile, altra malattia trasmessa dalle zanzare, che si presenta ogni anno nel nostro territorio.   Voltiamo pagina. Circa 180.000 prodotti per la cura della persona e accessori, ritenuti non sicuri o non conformi alle normative comunitarie, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bologna nei controlli effettuati al 'Cosmoprof Worldwide Bologna 2024', la kermesse dedicata al mondo della cosmesi che si è conclusa domenica al quartiere fieristico. Si tratta - spiegano le Fiamme Gialle in una nota - di prodotti di bellezza, cosmetici, profumi, gel e lozioni, oltre ad accessori per trattamenti di bellezza, non sicuri o posti in vendita senza alcuna indicazione circa la provenienza e la composizione degli stessi. Nell'ambito degli stessi accertamenti, mirati anche al contrasto del lavoro nero, sono emerse 13 posizioni irregolari: in prevalenza promoter e addetti alla ricezione del pubblico, assunti senza regolare contratto.   Ora la cultura. Arriverà a Bologna dall'11 giugno al 25 agosto, nelle sale del Museo Civico Archeologico, "I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer", la mostra multimediale nata per celebrare la figura dello storico leader Pci, in occasione del centenario della nascita, che nei mesi scorsi è stata all'ex Mattatoio di Roma. "A quarant'anni dalla sua scomparsa- annuncia il sindaco Matteo Lepore- Berlinguer continua ad essere una delle figure più amate della sinistra italiana. Molte delle sue parole, del suo pensiero, dei suoi interventi circolano ancora oggi sui social network. Restano forti nella memoria collettiva lo stile e la forza del suo pensiero, visionario e concreto. Questa mostra non vuole solo ricordarne la figura straordinaria, ma mettere in risalto l'attualità del pensiero di Enrico Berlinguer, capace di parlare ancora a tanti sulla giustizia sociale, sul significato delle parole lavoro e progresso, sulla pace".    Infine le previsioni del tempo. L'Emilia-Romagna investita dalla nuova ondata di maltempo, con una allerta arancione che riguarda i forti venti attesi sulla fascia appenninica, interessati da raffiche di burrasca moderata (60-80 chilometri orari) o anche più forti. Le precipitazioni sono attese deboli ma diffuse ovunque, con rovesci sui rilievi, possibile causa di frane sui versanti più fragili. L'allerta, diffusa da Arpae e Protezione civile, scatta a mezzanotte ed è in vigore per tutta la giornata di domani, 27 marzo.
    9m 42s
  • GR/ER - 25 marzo 2024

    25 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 25 marzo 2024.   In apertura la mobilità. È ancora il tema di Bologna Città 30 a infervorare lo scontro tra il Comune di Bologna e il Ministero guidato da Matteo Salvini. Ieri il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, ha avvertito della possibilità di annullamento della Città 30 se Bologna non seguirà le indicazioni del Governo entro fine mese. La risposta del sindaco di Bologna Matteo Lepore. (AUDIO)   Passiamo alla scuola. Il liceo Minghetti ha deciso di occupare. Dopo l’assemblea plenaria di stamattina, i liceali di via Nazario Sauro hanno votato “sì” all’occupazione, una decisione arrivata dopo giorni di polemiche causate dalle dure lettere che nei giorni scorsi il preside Roberto Gallingani aveva mandato sia ai ragazzi che ai genitori, paventando misure disciplinari e addirittura penali nel caso di un’eventuale occupazione. Alle parole dure del preside, che aveva “annusato” l’occupazione già nei giorni scorsi, avevano risposto sabato con una lettera sia gli studenti che i genitori, tutti preoccupati dai toni duri e dall’indifferenza, avevano lamentato soprattutto i liceali, del dirigente rispetto alle tematiche sollevate dai ragazzi e dalle ragazze. Gli studenti hanno risposto con l'occupazione al loro preside. Per il delegato alla Scuola della Città metropolitana di Bologna, Daniele Ruscigno occorre ascoltare la voce di tutti. (AUDIO)   Restiamo in tema. Il Comune di Bologna ha presentato oggi “Radicalmente adolescenti”, il documento dell’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni, realizzato con il supporto della Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi, che presenta la visione che Palazzo D’Accursio ha costruito a partire dai numerosi momenti di coinvolgimento e ascolto della comunità educante della città, in collaborazione con tutti i settori del Comune, a cominciare dai sei Quartieri, e dell’Università di Bologna. Le parole del sindaco Matteo Lepore. (AUDIO)   Passiamo al carcere. Dopo il suicidio di una detenuta avvenuto la settimana scorsa tramite inalazione di gas nel carcere della Dozza, durante la visita di monsignor Matteo Zuppi, un altro suicidio di una detenuta è stato scongiurato ieri, sempre a Bologna, da un agente di polizia penitenziaria. Ne danno notizia Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Borrelli, vice segretario regionale. La detenuta ha tentato di togliersi la vita impiccandosi all'interno della stanza detentiva. L'intervento di un'agente ha impedito che morisse.   Ora la vertenza delle Scuole Besta. Da inizio febbraio c'è un ordine del giorno depositato da Sinistra Unita in Consiglio di quartiere San Donato-San Vitale che sollecita lo stop al progetto sulle scuole Besta e una discussione pubblica su questo. E se la richiesta restasse inevasa Sinistra unita, oltre a protestare in aula, si è detta pronta a chiedere l'intervento della Prefettura e le dimissioni della presidente Adriana Locascio. Che replica avvisando che, di fatto, indietro non si può tornare sulle Besta. E che la protesta di Sinistra Unita è "svilente per l'Istituzione". Perchè, spiega, tutto si può dire tranne che quello sulle Besta sia un blitz. "Di sicuro non c'è fretta di discutere l'ordine del giorno di Sinistra Unita che ha un contenuto tutto politico e non tecnico" su una materia che riguarda "un'area di cantiere consegnata" con avvio dei cantieri. "E non si può fermare un'area di cantiere consegnata". O meglio, aggiunge Locascio, la si può bloccare, come sta accadendo, "con un'occupazione che ogni fine settimana sta portando nel parco feste techno, con somministrazione di birra, senza servizi igienici e con casette sugli alberi che non credo facciano contenti gli uccelli".   