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Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori.
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il posto delle parole
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Elena Molini "La bottega delle seconde occasioni"
26 JUL 2024 · Elena Molini
"La bottega delle seconde occasioni"
Mondadori Editore
www.mondadori.it
Per Blu Rocchini – sì, proprio Blu, come il colore – la vita di tutti i giorni sembra essersi trasformata in ciò che aveva sempre desiderato. Allora perché, d’improvviso, quell’attacco di panico? Perché quella sensazione di non essere in grado di godersi le cose belle che le stanno succedendo?
Ha ancora gli occhi pieni di lacrime quando riceve la telefonata dell’adorata nonna Tilde. Elvira, la sorella che negli anni Sessanta aveva tagliato i ponti con tutta la famiglia, è appena morta. Ma non solo, quella prozia che Blu non ha mai conosciuto ha lasciato a lei e a una misteriosa ragazza di nome Martina una villa e il suo vecchio negozio di fiori, la Piccola Bottega della Felicità. A un patto però: che lei e Martina vi aprano insieme un’attività.
Per Blu comincia un viaggio alla ricerca della verità sulla sua famiglia, un’avventura che la vedrà vestire i panni di libraia on the road in giro per l’Italia a bordo di un vecchio furgoncino Volkswagen carico di libri. Tra spericolate corse in autostrada e motel a luci rosse, cuori spezzati e sfarzosi matrimoni pugliesi, una carriera letteraria da salvare e antichi misteri da risolvere, Blu si troverà a fare i conti con il suo passato e un presente tutto da reinventare.
Dopo La Piccola Farmacia Letteraria e Piccola libreria con delitto, Elena Molini torna a far rivivere il suo alter ego Blu Rocchini in un nuovo, spassoso romanzo che ha insieme il respiro delle grandi saghe familiari e quello di una commedia feel good da gustare con un secchiello stracolmo di pop-corn e, all’occorrenza, un pacco di fazzolettini di carta. Un romanzo che ci ricorda, pagina dopo pagina, che se hai il coraggio di non rinunciare ai tuoi sogni la vita ti offre sempre una seconda occasione.
Elena Molini è la titolare della Piccola Farmacia Letteraria di Firenze, dove, seguendo i dettami della biblioterapia, si consigliano i libri in base allo stato d’animo dei lettori, proprio come fossero dei medicinali. Per Mondadori ha pubblicato La Piccola Farmacia Letteraria (2020) e Piccola libreria con delitto (2021), entrambi tradotti all’estero.
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Davide Romagnoli "Curènt"
26 JUL 2024 · Davide Romagnoli
"Curênt"
Marco Saya Editore
www.marcosayaedizioni.net
Curênt significa corrente e nessun titolo può essere più giusto per la poesia di Davide , che scrive in milanese e rappresenta un universo in perenne movimento, una corrente di volti e stagioni, un flusso ininterrotto di ricordi, un hinterland cittadino nel tempo dei juke-box, del tip-tap, delle mille lire e della domenica sportiva, azioni e consuetudini di vita quotidiana, colte però in una penombra trascendente. Qui la vita sembra guardata dal finestrino di un treno che si muove con lentezza e ci lascia il tempo di osservare a fondo, ricordare e custodire dentro di noi le verità cruciali, mettendo da parte i dettagli. E il movimento è circolare come quello della giostra (immagine importante) che alla fine del suo giro ritrova il punto di partenza e ogni volta rinnova la visione delle cose con uno sguardo più attento e concentrato, scopre nuove scene della vita del borgo: i signori con i bei cappelli, i giochi con le carte, le preghiere alle madonne di paese, la moglie del mago o del disperato, tutte le abitudini e le stranezze di una piccola comunità, osservata con una vena malinconica e fortemente elegiaca. La malinconia è infatti una nota dominante di questo libro, in tutta la gamma delle sue intonazioni: malinconia fiabesca di un quadro di Chagall, dove la vita viene scrutata dall’alto; malinconia sapiente degli anni che passano e ripetono il rondò delle stagioni; malinconia tremante delle cose invocate in silenzio; malinconia solitaria di addormentarsi alla sera immaginando un’esistenza diversa; malinconia nascente di sentire il profumo di quello che c’era e ci sarà ancora; malinconia metafisica di percepire “l’eternità del nostro essere mortali”, scrive Davide Romagnoli in un verso memorabile. E questa vena elegiaca innesta nella sua poesia un ritmo di giornate che si ripetono identiche - il rito del bar, della partita, della tavola apparecchiata o del bicchiere sempre pieno - ma nascondono nel loro grumo più intimo un’inquietudine profonda, il senso di qualcosa che sfugge e non potrà più tornare, la percezione che la realtà è inconsistente, friabile, mercuriale, scivola via tra compleanni e matrimoni senza lasciare una traccia duratura. E forse, continua Davide, il compito della poesia è proprio quello di fermare questo flusso e imprimere il sigillo di una parola provvidenziale, come l’immagine bellissima dell’altalena che dondola silenziosa in mezzo alle case e ci fa sentire tutta la forza della sua e della nostra solitudine.
