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GR/ER - 27 marzo 2024

GR/ER - 27 marzo 2024
Mar 27, 2024 · 9m 50s

Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 27 marzo 2024.   In apertura il conflitto in Medio Oriente. Anche a Bologna nel mirino degli studenti finisce il bando Maeci...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 27 marzo 2024.
 
In apertura il conflitto in Medio Oriente. Anche a Bologna nel mirino degli studenti finisce il bando Maeci per la ricerca congiunta tra Italia e Israele, nell'ambito degli accordi di collaborazione industriale, scientifica e tecnologica tra i due Paesi. L'obiettivo è che anche l'Università di Bologna ritiri la partecipazione al bando, come accaduto a Torino. Questo il tema al centro di un'assemblea che si è svolta ieri nel polo Belmeloro su iniziativa di Cambiare Rotta, con la partecipazione in collegamento di alcuni studenti degli Atenei di Torino e Bari. Quelle di Torino e Bari sono "vittorie che dimostrano come il boicottaggio accademico sia possibile. Ma lo è solo con la mobilitazione di noi studenti che come primo obiettivo in questo momento abbiamo quello di far ritirare la partecipazione al bando Maeci", afferma una portavoce di Cambiare Rotta. Le parole di Michele Lancione, docente al Politecnico di Torino e autore di "Università e militarizzazione". (AUDIO)
 
Restiamo in tema. Potere al Popolo appoggia la protesta di studenti e studentesse del Liceo Minghetti di Bologna che, di fronte alle minacce del dirigente scolastico, non si sono fatti intimorire e hanno deciso di occupare la scuola. “La risposta sicura degli studenti ha già ottenuto la prima vittoria, con il dirigente che deve arretrare per tornare a posizioni più dialoganti – sottolinea Potere al Popolo - Continuiamo a essere a fianco degli studenti che a Bologna come nelle altre città prendono parola e sanno farsi ascoltare”. In particolare la formazione politica evidenzia l’importanza delle rivendicazioni alla base della protesta, dalla Palestina alla repressione dopo le manganellate di Pisa, ma anche alle questioni di un sistema di istruzione sempre più debole anche a causa della riforma Valditara per formare una generazione che in questo modello di società non ha un futuro”.
 
Passiamo all’immigrazione. Conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso per motivi di lavoro. La ha autorizzata un giudice del Tribunale di Bologna con un decreto d'urgenza del 7 marzo scorso. Ha riconosciuto il diritto alla trasformazione del titolo di permanenza e con questo "il Tribunale ha smentito l'interpretazione della legge fornita dalle diverse circolari ministeriali intervenute nel tempo per sostenere la non convertibilità del permesso per protezione speciale in permesso di soggiorno per lavoro. Il giudice ha altresì riconosciuto la sussistenza di un pericolo imminente e concreto in caso di mancata sospensione del provvedimento di irricevibilità-rigetto della conversione anche perché il titolare di protezione speciale rimarrebbe privo di un permesso che gli consenta di lavorare, oltre che di accedere ai servizi sociali e assistenziali, con il rischio di subire un rimpatrio nel paese di origine". È un caso pilota, racconta la Cgil di Bologna in un comunicato in cui sottolinea che finalmente c'è "un precedente importante utile a proseguire nella tutela dei diritti e per una vita dignitosa" e che questa pronuncia avviene dopo il decreto Cutro.

Ora l'ennesimo caso di violenza di genere. Ha preso a schiaffi e afferrato per il collo la compagna, tentando di strangolarla, sotto gli occhi della figlia minore. L'episodio di violenza - l'ennesimo - ha fatto finire in carcere un 34enne, arrestato ad Anzola Emilia dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. A chiamare il 112 è stata la vittima che, parlando sottovoce per non essere sentita dal compagno, presente in casa, ha chiesto aiuto. Al loro arrivo, i militari hanno trovato il 34enne in stato di agitazione dovuta all'assunzione di bevande alcoliche. La donna presentava evidenti segni sul collo ed era insieme alla loro figlia di pochi anni. Ha raccontato che, pur avendo subito in passato violenze da parte dell'uomo, non lo aveva mai denunciato per paura di ritorsioni. Questa volta le percosse, nate da una lite per banali questioni familiari, e avvenute in presenza della figlia, l'hanno convinta a rivolgersi ai carabinieri.
 
Restiamo in tema. "Rappresentare l'uguaglianza" è il titolo del percorso partecipato per costruire la governance del Piano per l'uguaglianza della Città Metropolitana presentato questa mattina a Palazzo Malvezzi. Simona Lembi, responsabile Piano uguaglianza della Città metropolitana. (AUDIO)

Passiamo la sanità. Il piano per tagliare le liste di attesa per visite ed esami in Emilia-Romagna arriverà verosimilmente ad aprile e sarà "non una impennata di prestazioni, ma un piano strutturale a 360 gradi, che interverrà su domanda e offerta, con tutti gli strumenti di cui abbiamo disponibilità". Lo fa sapere l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa alla consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. Per Donini il piano avrà la portata di una svolta sul tipo di quella che ha portato alla nascita dei Cau, gli ambulatori per i codici a bassa gravità ideati in Emilia-Romagna per alleggerire i Pronto soccorso. Sul piano per le liste di attesa e' stata già fatta una ricognizione con le Aziende sanitarie, poi sarà la volta del confronto sindacale. "Lavoriamo- anticipa Donini, a margine della risposta in aula- sulla produzione sanitaria, sulla condivisione di obiettivi col privato accreditato, sulla appropriatezza e sulla divisione tra prime visite e visite di controllo".
 
Ora la cultura. Dall'8 all'11 aprile arriva la 61^ edizione di Bologna Children’s Book Fair, la fiera punto di incontro per la comunità mondiale del libro per ragazzi. Ad affiancarla, come sempre, il festival Boom Crescere nei libri, giunto alla sesta edizione, che porta a Bologna il meglio della creatività internazionale nel campo dell’illustrazione e dell’editoria per l’infanzia. Ilaria Tontardini dell'associazione Hamelin. (AUDIO)
 
Ancora la cultura. Una petizione online per salvare il Museo della storia di Bologna destinato a sloggiare da Palazzo Pepoli: è partita oggi su change.org, lanciata da Cecilia Matteucci Lavarini. E domani gli "amici del Museo della storia di Bologna", in collaborazione con il Comitato per il ripristino del Museo Morandi a Palazzo d'Accursio, terranno una conferenza stampa dal titolo "Salviamo il museo della storia di Bologna" per "denunciare lo smantellamento del prestigioso Museo della storia di Bologna da parte del Comune di Bologna, nella persona del sindaco Matteo Lepore" e per esporre "tutte le azioni necessarie a preservare uno tra i più interessanti e splendidi musei non solo bolognesi ma italiani, dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni della città, con un'ampia attività didattica e ad evitare uno sperpero milioni di euro della comunità cittadina". Il gruppo degli "amici del Museo della storia di Bologna" si è costituito a seguito della petizione online avviata su iniziativa di Matteucci e di Elisabetta Brunelli, avvocato e già consigliere comunale de La tua Bologna ai tempi di Giorgio Guazzaloca. L'appello finale della petizione recita: "Chiediamo che Fondazione Carisbo e Comune tornino sui loro passi e trovino altre formule di collaborazione. Chiediamo che Genus Bononiae mantenga, rinnovi e rafforzi la propria funzione nella politica culturale della città".
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Author Radio Città Fujiko
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