Voltiamo pagina. Un incidente che ha coinvolto un pullman Flixbus si è verificato nella notte, verso le 2.45, in A1, tra Modena Sud e Valsamoggia, al chilometro 174 in direzione sud e un passeggero del mezzo è morto, un 19enne di origini congolesi. Ci sono anche sei feriti, nessuno è grave. Il mezzo era partito da Milano con direzione Roma. I rilievi e l'intervento sono stati curato dalla polizia stradale, sottosezione Bologna Sud. La prima ricostruzione della dinamica indica che l'autobus ha fatto tutto da solo, perdendo il controllo e finendo contro il new jersey in cemento sul lato destro della carreggiata, per motivi da accertare.   Ora i lavori pubblici. Sono partiti stamattina alle 8 i cantieri preliminari in via Riva Reno, propedeutici ai lavori più impattanti, al via a metà aprile, che trasformeranno la strada per rendere possibile il passaggio della linea rossa del tram. Stamattina i disagi ci sono stati, con qualche incolonnamento, ma sono abbastanza contenuti. Il disagio più importante è legato ai parcheggi, poiché è prevista la perdita di quasi 200 stalli. Da stamattina è intanto saltata una cinquantina di stalli moto. I primi lavori prevedono la modifica del corsello stradale tra Riva Reno e via Brugnoli, con la rimozione dell'area pavimentata posteriore alla chiesa di Santa Maria della Visitazione e dell’area ora adibita a sosta per le moto. Si proseguirà con la rimozione temporanea del marciapiede e degli adiacenti stalli di sosta sul lato sud della via tra la rotonda di Piazza Azzarita e via Brugnoli per predisporre la nuova viabilità. Per il direttore di Ascom Giancarlo Tonelli “oltre un migliaio di posti di lavoro rischiano di essere messi in discussione”.   Passiamo al tema del lavoro. La vertenza delle lavoratrici de La Perla approda in tv. Questa sera, infatti, all’interno della puntata di Presa Diretta si parlerà anche della lotta delle lavoratrici del noto brand di lingerie di lusso, che da ormai un anno si battono per mantenere il posto di lavoro dopo che il marchio è stato acquisito da un fondo finanziario. Le parole del giornalista di Presa Diretta Giuseppe Laganà. (AUDIO)   Restiamo in tema lavoro. Anche l'intelligenza artificiale non trova personale. La mancanza di manodopera qualificata rallenta la transizione digitale delle imprese emiliano-romagnole, ad esempio, con "quasi il 60% della domanda di lavoratori che non trova adeguate risposte". È quanto emerge dalla ricerca del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna, in cui si evidenzia che la situazione peggiore si registra a Piacenza, dove è introvabile il 61,8% dei lavoratori con competenze digitali avanzate 4.0, necessari alle piccole e medie imprese. Seguono a breve distanza Parma, Reggio Emilia e Rimini. "I dati evidenziati dalla ricerca del nostro Centro studi ci dicono che a livello nazionale su 30.830 lavoratori con elevate e-skill 4.0 richiesti dalle aziende, ne mancano all'appello 17.930, pari al 58,6%", evidenzia Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna, che aggiunge: "Per le nostre aziende la difficoltà a trovare lavoratori con adeguate competenze viene indicata, addirittura, come di gran lunga più grave rispetto ai problemi della burocrazia, dell'accesso al credito e della concorrenza sleale”.
    8m 57s
  • GR/ER - 14 marzo 2024

    14 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 14 marzo 2024.   In apertura la crisi climatica. Dopo l'autunno anche l'inverno in Emilia-Romagna è da record: come in altre regioni d'Italia e d'Europa, l'inverno meteorologico 2024 è stato il più caldo dal 1961, da quando cioè sono iniziate le rilevazioni. È quanto emerge dal dataset climatico Eraclito61, gestito dall'Osservatorio Clima di Arpae Emilia-Romagna e che copre appunto il periodo dal 1961 ad oggi. In questo trimestre tutte le variabili termiche hanno superato i valori massimi storici, con temperature medie, massime e minime mai registrate. La temperatura media regionale ha raggiunto un valore di 6,6 gradi centigradi, superiore di 2,7 gradi rispetto alla media del trentennio 1991-2020, e di +0,4 gradi rispetto al precedente record, registrato nel 2020. Le temperature massime hanno registrato un valore medio stagionale di 10,7 gradi, superiore al clima recente di 3,1 gradi e record della serie dal 1961. L'inverno 2024 "non si presenta come un caso isolato ma si inserisce in un contesto già fortemente anomalo: insieme all'autunno 2023 è la seconda stagione consecutiva più calda dal 1961", commenta Arpae.   Restiamo in tema ambientale. Dopo il rinvio del mese scorso, questa mattina si è tenuta, davanti al giudice del Tribunale civile di Bologna Carolina Gentili, l'udienza in cui è stato discusso il ricorso con cui il comitato che si batte contro la costruzione delle nuove scuole Besta chiede, sostanzialmente, uno stop ai lavori nel parco Don Bosco per valutare una soluzione alternativa al progetto attuale. Il giudice, spiega alla 'Dire' l'avvocato del comitato, Mario Marcuz, "si è riservato la decisione, che potrebbe arrivare nel giro di qualche giorno, forse già all'inizio della prossima settimana", e che potrebbe anche portare a "disporre una perizia" da affidare ad un esperto o ad un team di tecnici. Nell'udienza odierna, fa sapere il legale, "le parti hanno esposto le loro argomentazioni: da un lato il Comune sostiene che l'opera salvaguarda il diritto alla salute e a un ambiente salubre, dall'altra il comitato lamenta vari 'buchi', come l'assenza di un documento di fattibilità per un progetto alternativo". Secondo il comitato, infatti, il cantiere rappresenta una minaccia alla salute dei residenti, visto che i lavori porteranno al taglio di una trentina di alberi nel parco Don Bosco.   