Dundula l'altalena in mess ai câ
i câ, i câ, che enn mai a sè, culurâ
cun i culûr d'i fenester grîs o trucâ
cui tênd sbandunâ dal vent.
Dondola l'altalena in mezzo alle case
le case, le case, che non bastano mai, colorate
con i colori delle finestre grigie o truccate
con le tende abbandonate dal vento.
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Paola Loreto "Miei lari"
25 JUL 2024 · Paola Loreto
"Miei lari"
marcos y marcos edizioni
www.marcosymarcos.com
Voglio una casa vecchia, sola,
coi muri forti e spessi
(gli angoli bui odorosi di fresco)
fatti coi sassi e i pastelli, rosa,
l’intonaco irregolare
che fonda la mia memoria
di un mondo che doveva venire.
In questo libro una porta si apre, una porta a lungo rimasta chiusa nella poesia di Paola Loreto. Ne filtravano ombre silenziose, forse minacciose, imprendibili: “Non sapremo / mai, ormai / lo sappiamo. / E vivere così / si può”. Ma ciò che oggi si rivela al di là della porta è qualcosa di atroce e contemporaneamente luminoso, che consente all’autrice di rivisitare la storia propria e dei suoi familiari, ridando voce a ciò che per molto tempo doveva tacere. Miei lari, che sin dal titolo indirizza il lettore verso la riscoperta e la custodia di un passato, è un’opera matura e conturbante, che proietta a ritroso la sua intensità, obbligando a rileggere anche i libri precedenti in una prospettiva più complessa e più nitida. Una famiglia scomparsa: la sorella in modo crudele, molti anni fa; il padre e la madre più recentemente, dopo essersi diversamente addentrati tra le rovine di un lutto e la caparbietà della vita; altre figure, tra cui quella dell’io, che attraversano gli anni, e che la parola della poesia rivela e protegge, con lucidità e pietas: “Quante vite / abbiamo attraversato / (e lasciato alle spalle / intatte) per esserci / ancora / senza ricordo / senza dolore / senza pentimento / senza rancore. / Senza sufficiente / motivo / per cedere”.
Fabio Pusterla
Paola Loreto è nata a Bergamo e insegna Letteratura americana all’Università degli studi di Milano. Ha pubblicato case | spogliamenti (Aragno 2016), In quota (Interlinea 2012), La memoria del corpo (Crocetti 2007), Addio al decoro (LietoColle 2006), L’acero rosso (Crocetti 2002), le plaquette Spiazzi dell’acqua e Ascesa (pulcinoelefante 2008 e 2018), e Avola (Volo) (Il ragazzo innocuo 2018), le sillogi Conoscenza della neve («Poesia», gennaio 2012) e Transiti (Almanacco dello Specchio Mondadori 2009), oltre a una silloge di poesie sulla montagna (premio Benedetto Croce 2003) e numerosi testi in rivista e in volumi collettanei. La sua poesia è stata tradotta in inglese, spagnolo, portoghese e polacco. Una plaquette è stata pubblicata negli Stati Uniti a cura di Lawrence Venuti (houses | stripped, Toad Press 2018).
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Sabrina Mugnos "L'universo che sussurra"
24 JUL 2024 · Sabrina Mugnos
"L'universo che sussurra"
Come cercare la vita aliena sulla Terra
il Saggiatore
www.ilsaggiatore.com
L’universo che sussurra ci spinge a confrontarci attraverso la scienza con la domanda che ha da sempre attanagliato scrittori e artisti, astronomi e persone comuni: siamo soli nel cosmo? Un viaggio nei meandri dell’astrobiologia fino al limite del possibile, guidati dalle voci e dalle storie di chi ogni giorno scruta il cielo in cerca di qualcosa in più di un silenzioso buio. Quando ci si addentra nella struttura dell’universo e ci si perde tra le sue meraviglie, gridare al prodigio è inevitabile. Pensiamo all’infinità di stelle e satelliti, alla diversità degli esseri che popolano il nostro pianeta, al perfetto meccanismo del DNA che regola miliardi di cellule. Non è un caso che di fronte a tutto ciò alcuni studiosi abbiano deciso di concentrare la loro attenzione proprio sullo spazio profondo e sulle potenziali tracce di entità extraterrestri.
