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19 APR 2025 · Antonio Pellegrino
"Idioti dell'orrore"
Indagine su stragisti di massa e subculture digitali
Linkiesta Books
https://store.linkiesta.it/prodotto/idioti-dell-orrore/
In Italia il dibattito sui meme e il loro impatto sulla società si è sviluppato con notevole ritardo rispetto al mondo anglosassone. Ma con l’emergere di fenomeni internettiani come la guerriglia memetica, l’attivismo digitale e l’influenza della comunicazione virale, il tema non può più essere ignorato. Attraverso un’analisi che intreccia storia, cultura digitale e cronaca, Idioti dell’orrore esplora il rapporto tra meme e violenza, con particolare attenzione al fenomeno del terrorismo memetico e alla radicalizzazione online. Dalla Columbine a Christchurch, dalle derive suprematiste ai forum anonimi, Antonio Pellegrino conduce il lettore dentro una realtà sotterranea e inquietante, dove la cultura dell’odio e l’estetica della violenza si trasformano in codici condivisi. Un’indagine senza censure che pone una domanda urgente: possiamo davvero permetterci di sottovalutare il potere comunicativo dei meme?
Antonio Pellegrino, nato a Salerno il 2 gennaio 1999, Antonio Pellegrino è giornalista specializzato in attualità
e politica estera. Laureato in Scienze Politiche Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi di Milano, Antonio Pellegrino scrive per le testate «Linkiesta», «Il Foglio» e «La Ragione». In precedenza ha collaborato con «Rolling Stone Italia» e «Formiche». Nel 2019 ha pubblicato Punto di non ritorno, gli anni Settanta a Salerno tra politica e terrorismo (Palladio editrice).
IL POSTO DELLE PAROLE
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19 APR 2025 · Giacomo Ceccarelli
"Cornacchie"
Feltrinelli Editore
http://www.feltrinellieditore.it
Nella foresta di Bowland, l’ornitologa Olga Leffman assiste a un evento straordinario: un gruppo di cornacchie accende un fuoco. Olga le riprende e il suo video diventa virale.
Il filmato si insinua persino tra le pareti invalicabili del Grande Fratello, sconvolgendo gli addetti ai lavori del noto reality ma soprattutto il concorrente Pepo Dj che, dalla finta gabbia di popolarità in cui si è relegato, ammira l’incredibile guizzo evolutivo di quegli uccelli.
Anche una colf di nome Jasmine assiste al miracolo delle cornacchie, ormai trasmesso a reti unificate, e decide d’impulso di liberare uno dei pappagalli dei signori per cui lavora. Girolamo, parrocchetto rosso rubino, si unirà a uno stormo di cornacchie in un viaggio che lo condurrà fino a Capraia, la cornacchia che conosce il segreto del fuoco.
C’è poi Luca, ragazzo i cui sogni ricorrenti sono già da tempo popolati da pennuti con il dono delle fiamme; e il suo amico Enzo, che invece crede di vivere un incubo a occhi aperti e dal suo balcone comincia a fare strage di cornacchie al grido di “il fuoco è nostro”.
Giacomo Ceccarelli firma al suo esordio un romanzo spiazzante e quasi post-umano, che si legge tutto d’un fiato e ha il potere – sempre più raro in letteratura – di sbalordire. Cornacchie parla del desiderio di libertà e del terrore di perderla, ma soprattutto parla di gabbie, quelle in cui ciascuno di noi (anche se inconsciamente) è rinchiuso e da cui lottando con la vita cerca di evadere.
Quaranta centimetri di fiamma. Neanche. Si dispongono in cerchio. Un cerchio di piume nere. Se avessero le mani, se le starebbero stringendo.
L’autore di “Cornacchie” (Feltrinelli editore) si chiama Giacomo Ceccarelli, ha 38 anni, è giornalista pubblicista, romano, lavora in un’azienda di make up a Milano, “ex pugile dilettante per la Boxe Trastevere”, come si descrive nella seconda di copertina.
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18 APR 2025 · Marco Ferrari
"Il partigiano che divenne imperatore"
Laterza Editori
http://www.laterza.it
Un fantasma si aggira per l’Europa e per l’Africa. È il fantasma di un uomo che guida le Brigate internazionali in Spagna e poi attraversa i deserti del Sudan. Un fantasma che diventa imperatore d’Etiopia per conto di Hailé Selassié e guida i partigiani abissini contro i fascisti italiani. Questofantasma ha un nome, Ilio Barontini, e questa è la sua storia.