Passiamo alla repressione. "Voglio denunciare. Mi hanno picchiato senza motivo, io non ho fatto nulla", ha detto il 23enne guineano che ieri è stato arrestato a Modena per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di un'auto dei carabinieri. Il giovane è stato filmato mentre un carabiniere lo ha colpito con pugni mentre stava tentando di farlo entrare in macchina. "Ieri mattina stavo aspettando l'autobus - dice - i carabinieri mi hanno chiesto i documenti e io non li avevo. Ho spiegato che potevo chiamare un mio amico che me li avrebbe portati. Ma loro volevano buttarmi in macchina. Io lavoro, non ho mai fatto nulla di male". "A Modena non si è mai vista una cosa del genere, finora cose così le avevo viste solo nei filmati americani. Si sono accaniti con una violenza non necessaria. Se una persona si oppone a un controllo legittimo va contenuta, non picchiata", ha commentato l'avvocata Barbara Bettelli. La legale del giovane, regolare e con un lavoro come aiuto-cuoco in un ristorante della provincia, valuterà se sporgere querela. Ieri dopo la convalida è stato liberato.   Restiamo in tema. È stata rinviata all'8 aprile l'udienza preliminare in tribunale a Reggio Emilia per dieci agenti di polizia penitenziaria accusati, a vario titolo, di tortura, lesioni e falso. Il detenuto, vittima del pestaggio del 3 aprile 2023, si è costituito parte civile e la richiesta di costituirsi è stata avanzata anche dai garanti regionale e nazionale dei detenuti, da Antigone e da un'altra associazione. Il difensore della vittima ha chiesto anche la citazione del ministero della Giustizia come responsabile civile. La pm Maria Rita Pantani contesta agli imputati di aver incappucciato con una federa stretta al collo, sgambettato, denudato e picchiato con calci e pugni, anche quando era in terra, e calpestato il detenuto, tunisino. Nella seconda fase del pestaggio il detenuto fu portato in cella, nuovamente picchiato e lasciato nudo dalla cintola in giù per oltre un'ora, malgrado nel frattempo si fosse ferito e sanguinasse. Quello che avvenne è documentato dai video delle telecamere interne del carcere, agli atti dell'inchiesta.   Ora la violenza di genere. Un uomo italiano, sulla cinquantina, è stato indagato dalla Procura di Bologna per violenza sessuale e molestie. Vittima una commessa italiana sulla ventina, che lavorava nel negozio della moglie dell’uomo. L’uomo era solito fare apprezzamenti e disturbare la ragazza con frasi tipo “Quando lo fai un regalino al tuo capo?” oppure “Quando lo scartiamo quel pandorino?”. Inoltre, in un’occasione, l’uomo aveva pizzicato con le mani il sedere della giovane. Per questo, la ventenne ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri. Dopo le indagini, su disposizione del gip, l’uomo è stato colpito dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, con l’applicazione del braccialetto elettronico.   Passiamo alla lotta allo spaccio. La Polizia di Bologna, coordinata dalla Dda bolognese, ha eseguito 44 misure cautelari a carico di "un sodalizio criminale dedito allo spaccio di droga in tutto il centro storico della città". L'organizzazione, dettaglia la Questura, "cedeva quotidianamente centinaia di dosi di cocaina ed eroina", e le indagini hanno anche accertato "una violenta aggressione per indurre un uomo a spacciare per conto del sodalizio". Destinatari della misura restrittiva sono anche "soggetti che acquistavano ingenti quantità di droga da immettere nelle varie piazze della città". Sono state accertate "oltre 5.000 cessioni di cocaina e 1.500 di eroina", e nel corso dell'indagine sono stati sequestrati "tre chili di cocaina, uno di eroina, sei di hashish, 1.500 dosi di stupefacente e 30.000 euro in contanti e arrestate in flagranza 36 persone". Nell'operazione sono stati impiegati "oltre 400 poliziotti, fra cui investigatori delle Squadre mobili ed equipaggi dei Reparti prevenzione crimine, contingenti del Reparto mobile, Unità cinofile antidroga, Reparto volo e personale della Polizia scientifica".   L’edicola del Pratello è salva. Dopo la morte del precedente, storico gestore Lino Neri, ora il negozio passerà a due abitanti del Pratello: si chiamano Viola Bertolini e Lara Carrino. Entrambe di quarantadue anni, una con una formazione umanistica, l’altra nel campo della moda. Clienti affezionate dell’edicola, sono loro che si sono aggiudicate la fiducia del circolo della Pace, titolare d’affitto dell’edicola. “Accanto alla vendita di giornali – spiegano le due donne a Repubblica – proporremo la vendita di libri, di stampe. Abbiamo in mente anche una linea di oggettistica dedicata al Pratello, con T-shirt e felpe, poi vinili vintage. Abbiamo pensato di offrire anche una serie di servizi per il quartiere, che andranno dal fermo posta, alle fotocopie, passando per la creazione di account Spid e ai servizi di portierato. Per esempio, per chi non sa a chi lasciare le chiavi, oppure cerca il numero di idraulico o di una babysitter: potremmo mettere in contatto le persone”. Ora l’obiettivo è quello di riaprire la serranda, forse già in tempo per il 25 aprile.   Voltiamo pagina. Dedicare spazi ad hoc ai ragazzi dove dedicarsi alla street art riduce il fenomeno dei graffiti e tag sui muri della città. Ne è convinto l'assessore alla Scuola del Comune di Bologna, Daniele Ara, intervenuto questa mattina in commissione. "Dobbiamo tenere unito un lavoro di cura degli spazi pubblici e privati a un lavoro di tipo educativo - sostiene Ara - questa forma di espressione grafica crea spesso brutture in città. Le scuole sono molto impegnate sul tema della promozione della legalità", ma a questo come amministrazione "affianchiamo anche un lavoro per trovare luoghi dove sia possibile l'espressione giovanile, che sia artistica e non sia un semplice sfogo per imbrattare qualcosa". Secondo Ara, infatti, "quando diamo ai ragazzi la possibilità di esprimersi, abbiamo risultati importanti anche per la prevenzione di fenomeni non regolari". Oltre a questo, continua l'assessore, "vogliamo anche creare momenti in cui, quando qualche ragazzo viene preso in comportamenti sbagliati, costruiamo un meccanismo di accompagnamento e di riflessione per far aumentare il senso di appartenenza alla città, nel rispetto dello spazio pubblico", ma stando anche attenti a "non reprimere tendenze culturali giovanili. Noi siamo per trovare questo tipo di equilibrio".
