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GR/ER - 6 marzo 2024

GR/ER - 6 marzo 2024
Mar 6, 2024 · 6m 48s

Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 6 marzo 2024. In apertura le questioni di genere. Uno sciopero femminista contro la violenza patriarcale, per la Palestina, ma anche...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 6 marzo 2024.

In apertura le questioni di genere. Uno sciopero femminista contro la violenza patriarcale, per la Palestina, ma anche contro le politiche del Governo Meloni nei confronti delle donne. Il movimento "Non una di meno" prepara l'8 marzo a Bologna con microfono aperto in piazza Maggiore e un corteo che partirà invece nel pomeriggio da piazza XX settembre. Piazza Maggiore sarà lo "spazio in cui confluiranno diverse lotte, per il diritto alla casa, per delle condizioni migliori di lavoro. La piazza dello sciopero sarà, inoltre, caratterizzata da varie attività organizzate dalle diverse realtà in sciopero, tra cui la Casa delle donne, il collettivo Rivolta Pride e diverse associazioni del territorio", fanno sapere le organizzatrici. Lo sciopero femminista sarà "contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme. Non uno sciopero 'classico' dunque, ma uno sciopero dal lavoro salariato e gratuito, dal lavoro di cura, dai ruoli di genere e da tutte le attività quotidiane per interrompere la normalità in ogni luogo dove la violenza del patriarcato agisce e si riproduce: nelle case, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei servizi e nella sanità, nelle strade e nelle piazze".

Ora l’immigrazione. Sono arrivate ieri, martedì 5 marzo, le prime 97 persone sopravvissute all'inferno dei campi di detenzione in Libia. Tra loro ci sono anche persone fragili dal punto di vista sanitario, che provengono da diversi Paesi: Eritrea, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Palestina e Siria. A Bologna, in particolare, sono stati accolti due nuclei familiari, presi in carico da Arci Bologna nel Comune di Anzola Emilia. L'arrivo in Italia dei migranti è frutto dell'accordo siglato lo scorso dicembre da Ministero dell'Interno, Ministero degli Esteri, Unhcr Italia, Arci, Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche e Inmp, che permetterà in tutto a 1.500 rifugiati di essere evacuati dalla Libia all'Italia nell'arco di tre anni. Oltre a Bologna, Arci ha attivato i suoi 'circoli rifugio' anche Crema, Chieti, Pistoia, Roma, Viterbo e Avellino. In tutto si parla di 13 appartamenti per 50 persone, per questo primo volo. Una parte della quota di accoglienza è stata dedicata a persone Lgbtqi+.

Passiamo al lavoro. In attesa che il ministero delle Imprese e del made in Italy convonchi l'incontro promesso per la metà del mese di marzo per fare il punto sul percorso che dovrebbe portare all'ingresso di un socio privato nel capitale di Industria italiana autobus, le istituzioni bolognesi fissano dei paletti: la richiesta che arriva dalla città e dall'Emilia-Romagna è che lo Stato resti nel compagine societaria. "Non si può pensare che Invitalia rimanga nei secoli, ma, se è necessario che l'azienda trovi dei nuovi investitori privati che abbiamo voglia di investire e guadagnare, è altrettanto vero che l'ex Breda si è trovata in più di un'occasione della sua storia in mano a privati che rivelavano non un'attitudine imprenditoriale, ma un'attitudine alla speculazione finanziaria. Per cui, la presenza di una socio pubblico che garantisca un'attenzione rispetto all'interesse pubblico che c'è in questa azienda riteniamo che sia importante. Noi riteniamo importante che Leonardo mantenga una sua partecipazione", scandisce il capo di gabinetto della Città metropolitana di Bologna, delegato del sindaco al Lavoro, Sergio Lo Giudice.

Ora i trasporti. Disagi senza fine sulla linea Bologna-Porretta, tra cancellazioni, ritardi oltre la mezz'ora. Il comitato dei pendolari stila quello che definisce il "drammatico bollettino degli ultimi dieci giorni", con treni soppressi a raffica, guasti sulla linea e passeggeri abbandonati nelle stazioni. Ad esempio sabato 24 febbraio "a causa della mancanza di tensione elettrica fra Riola e Porretta, il treno 19619 è rimasto bloccato in mezzo ai binari prima di Silla; dopo circa un paio d'ore i viaggiatori sono stati aiutati dai Carabinieri a percorrere a piedi le rotaie e raggiungere un autobus che li portasse a destinazione". Disagi vengono segnalati anche sui bus sostitutivi, a causa di un "mancato coordinamento" con la linea. Nei commenti raccolti da Valerio Giusti del comitato pendolari ci sono "sconcerto, rabbia e frustrazione", con la promessa di mancati rinnovi degli abbonamenti e di passare all'automobile. "Sarebbe bellissimo che alcuni politici prendessero casa per un mese a Porretta per provare in prima persona il 94% di puntualità", dicono i pendolari.

Passiamo alla cultura. Ben venga la collocazione delle opere di Giorgio Morandi a Palazzo Pepoli Vecchio (e in parte anche a Palazzo D'Accursio) annunciata ieri dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore: il placet arriva da Marilena Pasquali, fondatrice del Museo Morandi e presidente del Centro studi Giorgio Morandi, e da due parenti del pittore, Elena Buffi e Franca Maccaferri. La storica dell'arte torna indietro fino agli anni '80 quando l'allora sindaco Renato Zangheri parlò alle sorelle Morandi di un museo monografico dedicato all'artista da ospitare in un palazzo del centro storico. Poi, "quando nel 1991, anche a nome del sindaco Renzo Imbeni, prospettai a Maria Teresa Morandi", sorella dell'artista, "l'ipotesi di ospitare il nuovo museo a Palazzo D'Accursio- racconta Pasquali- la mia idea si inseriva consapevolmente in questa linea di proposta e azione; e Maria Teresa Morandi accettò nello stesso spirito: tenere il museo nel cuore del centro storico e non spostarlo in periferia".

Infine il meteo. Torna in arancione l'Emilia-Romagna, almeno per quanto riguarda la pianura ferrarese interessata dal passaggio della piena del Po. Viste le previsioni meteo per le prossime ore la Protezione civile regionale ha emanato una nuova allerta valida dalle 12 di oggi fino a tutta la giornata di domani. Già nel pomeriggio-sera di oggi tornano previsti rovesci o temporali sparsi, "più intensi sul settore appenninico centrale". Nel settore centro-occidentale della regione non si esclude che le precipitazioni previste possano generare "rapidi e localizzati innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani e vallivi dei corsi d'acqua, con livelli prossimi alle soglie di attenzione". Nelle zone collinari e montane centro-occidentali sono possibili frane localizzate, in particolare sui versanti con condizioni idrogeologiche particolarmente fragili. La criticità idraulica nel settore centro-orientale della regione, si legge ancora nel testo dell'allerta, "è riferita al transito della piena di Po, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini". Il tempo migliorerà domani, giovedì 7 marzo, quando "non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell'allertamento", ma resta alta l'attenzione per le possibili conseguenze delle piogge di oggi, sia dal punto di vista dell'innalzamento del livello dei corsi d'acqua sia da quello delle frane.
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Author Radio Città Fujiko
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