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GR/ER - 7 marzo 2024

GR/ER - 7 marzo 2024
Mar 7, 2024 · 8m 46s

Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 7 marzo 2024. In apertura lo sciopero dell’8 marzo. Sciopero nella sanità, sciopero nei Comuni e nei servizi di igiene ambientale....

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 7 marzo 2024.

In apertura lo sciopero dell’8 marzo. Sciopero nella sanità, sciopero nei Comuni e nei servizi di igiene ambientale. Ma anche in Enel e nel call center, come pure mondo dell'istruzione. Idem nei Comuni e nei trasporti. E così via: l'8 marzo si riempie di astensioni dal lavoro e annunci di possibili, probabili disagi. A Bologna è previsto un presidio in piazza Nettuno la mattina e un corteo il pomeriggio. Uno degli slogan di Non Una di Meno, che ha proclamato l'agitazione per il nono anno, è proprio "Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo". Intanto continuano a crescere le domande di accesso al Centro per uomini maltrattanti. A fornire i dati è l'Ausl di Bologna, oggi in conferenza stampa, in vista della giornata dell'8 marzo. Nel corso del 2023, al centro 'Liberiamoci dalla violenza' sono stati assistiti 30 uomini, mentre sono arrivati a 137 gli uomini in lista d'attesa, di cui 129 da 'Codice rosso', cioè con un percorso giudiziario in atto.

Ora la violenza di genere. Dalle minacce di dare fuoco alla casa, a quella di buttare giù dal balcone la compagna, oltre a percosse, morsi e aggressioni a sfondo sessuale. Sono alcuni dei comportamenti violenti emersi in diverse indagini dei carabinieri del comando provinciale di Bologna, nate dalle denunce di quattro donne che nelle ultime settimane, in circostanze diverse, hanno chiesto aiuto all'Arma. Nei confronti dei rispettivi compagni, i militari hanno eseguito quattro ordinanze cautelari, disposte dal Gip su richiesta della Procura, che vanno dal divieto di avvicinamento all'arresto. In città, la misura del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico ha raggiunto un 19enne bolognese, indagato per atti persecutori nei confronti dell'ex fidanzata, coetanea. Due provvedimenti sono stati eseguiti a San Giovanni in Persiceto. L'ultima vicenda è avvenuta ad Altedo.

Restiamo in tema. Per ora sono 'solo' 5.000 euro l'anno, ma potranno aumentare man mano con i residui di bilancio. A Bologna la Fiom mette a disposizione un fondo per le operaie vittime di discriminazione o violenza: soldi che potranno servire per le cure sanitarie e per la tutela legale di chi sceglie di denunciare questi comportamenti. Il fondo, come spiega il segretario Fiom, Simone Selmi, presentando la misura alla vigilia dell'8 marzo, "sarà dedicato ai lavoratori e alle lavoratrici iscritte alla Fiom che denunceranno discriminazione o violenza anche fuori dal luogo di lavoro". Del resto, osserva Barbara Graziano della segreteria bolognese Fiom, "non e' pensabile che le molestie avvengano solo fuori della fabbrica, dove ognuno di noi passa buona parte della vita".

Ora l’ambiente. Sabato prossimo, 9 marzo, il Comitato Besta torna a manifestare per salvare il Parco Don Bosco dal progetto edilizio del Comune di Bologna. La manifestazione, però, vedrà la partecipazione di numerose associazioni ambientaliste e partiti, che si uniscono alla lotta contro le opere inutili, imposte e dannose. Le parole di Roberto Panzacchi, portavoce del Comitato Besta. (AUDIO)

Passiamo all'immigrazione. Ravenna è stata individuata porto di sbarco per l'arrivo della nave ong Sea Watch 5 battente bandiera tedesca che ha recuperato in mare 51 migranti. A bordo c'è anche la salma del ragazzo di 17 anni morto ieri sulla nave dopo circa due ore dal salvataggio. L'arrivo è previsto per lunedì 11 marzo alle 10 circa al terminal di Porto Corsini. Lo comunica la Prefettura di Ravenna. La nave si trova attualmente a largo dell'isola di Malta. La Procura di Ravenna aprirà un fascicolo sul 17enne morto sulla nave. Se ne occuperà la pm di turno, Angela Scorza e verrà formulata un'ipotesi di reato di omicidio, anche se non si sa ancora di che tipo. Sono già state inviate le prime relazioni a Ravenna. Oggi pomeriggio primo tavolo di coordinamento in Prefettura per gestire l'accoglienza. Si tratta del nono sbarco di navi ong nel porto di Ravenna a partire dal 31 dicembre 2022.

Restiamo in tema. Sono accolte anche nel bolognese alcune delle 97 persone salvate dai centri di detenzione in Libia grazie ai corridoi umanitari di Arci e Comunità di Sant’Egidio. Il nostro territorio, in particolare, ospita due nuclei famigliari composti da madri coi propri figli, accolti in un appartamento ad Anzola dell’Emilia. Francesca Santucci di Arci Bologna. (AUDIO)
Ora il lavoro. Martedì sarà il giorno della verità per lo stabilimento Marelli di Crevalcore. In quella data, quando ci sarà un nuovo incontro col ministero delle Imprese e del made in Italy, la proprietà (il fondo americano Kkr) sceglierà quale sarà il partner con cui formalizzare il passaggio di proprietà. In pole position sembrerebbe esserci l’azienda piemontese Tecnomeccanica, che non solo assicurerebbe un investimento di circa 22 milioni di euro ma anche l’inserimento progressivo in organico da maggio a dicembre di 152 lavoratori che opererebbero subito sull’alluminio nell’impianto esistente. Successivamente verrebbero aggiunte nuove lavorazioni. Un piano che porterebbe un incremento di asset di 7 milioni e oltre 10 milioni di business. Niche Fusina, appartenente al gruppo statunitense Data ed operante nella filiera dell’alluminio secondario nei comparti automotive, difesa, aerospazio e civile, investirebbe invece 15 milioni di euro per una reindustrializzazione totale che si concluderebbe nel 2028 e assumerebbe al massimo 130 addetti che poi andrebbero a calare.

Passiamo alla sicurezza. L'area delle due torri con il cantiere Garisenda è diventata zona pedonale. Dopo svariate segnalazioni di residenti e commercianti, è stato predisposto un servizio anti-droga della Squadra mobile che ha portato all'arresto di due fratelli e al maxi sequestro di oltre 9 chili di droga. Sotto la lente, dunque, l'area del "cantierone" divenuta più sensibile, come conferma il commissario capo della IV sezione anti-droga della Squadra Mobile, Alessandra Grassi: "Rendere la zona un cantiere a cielo aperto ha incrementato la possibilità di bivacco, quindi la polizia ha dovuto cambiare le modalità operative con controlli in forma appiedata". Spesso gli spacciatori si muovono in bicicletta o in monopattino quindi "è difficile intervenite in maniera repentina come era possibile fare prima dei lavori" spiega Grassi.
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Author Radio Città Fujiko
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