    8m 27s
  • GR/ER - 13 marzo 2024

    13 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 13 marzo 2024.   In apertura l’urbanistica. No allo scambio tra il salvataggio del bosco urbano dei Prati di Caprara nella zona est per una colata di cemento invece nella zona ovest. È questo lo scenario che si prefigura per l’area bolognese e contro cui si oppone l’associazione Venti Pietre, che per venerdì prossimo, alle 17.15 nella sala Falcone-Borsellino di via Battindarno ha organizzato un’assemblea pubblica. Le parole di Danilo Gruppi. (AUDIO)   Per risolvere lo stato di abbandono che investe il centro sportivo Cierrebi di Bologna si potrebbe predisporre un uso temporaneo delle strutture. Lo propone l’associazione Venti Pietre, che già ha avuto un’esperienza di uso temporaneo nella zona, in via Marzabotto. Ancora Danilo Gruppi. (AUDIO)   Passiamo al tema della casa. Aumentare l'offerta di alloggi in affitto a canone calmierato, grazie a incentivi rivolti sia ai proprietari, che possono affittare con maggiore tranquillità, che agli inquilini, che possono pagare un canone ridotto rispetto a quello del libero mercato. Lo prevede il "patto per la casa" voluto dalla Regione Emilia-Romagna. E proprio in questi giorni parte la campagna di comunicazione "Affitta senza pensieri", per farne conoscere tutte le opportunità con lo slogan "Proprietari più sicuri, per affitti duraturi". "Con il patto per la casa vogliamo favorire l'incontro tra domanda e offerta di alloggi in locazione, offrendo vantaggi sia ai proprietari che agli inquilini", spiega l'assessora alle Politiche abitative, Barbara Lori. "Il tutto- aggiunge- con la regia dei Comuni e con il sostegno economico della Regione, che in questo modo conferma il proprio impegno per il diritto alla casa. Solo una delle misure che abbiamo avviato in questi mesi -dal nuovo bando di housing sociale per la realizzazione di alloggi a canone calmierato, al rifinanziamento del Fondo sociale per l'affitto- a fronte di un'emergenza abitativa che colpisce fasce sempre più estese della popolazione, giovani coppie, famiglie con figli, anziani”.   Ora la violenza di genere. Ha sopportato per 17 anni: anni "di terrore tra le mura domestiche". Poi, una donna sulla trentina, ha trovato la forza di andare dai Carabinieri di Bologna a denunciare il marito, un 46enne albanese che la maltrattava, anche di fronte ai figli minorenni. È successo una decina di giorni fa, quando la donna si è presentata nella caserma di viale Enrico Panzacchi per raccontare una storia iniziata subiot dopo il matrimonio avvenuto nel 2007 in Albania e continuata negli anni in provincia di Bologna, dove era andata a vivere col marito. Anni, evidenzia una nota dei Carabinieri, passati tra "ingiurie, minacce, percosse, spinte, sputi, tirate di orecchie, schiaffi, pugni in testa, strette attorno al collo e altre prevaricazioni": tutto "all'ordine del giorno nei modi di fare autoritari del marito che voleva avere il controllo su tutto, bloccando qualsiasi iniziativa della compagna". Per il 46enne, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, è stata decisa la custodia cautelare in carcere. Arrestato dai Carabinieri che lo hanno rintracciato a Calderara di Reno, è stato quindi portato alla Dozza.   Passiamo all’immigrazione. Si intitola RISO – Rifugiati, Imprenditoria, Solidarietà il progetto di Arci Bologna, in collaborazione con Banca Etica, Ascom e Legacoop, per avviare alcuni rifugiati presenti in città all’imprenditoria con un percorso di formazione e affiancamento. Le risorse stanziate ammontano a 80mila euro e serviranno a finanziare i due progetti imprenditoriali migliori. Le parole di Rossella Vigneri, presidente di Arci Bologna. (AUDIO) Ora la giustizia. Torna in carcere il trapper bolognese Medy Cartier, al secolo El Marbouh El Mehdi, 23 anni. Ieri pomeriggio la squadra Mobile di Bologna - spiega una nota della Questura - ha eseguito nei suoi confronti un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dal Tribunale per i minorenni di Bologna lo scorso 8 marzo. La misura segue la decisione con cui il Tribunale di sorveglianza ha dichiarato l'esito negativo dell'affidamento in prova al servizio sociale per il 23enne, in relazione alla sentenza della Corte d'Appello Sezione Minori del 14 luglio 2022 con cui veniva condannato a una pena di 5 mesi e 20 giorni di carcere per rapina e lesioni personali, reati commessi quando ancora minorenne. Negli ultimi tempi il trapper, seguito da migliaia di follower sui social, è finito in più occasioni sulle cronache.  Apriamo la terza pagina. Una mostra con i disegni realizzati dai bambini palestinesi del campo profughi di Dheisheh, a Betlemme, come parte di un progetto di arteterapia guidato da Jeremy Lester, scrittore e docente di filosofia e scienze politiche, attualmente residente tra Bologna e Parigi. L’esposizione inaugura domani pomeriggio, alle 18.30, al Circolo Nassau di via de’ Griffoni. Jeremy Lester racconta il percorso di arteterapia con i bambini palestinesi. (AUDIO)   "Fango artista", sulla scia della celebre "Merda d'artista" opera di Piero Manzoni del 1961, per tenere alta l'attenzione sui danni e i disagi provocati dall'alluvione. È l'idea di due forlivesi che per riempire un centinaio di barattoli, numerati, hanno utilizzato la melma che quasi un anno fa invase i terreni vicino al loro vivaio. "Così la gente può capire cos'è un'alluvione", spiegano al Corriere di Romagna Stefano Silvestoni e Marina Bergamaschi. I barattoli con l'etichetta "alluvione Romagna. Fango artista" tradotta in quattro lingue vede il fango come "artista" (e non "di artista" come l'opera di Manzoni), nella tragedia, perché con il suo incedere ha cancellato e rimodellato territorio, oggetti e case. Il fango disidrato contenuto nei barattoli è stato raccolto dai campi vicino al vivaio Silvestroni di viale Bologna. Un messaggio provocatorio da mandare a chi pensa che tutto sia a posto nella Romagna alluvionata, che a 10 mesi da quell'evento tutto sia tornato alla normalità. "Noi volevamo venderli per beneficenza, poi daremo un barattolo alla scuola 'la Nave' per la loro asta benefica. Uno o due barattoli li vorremmo mandare a Von der Leyen e Meloni che sono state qui a vedere i danni", commentano gli autori.