In queste pagine Sabrina Mugnos ci racconta dei suoi incontri con questi scienziati e ricercatori che indagano l’esistenza di «altre» forme di vita: dalle pionieristiche osservazioni dell’astronomo Frank Drake allo stupefacente segnale «Wow!» captato da Jerry R. Ehman; da chi studia i misteriosi Riftia pachyptila negli abissi oceanici a chi analizza gli esopianeti di Proxima Centauri; dalla Stazione radioastronomica di Medicina all’imponente Sardinia Radio Telescope di San Basilio, in provincia di Cagliari. Un’avventura nel regno del possibile che è anche un invito allo stupore: a tornare ad alzare lo sguardo al cielo e oltre; a sfidare i limiti che ci circondano, in questa porzione di galassia che abitiamo.
Sabrina Mugnos (La Spezia, 1971), vulcanologa e divulgatrice scientifica, ha collaborato con diverse testate ed emittenti televisive, tra cui Rai e Sky. Il Saggiatore ha pubblicato Draghi sepolti (2020) e Atlante del Grande Nord (2022).
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Annalisa Metta "Festival della Mente"
24 JUL 2024 · Annalisa Metta
"Festival della Mente"
www.festivaldellamente.it
Domenica 1° settembre 2024, ore 10:15
Festival della Mente, Sarzana
Elena Granata, Annalisa Metta
"La città gratuita. Perché le città non sono centri commerciali"
https://www.vivaticket.com/it/ticket/20-elena-granata-annalisa-metta/239456
I ragazzi interiorizzano fin da piccoli che le città sono circoli a pagamento e che per abitare un luogo bisogna pagare: per muoversi, per sedersi, per mangiare, per fare sport, per divertirsi nel tempo libero. Ma dove imparano che le città sono beni comuni da condividere e dove natura e spazio sono di tutti? Bisognerebbe riscrivere una grammatica del possibile, di quello che si può e si deve fare gratuitamente nello spazio pubblico. Fiumi balneabili, cortili dove si può giocare, parchi giochi per i bambini ma solo se ombrosi e in terra battuta o prato, sagrati delle chiese dove sedersi la sera, spazi liberi per lo sport, orti collettivi, mezzi pubblici gratuiti. Zone di non-consumo o ad accesso libero. La cultura civile di una città si dovrebbe misurare contando tutte quelle cose che si possono fare senza pagare.
Annalisa Metta è professoressa ordinaria di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. Cofondatrice dello studio Osa (Bosco Italia, Padiglione Italia, Biennale di Architettura di Venezia, 2012; giardini della scuola Sangallo, 2024; parco sul Lungotevere Flaminio, 2018-24; installazione Every 9 Days, 2022). Tra i libri: Verso sud (Libria, 2018); Il paesaggio è un mostro (DeriveApprodi, 2022); Alberi! (Marsilio Arte, 2022).
Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, è vicepresidente della Scuola di Economia Civile. È stata membro dello Staff Sherpa, Presidenza del Consiglio dei Ministri, G7/G20 (2020-21) sui temi della biodiversità. Tra i libri: Biodivercity (Giunti, 2019); Placemaker (Einaudi, 2021); Ecolove (con F. de Lettera, Edizioni Ambiente, 2022); Il senso delle donne per la città (Einaudi, 2023).
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Giancarlo Governi "Mister Volare"
24 JUL 2024 · Giancarlo Governi, Leonardo Settimelli
"Mister Volare"
La rivoluzione di Domenico Modugno
Vallecchi Firenze
www.vallecchi-firenze.it
"Domenico Modugno è la linea di demarcazione nella storia della musica italiana."