Questo libro racconta una storia vera e dimenticata. Una storia in cui si respira l’odore acre del Novecento e che potrebbe uscire dalle pagine di Graham Greene. Siamo nel 1938, Ilio Barontini, comunista livornese, ha combattuto nella guerra di Spagna tanto da diventare l’eroe della battaglia di Guadalajara.
A Parigi viene scelto dai servizi segreti francesi e britannici per una missione rischiosissima: organizzare le forze partigiane abissine che devono resistere alla conquista fascista. Infatti, Mussolini aveva conquistato con l’uso dell’iprite i villaggi e le città più importanti, la ferrovia Addis Abeba-Gibuti e le principali vie di comunicazione, ma una parte considerevole del territorio era ancora in mano agli arbegnuoc, i patrioti etiopi. Barontini – assieme ad Anton Ukmar, ex ferroviere sloveno di Gorizia conosciuto in Spagna, e a Bruno Rolla, comunista spezzino –formò un esercito di oltre 250 mila uomini composto da piccole formazioni mobili e venne nominato dal Negus viceimperatore di Abissinia. Dotato dello scettro imperiale, il comunista di Livorno tenne a bada i vari ras, portò a termine missioni importanti e pubblicò un giornale bilingue, “La voce degli Abissini”, tanto da diventare una leggenda.
La missione terminò nel giugno 1940, quando i tre antifascisti italiani intrapresero la via del ritorno tra malattie e assalti di predoni. Si ritrovarono miracolosamente vivi a Khartum dove scattarono l’unica fotografia che li ritrae insieme.
Marco Ferrari, giornalista e scrittore spezzino, ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito: I sogni di Tristan,Grand Hotel Oceano eTi ricordi Glauber per Sellerio; La vera storia del mitico undici per Ponte alle Grazie; Cuore Atlantico e Morire a Clipperton per Mursia; Le nuvole di Timor per Cavallo di Ferro; Sirenate per Il Melangolo; Un tango per il duceper Voland; Rosalia Montmasson. L’angelo dei Mille per Mondadori.Con Arrigo Petacco ha firmato Ho sparato a Garibaldi e Caporetto per Mondadori e con Marino Magliani Sporca faccenda, mezzala Morettini per Atlantide. Per Laterza è autore di: Mare verticale. Dalle Cinque Terre a Bocca di Magra; L’incredibile storia di António Salazar, il dittatore che morì due volte; Ahi, Sudamerica! Oriundi, tango e fútbol; Alla rivoluzione sulla Due Cavalli. con Ritorno a Lisbona 50 anni dopo.
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17 APR 2025 · Simone Morandini
"Credo in Dio, fonte di vita"
Una fede ecologica
EDB Edizioni Dehoniane Bologna
http://www.dehoniane.it
«Creatore del cielo e della terra»? Parole che sembrano una sfida al tempo della modernità. Eppure, non possiamo farne a meno, per abitare nella fede il mondo, dono prezioso affidato alla nostra cura, ma anche spazio di interrogativi forti per il credente. L’autore offre uno sguardo nuovo su una dimensione della fede cristiana spesso lasciata sotto traccia, ma essenziale in un tempo di crisi socio-ambientale. Si tratta della fede nell’atto creativo del Dio trino e della prospettiva ecologica che a partire da essa dispiega. Il testo esplora le radici bibliche della confessione del Creatore, tra l’uno e l’altro Testamento, per ascoltare poi le voci di alcuni pensatori e autori come Ireneo, Basilio, Agostino, Tommaso, Bonaventura e Calvino, che più hanno contribuito a forgiare la comprensione di questo tema.
Simone Morandini si è occupato di teologia della creazione ed etica ambientale, nonché di dialogo ecumenico e interreligioso. Insegna presso l’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino a Venezia e presso la Pontificia Università Antonianum. Dirige la rivista CredereOggi. Tra le sue pubblicazioni recenti: Cambiare rotta. Il futuro nell’Antropocene (EDB 2020); con Fulvio Ferrario e Panagiotis Yfantis Il mondo buono di Dio. Teologia della creazione in prospettiva interconfessionale (San Paolo 2023); Acqua (Messaggero 2024).