    10m 22s
  • GR/ER - 12 marzo 2024

    12 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 12 marzo 2024.   In apertura il tema del lavoro. Lo stabilimento Marelli di Crevalcore verrà venduto alla cifra simbolica di un euro alla Tecnomeccanica di Novara, che in un primo momento assumerà 152 dei 299 lavoratori attuali, per poi estendere le produzioni in un secondo momento. Pare questa la soluzione per lo stabilimento nel territorio della Città Metropolitana di Bologna, all’interno di una vertenza che si era aperta quando la proprietà di Marelli aveva annunciato la chiusura. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha però annunciato l’accordo in mattinata, mentre era previsto oggi pomeriggio un tavolo coi sindacati, che non hanno gradito la mossa. Le parole di Simone Selmi, segretario della Fiom di Bologna. (AUDIO)   Restiamo in tema lavoro. Cgil, Cisl e Uil proclamano un pacchetto di 16 ore di sciopero, da svolgere a sorpresa, contro la decisione di Coop Alleanza di esternalizzare una parte dell’allestimento degli scaffali nei supermercati. Per i sindacati la scelta della cooperativa è fatta per risparmiare sulla pelle di lavoratrici e lavoratori. Le parole di Francesco Devicienti della Filcams Cgil di Bologna. (AUDIO)   Passiamo alla sanità. Lo scorso anno le aggressioni in Emilia-Romagna nei confronti del personale sanitario sono state 2.401 e hanno coinvolto 2.732 operatori. La gran parte, 2.112, si sono verificate nel settore pubblico, di cui 1.997 in ospedale. In occasione della "Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari", istituita nel 2022 e che si celebra il 12 marzo di ogni anno, la Regione Emilia-Romagna ribadisce il proprio impegno nel fronteggiare questo fenomeno. Le tipologie di aggressione più frequenti, e spesso compresenti per ogni evento, sono quelle verbali, dato nettamente in crescita negli ultimi anni; seguono quelle fisiche e quelle contro la proprietà. Relativamente al settore pubblico, sono sempre i dati forniti dalla Regione, gli operatori coinvolti sono 2.393, il 3,4% del totale dei dipendenti del servizio sanitario regionale. Le qualifiche professionali più frequentemente colpite sono gli infermieri, i medici e gli operatori socio-sanitari. Per quanto riguarda l'identità degli aggressori, nella grande maggioranza sono gli stessi utenti o pazienti, mentre nei restanti casi si tratta di parenti, caregiver, conoscenti o estranei.   Restiamo in tema. Aggredito e picchiato per aver parcheggiato la bici nell’androne del palazzo dove doveva consegnare del cibo. È successo a un giovane rider ieri sera intorno alle 20, in via Cipriani. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, chiamati da alcuni vicini che hanno sentito le urla, il ragazzo è arrivato davanti al condominio per fare una consegna. Qui, una volta citofonato, dovendo fare la consegna al piano, per evitare di lasciare la bici in strada, l’ha appoggiata nell’androne dell’edificio. La cosa non è piaciuta ad uno dei condomini che prima l’ha scaraventata fuori e alle rimostranze del rider lo ha aggredito e picchiato. All’arrivo dei carabinieri il ragazzo, ferito a un ginocchio per fortuna non in modo grave, ha rifiutato i soccorsi dell’ambulanza e non si è fatto visitare per il referto, preferendo tornare immediatamente al lavoro. Il ragazzo si è riservato di sporgere denuncia, senza la quale i carabinieri non possono procedere nei confronti dell’aggressore.   Passiamo alla mobilità. A due mesi dall'entrata in vigore ufficiale di Città 30, a Bologna sabato 16 marzo si scenderà nuovamente in piazza con una manifestazione di protesta lanciata dal movimento “Una Bologna che cambia”. La partecipazione sarà, a detta degli organizzatori, trasversale, come lo scontento "di intere associazioni di categoria e di gran parte della cittadinanza" si legge nella nota. Appuntamento in piazza Santo Stefano alle ore 17 per "Ripartiamo! #SalviamoBologna", questo il titolo del sit-in motivato dal "mancato dialogo con la Giunta", lamenta il movimento. In piazza San Francesco, un'ora prima invece, ci si ritrova per "celebrare" la Città 30 "un momento di incontro, di gioco nel tragitto e nella stessa piazza di ritrovo", si legge sulla nota diffusa sui social dalla consigliera comunale Simona Larghetti, da sempre sostenitrice della riduzione della velocità.   Restiamo in tema. La Regione Emilia-Romagna "non può essere chiamata in causa per disagi che ha fatto di tutto per risolvere ma sui quali non ha alcuna possibilità materiale di intervenire", quelli molto gravi delle ultime settimane sulla linea Porrettana. Anzi, sottolinea l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Andrea Corsini, la giunta Bonaccini "ha fortemente richiamato alle proprie responsabilità Rfi, visto che i disservizi sono imputabili quasi esclusivamente a mancanza di manutenzione straordinaria e a guasti la cui responsabilità è in capo a Rfi". Per Corsini, che ha risposto oggi al question time di viale Aldo Moro sulle difficoltà dei pendolari sulla Bologna-Porretta, quella linea viene sottovalutata dall'azienda del gruppo ferrovie. Una delle soluzioni individuate dalla Regione, il raddoppio selettivo della linea, al momento resta al palo. "Ad oggi purtroppo non abbiamo evidenza che si voglia finanziare il raddoppio", dice Corsini, che però formula un auspicio: "visto il livello insostenibile dei disagi speriamo in un ripensamento". Se ne parlerà il 18 marzo a Roma nel vertice già in calendario con l'ad di Rfi".   Voltiamo pagina. Protesta con battibecco in Regione, protagonista il presidente Stefano Bonaccini. Questa mattina a manifestare in viale Aldo Moro in concomitanza con la seduta di Assemblea legislativa sono gli ambientalisti della Reca, la rete emergenza climatica e ambientale dell'Emilia-Romagna, insieme al comitato contro l'autonomia differenziata. Una ventina di persone in tutto che hanno voluto protestare per il fatto che le loro proposte non vengono ascoltate dalla Regione. Al passaggio del governatore regionale è nato un botta e risposta, a quanto pare sull'autonomia rivendicata a suo tempo anche dall'amministrazione Bonaccini. "Ci ha detto di informarci, ma noi francamente siamo molto informati", racconta Corrado Oddi, portavoce della Reca. E Antonio Madera dei No-autonomia: "Se anziché provocarci il presidente ci avesse invitato ad un confronto anche pubblico avrebbe svolto molto di più il suo ruolo. L'assessore Donini invece si è dato disponibile e incontrarci, sarebbe la prima volta in cinque anni". Gli ambientalisti protestano in particolare per i quattro progetti di legge di iniziativa popolare depositati su acqua, rifiuti, consumo di suolo ed energia nel settembre 2022 ma la "discussione non e' ancora iniziata. Un fatto grave", dice Oddi.   Ora la giustizia. Ci sono anche due genitori che in occasione del centenario della marcia su Roma andarono a Predappio vestendo il figlio da balilla fra le dodici persone per le quali la procura di Forlì ha chiesto il giudizio: sono accusati di violazione della legge Scelba e della legge Mancino che disciplinano il divieto di ricostituzione del partito fascista e l'istigazione alla discriminazione. I fatti, sono stati ricostruiti dalla Digos di Forlì in un'informativa su quanto avvenne a Predappio, paese dove nacque Benito Mussolini, dove alla fine di ottobre del 2022 molti nostalgici si radunarono per ricordare il centenario della marcia che segnò l'ascesa al governo del fascismo. In quell'occasione si ripeterono fatti che avvengono in occasione dei raduni, organizzati dall'associazione Arditi d'Italia: saluti romani, rito del "presente" e commemorazioni in costume. Fra queste, appunto, anche il bambino vestito da Ballila, segnalato dalla Digos, ma non imputabile in quanto minore di 14 anni.