Domenico Modugno, insieme a Garibaldi, Verdi, Caruso e Pavarotti, è senza dubbio uno degli italiani più conosciuti al mondo. Le sue canzoni sono state tradotte e cantate in oltre 150 paesi. La parola “volare” è risuonata ovunque come desiderio, sogno di liberazione, simbolo di tempi nuovi, ma anche come segno di solidarietà. In Italia, quel grido sottolineò l’aspirazione di progresso senza negare il cuore antico di un paese, anzi partiva proprio dal profondo della nostra storia, riallacciandosi ad essa e alle sue millenarie stratificazioni. Domenico Modugno era nato nel Sud in un paese povero, e arrivò a conquistare l’America. Più che una storia, la sua è una leggenda che è giusto raccontare. Il libro segue Modugno lungo un percorso biografico come in un romanzo appassionante, guidando il lettore attraverso l’infanzia difficile e avventurosa, l’ostinazione per realizzare il sogno di fare l’attore, e il successo, quasi inaspettato, come autore e interprete delle più belle canzoni del dopoguerra. Fino alla malattia, che chiuse la sua carriera artistica ma fu l’inizio di una nuova vita di impegno civile a fianco della parte più debole della società. Una galleria di eventi spesso sbalorditivi, raccontati col piglio della narrazione romanzesca e seguita da un approfondito saggio musicologico che, per la prima volta, rivela caratteristiche e segreti della sua enorme produzione musicale.
Giancarlo Governi giornalista, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, bandiera della Rai e tra i fondatori di RaiDue, autore conduttore di trasmissioni di grande successo (Supergulp! Storia di un italiano, Il pianeta Totò, Ritratti, I Grandi Protagonisti), ha pubblicato oltre trenta libri, tra i quali Alberto Sordi, Storia di un italiano (Fandango Libri), Nannarella (Fazi Editore), Totò, opere e miracoli (Fazi editore), Vittorio De Sica, un maestro chiaro e sincero (Bompiani), Quando volava l’Airone, il romanzo della vita di Fausto Coppi (Fandango Libri) Con Massimiliano Governi Ma tutti gli altri giorni no (Nutrimenti). Ha collaborato con le principali testate italiane, come Il Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Mattino, l’Avanti, l’Unità, Tempo Illustrato, Il Mondo.
Leoncarlo Settimelli musicologo, giornalista e regista, ha svolto un’intensa attività di ricerca nel campo della musica folclorica o musica tradizionale, confluita in vari spettacoli, pubblicazioni, dischi e trasmissioni radiofoniche. Ha pubblicato Tutto Sanremo, Il Ballo (Gremese), La ragione e il sentimento (Nilde Jotti) (Castelvecchi), L’allenatore errante (Zona). In collaborazione con Giancarlo Governi, ha realizzato numerosi programmi televisivi, tra cui Ritratti, C’era una volta, Renato.
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Irene Bonino "La giraffa non c'entra"
24 JUL 2024 · Irene Bonino
"La giraffa non c'entra"
8tto Edizioni
www.8ttoedizioni.com
Spesso succede che un nome si porti dietro un destino, a volte trascinato col fare pigro e indolente di chi sa già cosa lo aspetta, altre con la determinazione caparbia di chi a quel destino già segnato non si arrende. Il destino di Caterina si snoda nell’aria densa e lattiginosa della provincia, all’ombra di treni che sembrano passare sempre al momento sbagliato. Ma lei ha un sogno, anzi più di un sogno, un progetto, e per realizzarlo ha accettato di portare su di sé un marchio che è allo stesso tempo una premonizione: essere quella strana, quella diversa, quella che se ne vuole andare.
E poi c’è il destino dell’altra Caterina, la sua bisnonna. Un destino che parla di povertà, di oceani e bastimenti, di un viaggio di sola andata per l’America e di una zia, Minerva, che la cresce come una figlia. Lì, a Little Italy, tra stoffe vistose e abiti tagliati per sembrare quelli dei ricchi, Minerva non le insegna soltanto un mestiere ma soprattutto l’arte di essere libera. Poi il ritorno. Doveva essere solo per qualche mese, dicevano, ma nel frattempo è trascorsa una vita intera. Di là, oltre l’oceano, Caterina ha lasciato i frammenti di un’esistenza che ha cercato fino all’ultimo di ricomporre fino a quando, nelle parole e nei ricordi di nonno Ernesto, le storie di due donne che hanno condiviso il nome e una ostinata vocazione alla diversità si ricongiungono inserendo l’ultimo tassello di un puzzle che racconta quattro generazioni.
Un ritratto di famiglia tratteggiato con voce delicata e toccante, ricco di figure femminili potenti, su cui torreggia una monumentale Minerva a tessere ricordi e annodare le trame sgargianti di un racconto difficile da dimenticare.