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17 APR 2025 · Noè Albergati
"Cemento e vento"
Romanzo in versi
Gabriele Capelli Editore
http://www.gabrielecapellieditore.com
Nel solco di una eredità letteraria molto comune nei paesi anglofoni, meno in quella di lingua italiana, Cemento e vento è un romanzo scritto come una poesia, ipnotico e affascinante. Ci racconta con delicatezza e tensione la verità dell’amore ma anche dei suoi abissi; uno scavo devastante in quel miscuglio di ossessione e perdita che è il cuore oscuro delle nostre vite. Ogni pagina è una straordinaria e commovente testimonianza che alla fine della lettura rimane a lungo nel cuore.
Fabiano Alborghetti
Lei aveva tutto, un impiego, un amore, gli amici, le normali serate d’aperitivo o i giorni del lavoro. Una vita ordinaria che trasforma in straordinaria quando smette di riconoscersi e accettarsi, quando il malessere la scava dentro, implacabile, fino a trasformare i giorni in voragine. La depressione, il ricovero in ospedale accettato controvoglia, le medicine, le fughe. Le conseguenze sono gli attriti, i silenzi, lo sfilacciamento dei rapporti, le finzioni per illudersi che vada tutto bene, che tutto tornerà come prima.
Poi c’è il giorno in cui lei si lancia dalla diga della Verzasca e mette fine a quel senso di inadeguatezza e a sé stessa.
L’io narrante è chi resta, il viaggiatore immobile, il compagno nell’amore per una donna ma anche lo spettatore dell’alienazione e della perdita. C’è la fatica e talvolta l’aggrovigliata rabbia. È sua la voce che riformula il quotidiano, il sopruso che la malattia, impalpabile eppure conclamata, impone a entrambi. Lui è ciò che resta dopo, col peso della testimonianza, col dovere della rinascita.
Noè Albergati, nato nell’Alto Malcantone (1990), si è addottorato all’Università di Pisa in co-tutela con l’Università di Friburgo con uno studio sulla ricezione della magia nella letteratura estense da Boiardo ad Ariosto. Al momento lavora come bibliotecario e come coordinatore delle pubblicazioni e delle manifestazioni alla Scuola universitaria federale per la formazione professionale. Collabora inoltre con il DFA e con la Pädagogische Hochschule Graubünden per la creazione di materiale didattico per la materia italiano. Da alcuni anni fa parte del comitato che organizza il festival letterario e di traduzione Incontri di Bienne. Nel 2019 è uscito il suo primo libro di poesia, Dal tramonto all’alba, presso l’editore Alla chiara fonte. Cemento e vento è il suo primo romanzo in versi.
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17 APR 2025 · Marion Muller-Colard
"Come funamboli"
Inaugurare la vita
Edizioni Qiqajon
Comunità di Bose
http://www.qiqajon.it
Traduzione di Emanuele Borsotti
Prefazione di Isabella Guanzini
L’amicizia di due giovani donne, madri. La grazia di una nascita e la condanna di una diagnosi senza speranza.
Una lettera, commovente, poetica, piena di passione, destinata a Jeanne, bambina ancora senza una storia, la cui madre morirà pochi mesi dopo la sua nascita per un cancro.
Marion Muller-Colard, l’amica, mettendosi alla scuola della nuova vita che inizia e di un’altra che si confronta con la finitudine, racconta senza compromessi il calvario della malattia, e condivide una profonda riflessione sullo spessore del tempo e della realtà, sulla potenza dell’attimo, vissuto “come funamboli”, domando le vertigini di fronte agli abissi. E scrive, scrive a Jeanne per trasmetterle ciò che questa traversata sul filo di sua madre le ha insegnato.
Marion Muller-Colard (Marsiglia 1978) è teologa protestante e scrittrice. Autrice di numerosi saggi e romanzi, dal 2017 è membro del Comitato consultivo nazionale di etica e ha fatto parte della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella chiesa (CIASE). Dal 2022 è direttrice delle edizioni Labor et Fides.
Isabella Guanzini (Cremona 1973), filosofa e teologa, ha conseguito il dottorato in teologia presso l’Università di Vienna. Dal 2019 è professoressa ordinaria di teologia fondamentale presso l’Università cattolica di Linz.
