Vega Tescari
"Come"
Cronopio Editore
Come nota Fabio Pusterla nella postfazione a Come, i testi di Vega Tescari non sono dei racconti nel senso tradizionale del termine, anche se non sono estranei ai modi della narrazione, e non sono neppure delle poesie versificate, benché presentino la potenza evocativa e il lavoro sulla parola tipici del linguaggio poetico: “Non è facile trovare dei punti di riferimento letterari, se non proprio dei modelli; si pensa subito, inevitabilmente, a certe atmosfere kafkiane, più dei racconti brevi che dei romanzi; oppure a Robert Walser, alla tersità narrativa di certe sue scene; o ancora, per l'irruzione dissimulata dell'onirico e del surreale, ai racconti misteriosi di Corinna Bille. Per rimanere o ritornare in Italia, probabilmente si potrebbe pensare a un punto intermedio tra Landolfi e un certo Calvino…”.
Ore
Era stato un un gesto, l'aprirsi verso l'alto di una voce; e il farsi sguardo di quella voce, il suo smarrirsi e ritrovarsi, sola e tra le cose.
L'entrare lento, a grandi passi, in quel cielo che si dischiudeva, come un'altura da percorrere.
Salire senza perdersi, senza giorni né notti.
Le parole divenute cose da raccogliere; riconoscerle e gettarle in alto a piene mani, per poi vederle cadere ai propri piedi e camminarci dentro.
Il loro brillare a volte, come pagliuzze frammiste a terra.
E in ginocchio allora cercarle per ore.
Un fiorire di mani e di occhi, che dura tutto il tempo che trova.
Vega Tescari è autrice di testi letterari e saggistici, si è occupata di traduzione poetica ed è docente universitaria. Vive a Lugano.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
show less