Irene Bonino è nata ad Asti. Ha abitato diversi anni a Milano e ha lavorato come giornalista. Attualmente vive nei Paesi Bassi. https://8ttoedizioni.com/prodotto/la-giraffa-non-centra/ è il suo romanzo d’esordio.
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Federico Giuliani "Santi e bevitori" Lawrence Osborne
23 JUL 2024 · Federico Giuliani
"Santi e bevitori"
Lawrence Osborne
Un viaggio alcolico in terre astemie
Traduzione di Maria Grazia Gini
Edizioni Adelphi
www.adelphi.it
Per curare l’alcolismo c’è chi si fa ricoverare in una struttura specializzata, chi si affida a una terapia farmacologica, chi ancora pratica una ferrea astinenza. Lawrence Osborne ha una ricetta più originale: intraprendere un viaggio nel mondo islamico per studiare come vivono gli astemi e scoprire se da loro si può imparare qualcosa. L’esperienza sarà illuminante, temeraria e – per la gioia di noi lettori – sempre irresistibilmente spassosa. Accompagneremo Osborne a caccia di una birra a Sura karta, presidio indonesiano di al-Qaida, dove, sotto un ritratto di Osama bin Laden, un gruppo di studenti biancovestiti cercherà di convincerlo che l’alcol è «una malattia dell’anima». A Mascate lo seguiremo nell’affannosa ricerca di una bottiglia di champagne per brindare al nuovo anno, mentre la sua vita di coppia sperimenta impreviste dinamiche dettate dalla sobrietà forzata. E trepideremo per lui a Islamabad, quando si lancerà nella sconsiderata «avventura culturale» di ubriacarsi «in uno dei paesi più pericolosi e ostili all’alcol» della terra. Ma, davanti a un bicchiere, tutto il mondo è incline al paradosso: prova ne sono le cosiddette dry towns del New Jersey o certi sobborghi inglesi, dove fino a pochi decenni fa la «cultura suburbana dell’alcol» era l’antidoto alla «cultura urbana della droga». E al termine di questo rocambolesco tour ci apparirà lampante che lo scontro di civiltà tra Oriente e Occidente altro non è che il riflesso di due approcci diametralmente opposti alla vita – temperanza e sregolatezza, continenza e dissolutezza, con i loro paladini, astemi e bevitori, per sempre affiancati «in uno spirito di reciproca incomprensione».
Lawrence Osborne è nato in Inghilterra e ha studiato lingue moderne a Cambridge e Harvard. Ha vissuto a Parigi per dieci anni dove ha scritto il suo primo romanzo Ania Malina e successivamente il diario di viaggi Paris Dreambook.
Si è poi spostato a New York dove vive dal 1992 alternando l'attività nella Grande Mela con lunghi soggiorni nel lontano Oriente.
Ha scritto per il New York Times, Salon, New Yorker, Financial Times, New York Observer, New York Magazine, Forbes, Conde Nast Traveler, Gourmet e Men's Vogue.
Oltre ad Ania Malina e Paris Dreambook, ha scritto la collezione di saggi The Poisoned Embrace (1993) e un controverso libro sull'autismo intitolato American Normal (2002).
In Italia ha pubblicato per Adelphi Il turista nudo (2006), Shangri-la (2008), Bangkok (2009) e Nella polvere (2021).
Federico Giuliani
Come vivono gli astemi?