Emanuele Borsotti (Carmagnola, Torino, 1978), monaco di Bose e presbitero, si è specializzato in teologia sacramentaria e liturgia presso l’Institut catholique di Parigi.
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17 APR 2025 · Serena Bavo
"La comunità che cura"
A partire dal mese di aprile e fino ad agosto 2025 il territorio della Valchiusella, della Città Metropolitana di Torino, ospita nuovamente il progetto ViCo Vicinanza e Comunità, con un articolato programma di residenze artistiche, laboratori dedicati al benessere, rassegne cinematografiche, conferenze e un pranzo comunitario.
ViCo nasce nel 2024 da Tékhné APS, come risposta al bisogno di sviluppo di uno spazio di comunità per gli abitanti dove svolgere attività libere e accessibili.
Attraverso una serie di azioni mirate, ViCo Vicinanza e Comunità, ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva della comunità per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale.
Nel 2025 proseguono le azioni del progetto con l’obiettivo di rafforzare il tessuto sociale ampliando il target di riferimento con lo scopo di fornire alle cittadine e cittadini, esercenti e istituzioni gli strumenti necessari a sviluppare un programma di welfare culturale territoriale per la creazione di una comunità inclusiva, accogliente e non giudicante attraverso azioni e interventi basati su strumenti culturali pensati per incidere sulla salute e sul benessere delle persone in maniera significativa. Attraverso l'arte, la cultura e la partecipazione attiva il progetto lavora per rafforzare la comunità e per intercettare nuovi cittadini di fasce d’età diverse.
Il progetto ViCo per il 2025 prevede due declinazioni “La Comunità che cura” e “Cultura e benessere” con un’offerta di interventi legati a cinque ambiti di attività:
- la creatività e il benessere con la promozione di attività volte a esercitare la mente e le funzioni cognitive e relazionali attraverso incontri di creazione multidisciplinare (teatro, espressione corporea, canto, arte);
- l’azione con la partecipazione attiva della cittadinanza alla realizzazione di una rassegna cinematografica partecipata
- la buona alimentazione e il recupero delle tradizioni, attraverso la promozione di attività volte a migliorare lo stile alimentare insieme alla riscoperta di una cucina antica e territoriale;
- la prevenzione e la condivisione di buone pratiche attraverso momenti di formazione e divulgazione scientifica;
- la scoperta del territorio volto a promuovere il benessere, e conseguente radicamento, attraverso il percorso di narrazione e le residenze artistiche
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA PARTECIPATA giugno-luglio 2025
In programma una rassegna cinematografica partecipata curata da Altera APS, con il supporto di tutti i partner di progetto, che con alcune operatrici avvia un processo di co-programmazione con un gruppo di cittadini/e. Il gruppo di lavoro sarà chiamato a proporre i temi su cui individuare i film, che graviteranno attorno all’invecchiamento attivo e al benessere in senso lato. Successivamente verrà stilata una lista di film di cui si visioneranno stralci e trailer collettivamente, portando avanti anche una pratica di educazione audiovisiva. Verrà poi effettuata la scelta finale su 3 titoli, di cui Altera APS si occuperà di reperire i diritti, e che verranno proposti alla cittadinanza tra giugno e luglio non solo come rassegna e momento di visione collettiva, ma anche come momento di riflessione e confronto sulle tematiche scelte.
LABORATORI DEL BENESSERE aprile – luglio
Da lunedì 28 aprile partono a Valchiusa i Laboratori del Benessere con cadenza settimanale, strutturati in un percorso di arti integrate indirizzato al benessere psicofisico dei partecipanti. Risultato del laboratorio una restituzione alla cittadinanza che prevede la creazione di una narrazione delle diversità attraverso il teatro, il canto, l’arte visiva e l’espressione corporea, tutte discipline che con strumenti diversi stimolano la memoria, il movimento fisico ma non faticoso e la creatività: così facendo prevengono il decadimento cognitivo e fisico negli anziani.
CONFERENZA 30 maggio
La conferenza con il geriatra Stefano Serentha' (organizzata dalle società di mutuo soccorso di Brosso e Drusacco) prevista per il 30 maggio sarà un momento di divulgazione scientifica importante per tutta la comunità.