    9m 47s
  • GR/ER - 11 marzo 2024

    11 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna dell’11 marzo 2024.   In apertura la commemorazione di Francesco Lorusso. Come già accaduto l'anno scorso, la vicesindaca di Bologna Emily Clancy è stata contestata durante la commemorazione di Francesco Lorusso, lo studente e militante di Lotta Continua ucciso l'11 marzo 1977 durante i disordini in zona universitaria. Quando si è avvicinata per deporre una corona di fiori sotto la lapide in memoria di Lorusso in via Mascarella, la vice di Matteo Lepore, che esattamente come l'anno scorso indossava la fascia tricolore, è stata attaccata verbalmente da uno dei partecipanti alla manifestazione. "Se vuole partecipare a titolo personale è la benvenuta, se invece viene con la fascia tricolore le cose cambiano, perché l'amministrazione non ha mai chiesto scusa per quello che è successo": questo, in sostanza, è quanto i contestatori, e uno in particolare, hanno ripetuto più volte alla vicesindaca, mentre alcuni giovani dei collettivi rumoreggiavano, accusando Clancy di essere venuta "a fare una passerella". Il senso della contestazione viene sintetizzato da Mauro Collina, portavoce dell'associazione Francesco Lorusso, che parlando con i cronisti al termine della commemorazione spiega, pur riconoscendo che "l'amministrazione attuale non è certamente quella del '77", che "i genitori di Francesco chiedevano un'assunzione di responsabilità da parte dell'amministrazione, che è cosa diversa dal portare un mazzo di fiori e che non c'è mai stata". Quindi, aggiunge, "io capisco se c'è gente che rinfaccia questo alla povera Clancy, che allora non era nemmeno nata, ma che oggi rappresenta un'istituzione che non ha chiesto scusa".   Ora la guerra in Medio Oriente. Continuano le mobilitazioni a Bologna per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e il rispetto dei diritti umani dei palestinesi. E per unire le forze nasce il coordinamento “Bologna per la Palestina”, che verrà presentato questa sera, alle 19.30, al centro sociale Giorgio Costa di via Azzo Gardino. Le parole di Mario della campagna Bds Bologna. (AUDIO)   Passiamo ai diritti civili. Il ricorso al Tar contro la delibera varata dalla Regione Emilia-Romagna sul suicidio assistito è stato notificato stamattina. Il pool di nove legali che ha assistito la consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini e una quindicina di associazioni di area cattolica ha redatto un documento di 53 pagine in cui si chiede al Tar dell'Emilia-Romagna l'annullamento della delibera e degli atti amministrativi collegati. Atti che sono considerati "illegittimi e nulli" secondo il ricorso, che verrà ora depositato entro 30 giorni ma senza richiesta di sospensiva, visto che non c'è "imminenza di un danno". I tempi per l'udienza si profilano quindi lunghi, a meno che non arrivi la prima richiesta di accesso al suicidio assistito. In quel caso Castaldini si riserva di chiedere la sospensiva. Il ricorso si fonda in primis sul presupposto che non spetta alla Regione normare il suicidio assistito. Si parla di "carenza assoluta di potere". Il potere dell'amministrazione regionale "non è quello di prevedere una norma", sottolinea Castaldini presentando il ricorso oggi in Regione.   Voltiamo pagina. Clima, supercalcolo, intelligenza artificiale, big data. Ma anche sport, cultura, intrattenimento, rigenerazione urbana e nuove energie pulite. Con oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, in parte anche grazie al Pnrr, Bologna è pronta a trasformare un intero distretto della città per farne la sua Silicon Valley, a servizio dell'Italia e dell'Europa, capace di dialogare e stringere legami con i grandi colossi di tutto il mondo. È questo il vestito che il Comune, insieme a Regione, Alma Mater, Cineca e Ministero, ha deciso di dare a tutta l'area di via Stalingrado, che comprende la Fiera e il Tecnopolo, col supercomputer Leonardo e il Centro meteo europeo. Circa 277 ettari in tutto, tra la Bolognina e San Donato, su cui convergono anche i progetti del tram, del Metrobus e la riqualificazione di aree dismesse come la caserma Sani e le ex officine Casaralta, dove troveranno posto anche gli alloggi destinati a ricercatori e tecnologi attratti in città. Il distretto si chiamerà Tek (Technology, entertainment, knowledge) e comprende anche lo sviluppo della Fiera, il cui nuovo masterplan prevede tra l'altro la creazione di un nuovo polo dell'intrattenimento e della cultura progettato dall'archistar Mario Cucinella col nuovo palazzo dei congressi, l'arena sportiva e la nuova piazza Costituzione, insieme al nuovo Villaggio dell'innovazione digitale di fronte al Tecnopolo per imprese, centri di ricerca e residenze. Parte integrante del distretto Tek è anche la riqualificazione del Parco Nord, che diventerà un parco urbano da 50 ettari con tanto di lido urbano e una rinnovata Arena Joe Strummer da 25.000 posti per i concerti.   Restiamo in tema perché i comitati Besta e No Passante irrompono alla presentazione di Tek. Un miniblitz, con striscione, realizzato da un piccolo gruppo di difensori del verde. "Basta cemento", gridano interrompendo la presentazione dei nuovi progetti di rigenerazione del distretto. Seduti nella platea del Modernissimo, hanno atteso tutta la mattina che l'evento arrivasse a trattare dei progetti che interesseranno alcune aree del quadrante a Nord della Fiera per sollevare lo striscione "Più verde, meno cemento". Ad animare la protesta un gruppetto di rappresentanti dei comitati che protestano contro il progetto del Passante e e contro il progetto delle nuove Besta al parco Don Bosco.   Passiamo alle elezioni regionali. Il successo del Campo Largo in Sardegna non è stato replicato in Abruzzo, dove alle regionali si riconferma la destra. Per l’ex-premier Romano Prodi, però, occorre continuare a coltivare perché la seminagione è buona. Le sue parole. (AUDIO)   Infine un appuntamento. Comprendere perché molte persone sono sempre più livorose, rancorose e spaventate. È questo il senso dell’evento, organizzato per domani pomeriggio alle 18.30 nella sede di Coalizione Civica in via Di Vincenzo, intitolato “L’epoca del ringhio. Mappe per una lettura politica del presente”. Ad intervenire sarà Mirko Alagna, ricercatore di Filosofia politica all’Università di Firenze e autore di un paper in materia. Le parole di Francesco Gentilini, uno degli organizzatori dell’incontro. (AUDIO)
