Mika - Tutti quei colori
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Mika: «Tutti quei colori» Roberto Vecchioni, che professore lo è stato oltre che di mestiere, per la vita, anche di certi ingranaggi personali che ci stanno dentro, sintetizza il passato...
show moreRoberto Vecchioni, che professore lo è stato oltre che di mestiere, per la vita, anche di certi ingranaggi personali che ci stanno dentro, sintetizza il passato così: «Chiudere gli occhi e vedere tutti i colori del buio» (https://www.youtube.com/watch?v=0jREi6l51dU).
In effetti quando mai a guardare indietro ci ricordiamo in bianco e nero? Anche quando i momenti non sono stati facili, o splendenti, c'è come una luce che li avvolge proprio perché non ci appartengono più se non in un tempo che diventa interiore.
L'ospite di oggi è una popstar internazionale che è statA piccolA tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta, e che ha dovuto attraversare la porta stretta del bullismo, a scuola. Racconterà ormai adulto: «Vestivo bizzarro, ero dislessico, e molto timido: mi tiravano lattine di Coca Cola e altre cose dietro la schiena davanti a tutti. Sono sempre sopravvissuto grazie alle mie fantasie», per poi chiudere: «Io credo in una legge: la bellezza si provoca con la bellezza».
In Kids canta «I bambini stanno giocando al sole, pensano che la loro vita sia appena iniziata» (https://www.youtube.com/watch?v=S4zFrKg8E_E) ma voi, noi, tutti lo conosciamo soprattutto per questa Grace Kelly (https://www.youtube.com/watch?v=EaEPCsQ4608), e lo ringraziamo per ricordarci che We are golden, Siamo d'oro (https://www.youtube.com/watch?v=hEhutIEUq8k).
Nato a Beirut il 18 agosto 1983, terzo di cinque fratelli con mamma libanese che ogni volta che le cose si mettevano male accendeva la radio - ed erano balli e salti come fossero prove di un'opera lirica - e papà americano che a un certo punto decide che meglio fuggire dalla guerra civile trovando casa a Parigi, e poi a Londra, gioca con noi a Chiudi gli occhi, torna bambino (anche se poco è stato il tempo che abbiamo avuto, dietro le quinte del concerto di Radio Italia), Mika.
«Se io chiudo i miei occhi per immaginare che sono bambino ancora una volta è cibo, l'unica cosa che vedo davanti a me è cibo, cibo libanese di tutti i colori, con i pomodori, con l'hummus, con i tabbouleh, con il pollo arrosto, con i kafta, capite che non ho mangiato da stamattina?».
Information
Author | Vanity Fair Italia |
Organization | Condé Nast (Italy) |
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