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17 APR 2025 · Cettina Caliò
"Nella notte più buia il linguaggio ci chiede di cosa siamo fatti"
Adelphi Edizioni
http://www.adelphi.it
Traduzione di Lia Iovenitti, Milena Zemira Ciccimarra
Cura editoriale di Milena Zemira Ciccimarra
Nel suo discorso di accettazione del Premio Nobel, Han Kang rende omaggio alla letteratura, che attraverso il filo luminoso del linguaggio lega e unisce le creature viventi, rendendoci partecipi dei loro universi interiori, e opponendosi così a ogni atto di violenza contro la vita.
ll filo luminoso del linguaggio che lega e unisce le creature viventi, rendendoci partecipi dei loro universi interiori, nel discorso di accettazione del Premio Nobel di Han Kang.
Cettina Caliò è nata a Catania nel 1973. Scrive poesia e prosa. Traduce dal francese. Cura libri. Ha pubblicato: Poesie (1995), L’affanno dei verbi servili (2005), Tra il condizionale e l’indicativo (2007), Sulla cruda pelle (2012), La forma detenuta (2018), Di tu in noi (La nave di Teseo 2021).
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17 APR 2025 · Chiara De Silva
"Congiuntivi sbagliati"
Marsilio Editori
http://www.marsilioeditori.it
Jessica insegna italiano alla scuola media, nella periferia campana. Adora i suoi studenti e vive con una gatta sorda color mozzarella e Joshua, il fidanzato gioielliere dal dna scomodo. Tutto sembra andare nel migliore dei modi: si amano, lei dialoga con la nonna morta attraverso un diario e corregge i congiuntivi di lui. Joshua è il figlio di un camorrista chiamato lo Sputatore, di cui però non ha seguito le orme. Vittima di un agguato, l’uomo lascia a Joshua un debito da ripagare, nel quale rimane coinvolta, suo malgrado e per amore, anche Jess. Dove trovare, allora, la soluzione per risolvere tutto se non nella musica che si insinua in ogni vicolo della città? Come restare uniti se non mescolando l’alta letteratura alle voci del popolo, scrivendo canzoni? Con il nome di Adamo e Eva, i due entrano così nell’arena dei cantanti neomelodici, esibendosi alle feste di battesimi, matrimoni e comunioni, accompagnati, come nella tradizione classica greca, da un coro di personaggi allo stesso tempo eterni e originali, un sottobosco comico e tenero di parrucchiere, estetiste, malavitosi, assassini, prostitute, cantanti falliti e nonni tabagisti. Una novella neomelodica sull’amore, sull’affetto, sulla famiglia, sulla grammatica e sulla lingua.
Chiara De Silva è nata a Salerno nel 1999. È laureata in Lettere moderne e studia Italianistica a Bologna. Congiuntivi sbagliati è il suo primo romanzo.
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16 APR 2025 · Federico Ferrari
"L'insieme vuoto"
Per una pragmatica dell'immagine
Johan & Levi Editore
http://www.johanandlevi.com
Che cos’è un’immagine? Perché le immagini hanno assunto un’importanza così grande nelle nostre vite? Cosa significa avere uno sguardo? Federico Ferrari riflette sulla società delle immagini e sul rapporto ritmico tra immagine e parola, ritmo che forgia il nostro orizzonte, concentrandosi sull’uso delle immagini e sul mondo che esse creano, sulla disseminazione dello sguardo nell’impossibilità di una sola visione del mondo, di una sola misura.
L’immagine contemporanea infatti impone oggi una nuova definizione del guardare, che parta dalla singolarità di ogni visione ma sia anche capace di abbracciarne la pluralità. Ed essendo le visioni possibili, per definizione, infinite, ciò che davvero conta è ciò che sottende ed è quindi comune a tutte. Detto con i termini della teoria degli insiemi, è un insieme vuoto che si presenta come un nulla ma che è anche qualcosa: lo sguardo, ciò che ci precede e che resta aperto al di là di ogni visione possibile, di ogni immagine data. L’insieme vuoto dello sguardo è la potenza del vedere.
Federico Ferrari, insegna Filosofia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove nel 2009 ha creato il biennio specialistico in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali e nel 2025 il Centro di Ricerca di Storia e Toeria dell'arte. Nel 2020 ha fondato, assieme ad Andrea Cortellessa e Riccardo Venturi, la rivista online Antinomie. Tra i suoi ultimi libri, L’anarca (2014), Oscillazioni (2016), Il silenzio dell’arte (2021) e, con Jean-Luc Nancy, Estasi (2022).
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