    9m 2s
  • GR/ER - 7 marzo 2024

    7 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 7 marzo 2024. In apertura lo sciopero dell’8 marzo. Sciopero nella sanità, sciopero nei Comuni e nei servizi di igiene ambientale. Ma anche in Enel e nel call center, come pure mondo dell'istruzione. Idem nei Comuni e nei trasporti. E così via: l'8 marzo si riempie di astensioni dal lavoro e annunci di possibili, probabili disagi. A Bologna è previsto un presidio in piazza Nettuno la mattina e un corteo il pomeriggio. Uno degli slogan di Non Una di Meno, che ha proclamato l'agitazione per il nono anno, è proprio "Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo". Intanto continuano a crescere le domande di accesso al Centro per uomini maltrattanti. A fornire i dati è l'Ausl di Bologna, oggi in conferenza stampa, in vista della giornata dell'8 marzo. Nel corso del 2023, al centro 'Liberiamoci dalla violenza' sono stati assistiti 30 uomini, mentre sono arrivati a 137 gli uomini in lista d'attesa, di cui 129 da 'Codice rosso', cioè con un percorso giudiziario in atto. Ora la violenza di genere. Dalle minacce di dare fuoco alla casa, a quella di buttare giù dal balcone la compagna, oltre a percosse, morsi e aggressioni a sfondo sessuale. Sono alcuni dei comportamenti violenti emersi in diverse indagini dei carabinieri del comando provinciale di Bologna, nate dalle denunce di quattro donne che nelle ultime settimane, in circostanze diverse, hanno chiesto aiuto all'Arma. Nei confronti dei rispettivi compagni, i militari hanno eseguito quattro ordinanze cautelari, disposte dal Gip su richiesta della Procura, che vanno dal divieto di avvicinamento all'arresto. In città, la misura del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico ha raggiunto un 19enne bolognese, indagato per atti persecutori nei confronti dell'ex fidanzata, coetanea. Due provvedimenti sono stati eseguiti a San Giovanni in Persiceto. L'ultima vicenda è avvenuta ad Altedo. Restiamo in tema. Per ora sono 'solo' 5.000 euro l'anno, ma potranno aumentare man mano con i residui di bilancio. A Bologna la Fiom mette a disposizione un fondo per le operaie vittime di discriminazione o violenza: soldi che potranno servire per le cure sanitarie e per la tutela legale di chi sceglie di denunciare questi comportamenti. Il fondo, come spiega il segretario Fiom, Simone Selmi, presentando la misura alla vigilia dell'8 marzo, "sarà dedicato ai lavoratori e alle lavoratrici iscritte alla Fiom che denunceranno discriminazione o violenza anche fuori dal luogo di lavoro". Del resto, osserva Barbara Graziano della segreteria bolognese Fiom, "non e' pensabile che le molestie avvengano solo fuori della fabbrica, dove ognuno di noi passa buona parte della vita". Ora l’ambiente. Sabato prossimo, 9 marzo, il Comitato Besta torna a manifestare per salvare il Parco Don Bosco dal progetto edilizio del Comune di Bologna. La manifestazione, però, vedrà la partecipazione di numerose associazioni ambientaliste e partiti, che si uniscono alla lotta contro le opere inutili, imposte e dannose. Le parole di Roberto Panzacchi, portavoce del Comitato Besta. (AUDIO) Passiamo all'immigrazione. Ravenna è stata individuata porto di sbarco per l'arrivo della nave ong Sea Watch 5 battente bandiera tedesca che ha recuperato in mare 51 migranti. A bordo c'è anche la salma del ragazzo di 17 anni morto ieri sulla nave dopo circa due ore dal salvataggio. L'arrivo è previsto per lunedì 11 marzo alle 10 circa al terminal di Porto Corsini. Lo comunica la Prefettura di Ravenna. La nave si trova attualmente a largo dell'isola di Malta. La Procura di Ravenna aprirà un fascicolo sul 17enne morto sulla nave. Se ne occuperà la pm di turno, Angela Scorza e verrà formulata un'ipotesi di reato di omicidio, anche se non si sa ancora di che tipo. Sono già state inviate le prime relazioni a Ravenna. Oggi pomeriggio primo tavolo di coordinamento in Prefettura per gestire l'accoglienza. Si tratta del nono sbarco di navi ong nel porto di Ravenna a partire dal 31 dicembre 2022. Restiamo in tema. Sono accolte anche nel bolognese alcune delle 97 persone salvate dai centri di detenzione in Libia grazie ai corridoi umanitari di Arci e Comunità di Sant’Egidio. Il nostro territorio, in particolare, ospita due nuclei famigliari composti da madri coi propri figli, accolti in un appartamento ad Anzola dell’Emilia. Francesca Santucci di Arci Bologna. (AUDIO) Ora il lavoro. Martedì sarà il giorno della verità per lo stabilimento Marelli di Crevalcore. In quella data, quando ci sarà un nuovo incontro col ministero delle Imprese e del made in Italy, la proprietà (il fondo americano Kkr) sceglierà quale sarà il partner con cui formalizzare il passaggio di proprietà. In pole position sembrerebbe esserci l’azienda piemontese Tecnomeccanica, che non solo assicurerebbe un investimento di circa 22 milioni di euro ma anche l’inserimento progressivo in organico da maggio a dicembre di 152 lavoratori che opererebbero subito sull’alluminio nell’impianto esistente. Successivamente verrebbero aggiunte nuove lavorazioni. Un piano che porterebbe un incremento di asset di 7 milioni e oltre 10 milioni di business. Niche Fusina, appartenente al gruppo statunitense Data ed operante nella filiera dell’alluminio secondario nei comparti automotive, difesa, aerospazio e civile, investirebbe invece 15 milioni di euro per una reindustrializzazione totale che si concluderebbe nel 2028 e assumerebbe al massimo 130 addetti che poi andrebbero a calare. Passiamo alla sicurezza. L'area delle due torri con il cantiere Garisenda è diventata zona pedonale. Dopo svariate segnalazioni di residenti e commercianti, è stato predisposto un servizio anti-droga della Squadra mobile che ha portato all'arresto di due fratelli e al maxi sequestro di oltre 9 chili di droga. Sotto la lente, dunque, l'area del "cantierone" divenuta più sensibile, come conferma il commissario capo della IV sezione anti-droga della Squadra Mobile, Alessandra Grassi: "Rendere la zona un cantiere a cielo aperto ha incrementato la possibilità di bivacco, quindi la polizia ha dovuto cambiare le modalità operative con controlli in forma appiedata". Spesso gli spacciatori si muovono in bicicletta o in monopattino quindi "è difficile intervenite in maniera repentina come era possibile fare prima dei lavori" spiega Grassi.
