Nel GDLI c'è il termine ponetto come adatamento letterario per pony, in realtà non è affatto assente dal linguaggio odierno degli appassionati dei cavalli: basta una semplice ricerca per trovare numerosi esempi concreti d'uso.
Paola Cartoceti
1 year ago
Mi correggo, è Alliata che usa Ruggibrante; Ruggitoro dovrebbe essere nello Hobbit, ma in questo momento non lo trovo
Portale (archit.) [porta esterna d'ingresso a un edificio, artisticamente decorata e di grandi dimensioni: il Portale del duomo di Pisa].
Ok, grazie per la risposta 😄
Si può adattare Brandobras Bullroarer per mantendere l'allitterazione come originale in Bandobras Berciabue.
Paola, una curiosità: come mai dici "Pippin" e non "Pipino" quando traduci?
Per il pezzo “Speak Friend and Enter” si può tradurre cosi: “I lemmi sono nella loquela elfica dell'Occaso della Terra di Mezzo nei Giorni Arcaici”, rispose Gandalf. “Ma non dicono nulla d’importante per noi. Dicono solamente: Le Porte di Durin, Segnore* di Moria. Voi dite, amico, ed intrate*. E sotto, in piccolo e sbiadito, c'è scritto: "Io, Narvi, le feci": Io, Narvi, le feci. Celebrimbor di Agrifogliolandia ha scolpito codeste scritte". NOTE: *Intrare è la variante arcaica di entrare e anche una bella citazione su per giù al Sommo poeta: Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate. *Segnore è la variante arcaica di Signore. *Loquela ≈ (lett.) favella, linguaggio, parola. 2. (estens.) [modo di parlare tipico di un popolo: La tua Loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio A la qual forse fui troppo molesto (Dante)] ≈ (lett.) favella, idioma, lingua, linguaggio, parlata.
Nella versione italiana dei film la pronunica è "Isen". Nella versione inglese non ricordo
Io cito la lettera di Risposta di Tolkien nel luglio 1938 all’editore Rutten und Loening che in una precedente lettera chiesero se Tolkien fosse di origine “ariana” – intendendo non di origine ebraica. in merito al pubblicare una traduzione tedesca de Lo Hobbit uscito l’anno prima: "Egregi Signori, vi ringrazio per la vostra lettera. [...] Temo di non comprendere cosa intendiate per arisch. Non sono di origine ariana, vale a dire indo–iraniana: per quanto ne so, nessuno dei miei antenati parlava indostano, persiano, romanì o dialetti correlati. Ma se devo intendere che vi stiate informando se io abbia origini ebree, posso solo rispondere che mi dispiace, ma sembra che io non abbia antenati di quel popolo così dotato. [...] Sono stato abituato, comunque, a considerare il mio nome tedesco con orgoglio e ho continuato a farlo per tutto il periodo dell’ultima; deplorevole guerra, durante la quale ho servito nell’esercito inglese. Non posso però trattenermi dal commentare che, se richieste impertinenti e irrilevanti come questa dovessero diventare la norma nelle questioni letterarie, allora non sarebbe molto lontano il giorno in cui un nome tedesco non sarà più motivo d'orgoglio.
La Vostra richiesta è senza dubbio fatta per obbedire alle leggi del Vostro paese, ma che queste debbano applicarsi anche ai cittadini di un altro stato sarebbe scorretto, anche se avesse (e non l’ha) qualsiasi cosa a che fare con i meriti della mia opera e con la sua idoneità alla pubblicazione, in cui mi pare vi siate soddisfatti senza consultare la mia Abstammung [discendenza, genealogia].
Confidando che troverete soddisfacente questa risposta,
rimango Sinceramente Vostro". Io dico questo: Bravo il nostro Professore, così si risponde!
Radio La Voce Di Arda
1 year ago
buonasera !!