Santi e bevitori: l’ultimo viaggio letterario di Lawrence Osborne attorno ai “piaceri del bere”
https://mowmag.com/culture/come-vivono-gli-astemi-santi-e-bevitori-l-ultimo-viaggio-letterario-di-lawrence-osborne-attorno-ai-piaceri-del-bere
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Fausto Vitaliano "La via del lupo"
23 JUL 2024 · Fausto Vitaliano
"La via del lupo"
Bompiani Editore
www.bompiani.it
Tra Americo – il figlio della maestra, che tutti prendono in giro perché è nevùsu, pieno di lentiggini – e Elvo, il nuovo arrivato che sembra molto più grande della sua età, magnetico e irrequieto, il destino ha scritto che nasca una grande amicizia. Sulle pendici boscose dei monti della Calabria, dove vivono, i due trascorrono insieme giornate avventurose, eleggendo un casotto abbandonato a rifugio dove costruire strumenti di battaglia, accendere fuochi e aprire piste segrete come la via del lupo. Fino a che un giorno, quasi a coronare un sogno inespresso, la madre di Americo e il padre di Elvo, entrambi vedovi, annunciano loro l’intenzione di sposarsi. Ma Americo non fa in tempo a gioirne che l’improvvisa scomparsa di Elvo spezza irreparabilmente quella famiglia appena nata. Vent’anni dopo Americo è emigrato al Nord, sbarca il lunario scrivendo gialli e la sua vita sembra girare a vuoto come i ricordi ormai privi di ordine della sua unica amica, l’anziana Agostina, la cui mente sta svanendo pian piano. Ma il passato ritorna prepotente: ha le sembianze di una giovane ragazza che sa sorridere con gli occhi e di un uomo identico a Elvo... Forse per ciascuno di noi viene il momento in cui la luce può essere raggiunta solo percorrendo un sentiero nascosto nel cuore dell’infanzia, la nostra personale “via del lupo”. Così, la narrativa di Fausto Vitaliano ha sempre al centro l’immedicabile nostalgia per un incanto perduto, e al tempo stesso la caparbia volontà di restituirne al presente almeno una scheggia. Alternando la commedia borghese agli scenari di una Calabria riarsa e feroce, La via del lupo è un giallo psicologico che ci ricorda come il buio più grande sia sempre nascosto nel cuore nero delle famiglie e un romanzo sull’amore che, nonostante tutto, può salvarci.
Fausto Vitaliano è nato a Olivadi, in Calabria, ma vive da sempre a Milano. Sceneggia fumetti e cartoni animati per Disney e Rainbow. Ha scritto per radio, televisione e giornali, tradotto libri e curato, per Feltrinelli, i volumi antologici di Beppe Grillo e di Michele Serra. Insieme a quest’ultimo ha scritto il monologo teatrale Tutti i santi giorni. Ha pubblicato con Laurana Editore i romanzi Era solo una promessa, Lorenzo Segreto e La grammatica della corsa. Per Bompiani è uscita la trilogia noir de “Le ultime indagini di Gori Misticò”; il primo della serie, La mezzaluna di sabbia, ha vinto il Premio Nebbia Gialla 2021. Il suo ultimo romanzo per Bompiani è La via del lupo (2024).
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Emiliano Ereddia "Il settimo cerchio"
22 JUL 2024 · Emiliano Ereddia
"Il settimo cerchio"
il Saggiatore
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Il settimo cerchio è il racconto di una discesa all’inferno in cui ogni speranza di rivedere le stelle sembra impossibile. È il romanzo di un mondo postapocalittico retto unicamente da guerra e violenza, che ci mostra come la differenza tra uomini e bestie possa diventare la stessa tra morire e sopravvivere.
Una serie devastante di terremoti ha spazzato via ogni forma di civiltà dall’Italia. Le città conosciute sono ormai ricordi e rovine, e al loro posto nuove inquietanti realtà hanno riempito gli spazi del potere, ristabilendo l’ordine con la sopraffazione e abbandonando interi territori all’anarchia e alla barbarie. È in questo scenario in disfacimento che si muove il mercenario Sparta, alla perenne ricerca di cibo e medicine per alleviare i propri dolori psicofisici e sulla cui testa pende una taglia voluta dal Magnifico, un dittatore grottesco e pericoloso. Quella di Sparta è una fuga senza fine verso la zona che ora chiamano Trinacria, il luogo della sua infanzia, dove spera di trovare delle risposte al caos che ha divorato la sua vita e il suo tempo: il suo viaggio si rivelerà un’Odissea dipinta col sangue, all’interno della quale incontrerà amici dimenticati come Buatta, nuovi nemici come il «fronte orientale» – una sorta di mafia cinese – e nuovi alleati, come la gitana Cara e Giugno, una bambina guerriera cresciuta nell’ultima comunità pacifista.
Emiliano Ereddia si immerge in questa storia per indagare con la scrittura gli istinti e le pulsioni dell’individuo al di là delle strutture che hanno dato una forma al proprio naturale disordine: un bestiario degli abissi umani all’interno del quale cercare un anelito di salvezza.
Emiliano Ereddia (Vittoria, 1977) è scrittore, sceneggiatore e autore televisivo. Oltre a racconti per diverse riviste e antologie, ha pubblicato il romanzo Per me scomparso è il mondo (2014) e, con il Saggiatore, Le mosche (2021).
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