    8m 46s
  • GR/ER - 6 marzo 2024

    6 MAR 2024 · Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 6 marzo 2024. In apertura le questioni di genere. Uno sciopero femminista contro la violenza patriarcale, per la Palestina, ma anche contro le politiche del Governo Meloni nei confronti delle donne. Il movimento "Non una di meno" prepara l'8 marzo a Bologna con microfono aperto in piazza Maggiore e un corteo che partirà invece nel pomeriggio da piazza XX settembre. Piazza Maggiore sarà lo "spazio in cui confluiranno diverse lotte, per il diritto alla casa, per delle condizioni migliori di lavoro. La piazza dello sciopero sarà, inoltre, caratterizzata da varie attività organizzate dalle diverse realtà in sciopero, tra cui la Casa delle donne, il collettivo Rivolta Pride e diverse associazioni del territorio", fanno sapere le organizzatrici. Lo sciopero femminista sarà "contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme. Non uno sciopero 'classico' dunque, ma uno sciopero dal lavoro salariato e gratuito, dal lavoro di cura, dai ruoli di genere e da tutte le attività quotidiane per interrompere la normalità in ogni luogo dove la violenza del patriarcato agisce e si riproduce: nelle case, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei servizi e nella sanità, nelle strade e nelle piazze". Ora l’immigrazione. Sono arrivate ieri, martedì 5 marzo, le prime 97 persone sopravvissute all'inferno dei campi di detenzione in Libia. Tra loro ci sono anche persone fragili dal punto di vista sanitario, che provengono da diversi Paesi: Eritrea, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Palestina e Siria. A Bologna, in particolare, sono stati accolti due nuclei familiari, presi in carico da Arci Bologna nel Comune di Anzola Emilia. L'arrivo in Italia dei migranti è frutto dell'accordo siglato lo scorso dicembre da Ministero dell'Interno, Ministero degli Esteri, Unhcr Italia, Arci, Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche e Inmp, che permetterà in tutto a 1.500 rifugiati di essere evacuati dalla Libia all'Italia nell'arco di tre anni. Oltre a Bologna, Arci ha attivato i suoi 'circoli rifugio' anche Crema, Chieti, Pistoia, Roma, Viterbo e Avellino. In tutto si parla di 13 appartamenti per 50 persone, per questo primo volo. Una parte della quota di accoglienza è stata dedicata a persone Lgbtqi+. Passiamo al lavoro. In attesa che il ministero delle Imprese e del made in Italy convonchi l'incontro promesso per la metà del mese di marzo per fare il punto sul percorso che dovrebbe portare all'ingresso di un socio privato nel capitale di Industria italiana autobus, le istituzioni bolognesi fissano dei paletti: la richiesta che arriva dalla città e dall'Emilia-Romagna è che lo Stato resti nel compagine societaria. "Non si può pensare che Invitalia rimanga nei secoli, ma, se è necessario che l'azienda trovi dei nuovi investitori privati che abbiamo voglia di investire e guadagnare, è altrettanto vero che l'ex Breda si è trovata in più di un'occasione della sua storia in mano a privati che rivelavano non un'attitudine imprenditoriale, ma un'attitudine alla speculazione finanziaria. Per cui, la presenza di una socio pubblico che garantisca un'attenzione rispetto all'interesse pubblico che c'è in questa azienda riteniamo che sia importante. Noi riteniamo importante che Leonardo mantenga una sua partecipazione", scandisce il capo di gabinetto della Città metropolitana di Bologna, delegato del sindaco al Lavoro, Sergio Lo Giudice. Ora i trasporti. Disagi senza fine sulla linea Bologna-Porretta, tra cancellazioni, ritardi oltre la mezz'ora. Il comitato dei pendolari stila quello che definisce il "drammatico bollettino degli ultimi dieci giorni", con treni soppressi a raffica, guasti sulla linea e passeggeri abbandonati nelle stazioni. Ad esempio sabato 24 febbraio "a causa della mancanza di tensione elettrica fra Riola e Porretta, il treno 19619 è rimasto bloccato in mezzo ai binari prima di Silla; dopo circa un paio d'ore i viaggiatori sono stati aiutati dai Carabinieri a percorrere a piedi le rotaie e raggiungere un autobus che li portasse a destinazione". Disagi vengono segnalati anche sui bus sostitutivi, a causa di un "mancato coordinamento" con la linea. Nei commenti raccolti da Valerio Giusti del comitato pendolari ci sono "sconcerto, rabbia e frustrazione", con la promessa di mancati rinnovi degli abbonamenti e di passare all'automobile. "Sarebbe bellissimo che alcuni politici prendessero casa per un mese a Porretta per provare in prima persona il 94% di puntualità", dicono i pendolari. Passiamo alla cultura. Ben venga la collocazione delle opere di Giorgio Morandi a Palazzo Pepoli Vecchio (e in parte anche a Palazzo D'Accursio) annunciata ieri dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore: il placet arriva da Marilena Pasquali, fondatrice del Museo Morandi e presidente del Centro studi Giorgio Morandi, e da due parenti del pittore, Elena Buffi e Franca Maccaferri. La storica dell'arte torna indietro fino agli anni '80 quando l'allora sindaco Renato Zangheri parlò alle sorelle Morandi di un museo monografico dedicato all'artista da ospitare in un palazzo del centro storico. Poi, "quando nel 1991, anche a nome del sindaco Renzo Imbeni, prospettai a Maria Teresa Morandi", sorella dell'artista, "l'ipotesi di ospitare il nuovo museo a Palazzo D'Accursio- racconta Pasquali- la mia idea si inseriva consapevolmente in questa linea di proposta e azione; e Maria Teresa Morandi accettò nello stesso spirito: tenere il museo nel cuore del centro storico e non spostarlo in periferia". Infine il meteo. Torna in arancione l'Emilia-Romagna, almeno per quanto riguarda la pianura ferrarese interessata dal passaggio della piena del Po. Viste le previsioni meteo per le prossime ore la Protezione civile regionale ha emanato una nuova allerta valida dalle 12 di oggi fino a tutta la giornata di domani. Già nel pomeriggio-sera di oggi tornano previsti rovesci o temporali sparsi, "più intensi sul settore appenninico centrale". Nel settore centro-occidentale della regione non si esclude che le precipitazioni previste possano generare "rapidi e localizzati innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani e vallivi dei corsi d'acqua, con livelli prossimi alle soglie di attenzione". Nelle zone collinari e montane centro-occidentali sono possibili frane localizzate, in particolare sui versanti con condizioni idrogeologiche particolarmente fragili. La criticità idraulica nel settore centro-orientale della regione, si legge ancora nel testo dell'allerta, "è riferita al transito della piena di Po, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini". Il tempo migliorerà domani, giovedì 7 marzo, quando "non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell'allertamento", ma resta alta l'attenzione per le possibili conseguenze delle piogge di oggi, sia dal punto di vista dell'innalzamento del livello dei corsi d'acqua sia da quello delle frane.
    6m 48s
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