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L’efficienza di conversione del fotovoltaico sfiora il 40% - 23 maggio | Numero 70

L’efficienza di conversione del fotovoltaico sfiora il 40% - 23 maggio | Numero 70
May 23, 2022 · 4m 48s

L’efficienza di conversione del fotovoltaico sfiora il 40%. Il livello più alto mai raggiunto al mondo. Merito del National Renewable Energy Laboratory, uno dei centri di circa del Dipartimento statunitense...

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L’efficienza di conversione del fotovoltaico sfiora il 40%. Il livello più alto mai raggiunto al mondo. Merito del National Renewable Energy Laboratory, uno dei centri di circa del Dipartimento statunitense dell’Energia. Qui un gruppo di scienziati ha messo a punto una cella solare in grado di trasformare in elettricità il 39,5% della luce incidente. Il segreto del successo risiede nei materiali usati e nella tripla giunzione, approccio che integra in un’unica unità tre semiconduttori diversi con diverse potenzialità.
https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/cella-solare-piu-efficiente-2/



L’Italia va verso la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea per la gestione dei rifiuti radioattivi. La Commissione ha infatti inviato un parere motivato, secondo passo del percorso verso la sanzione, in cui si spiega che il nostro Paese si è dotato di un piano per la gestione dei rifiuti radioattivi non conforme alla direttiva europea che li norma. Oltre all’Italia la procedura di ammonizione ha raggiunto anche Croazia, Estonia, Portogallo e Slovenia.
https://www.rinnovabili.it/ambiente/politiche-ambientali/rifiuti-radioattivi-italia-infrazione/



Gli scienziati dell’università tedesca di Lipsia hanno isolato un nuovo enzima mangia-plastica che è capace di degradare il PET in tempi record. Battendo anche il campione in carica, scoperto 10 anni fa in Giappone e considerato ad oggi il migliore tra i candidati possibili. La molecola è stata isolata da alcuni batteri presenti in un cumulo di compost. Messo in una soluzione acquosa insieme a del PET, l'enzima ha decomposto la plastica al 90% in 16 ore. Il prossimo passaggio sarà cercare un partner industriale per unire le forze e realizzare un prototipo di impianto di riciclo biologico.
https://www.rinnovabili.it/economia-circolare/riciclo/enzima-mangia-plastica-phl7/



Due giovani studentesse del Pratt Institute hanno creato i primi filtri per l’acqua potabile "bio", a partire da scarti alimentari. StrÜm, la loro gamma in quattro pezzi, è costituita da piccoli bastoncini filtranti che possono essere inseriti direttamente in caraffe, brocche, bottiglie o bicchieri. La ricetta per realizzarli si affida alle bucce di banana decomposte termicamente in assenza di ossigeno. Il biochar risultante è quindi combinato con propoli e altre sostanze naturali, e modellato nella forma finale.
https://www.rinnovabili.it/economia-circolare/ecodesign/filtri-per-lacqua-potabile-a-partire-dagli-scarti-alimentari/



Il piano per rilasciare in mare l’acqua contaminata e trattata di Fukushima fa un altro passo avanti. La proposta di Tepco, l’azienda che gestisce la centrale nucleare giapponese devastata dal terremoto e dallo tsunami del 2011, ha ricevuto l’ok dall’autorità nazionale che regola l’energia atomica. Si tratta dell’ultimo passaggio sostanziale nell’iter di approvazione del piano, anche se formalmente il via libera definitivo arriverà solo a luglio dopo la valutazione delle opinioni sottoposte da associazioni e privati. https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/fukushima-rilascio-acqua/



Arriva da Singapore il nuovo biocemento a basse emissioni proveniente dai rifiuti. Qui un gruppo di scienziati ha lavorato i fanghi industriali, scarto della lavorazione dei carburi, combinandoli con urea, la principale parte azotata dell’urina e sabbia. Il processo è stato condotto a temperatura ambiente senza bruciare alcun carburante. Il nuovo materiale è già stato utilizzato in lavori di riparazione e nella ricostruzione di sezioni di monumenti danneggiati.
https://www.rinnovabili.it/innovazione/biocemento-fanghi-urea-sabbia/



Sono sicure, veloci da caricare e dotate di una buona densità di potenza e ciclo di vita. Ma soprattutto si basano su un materiale economico, abbondante ed ecocompatibile. Parliamo della nuova generazione di batterie al sodio, ricaricabili decise a sottrarre una fetta di mercato alla tecnologia a ioni di litio. Fino a pochi anni fa questi dispositivi erano relegati nei laboratori di ricerca. Oggi la californiana Natron Energy ha iniziato il conto alla rovescia per la produzione di massa. La prima fabbrica al mondo sorgerà in Michigan il prossimo anno. https://www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/produzione-serie-batterie-al-sodio/



Vale 300 miliardi di euro il piano RepowerEU con cui l’UE prova a dire addio alle fonti fossili importate dalla Russia nel giro di 5 anni. In tre mosse più una. Cambiare fornitori per il gas (e dotarsi dell’infrastruttura necessaria), facilitare l'installazione delle rinnovabili con l’obiettivo di coprire il 45% dei consumi entro il 2030, incrementare il risparmio energetico. A cui si aggiunge una nuova strategia solare che renderà obbligatori i tetti fotovoltaici per tutti i nuovi edifici. https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/piano-repower-eu/
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Author Rinnovabili Energie
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