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Forse è perché eravamo giovani, forse è perché stavamo crescendo, forse perché il mondo stava cambiando e noi in quel momento eravamo nell’occhio del ciclone.
In un decennio in cui ne sono successe di cotte e di crude, in cui le novità uscivano così velocemente che è un miracolo che siamo rimasti aggiornati nonostante non ci fosse ancora Internet, il mondo seguiva una rivoluzione dopo l’altra, e noi eravamo lì senza paura di perderci nulla.
Se chiudiamo gli occhi possiamo ancora vedere quelle immagini, sentire la texture della plastica di quella tastiera.
Ma soprattutto possiamo ricordarci quelle musiche, quei suoni, quelle atmosfere, quei giochini che da semplici “passatempo” stavano diventando, per la prima volta, esperienze.
E per la prima volta, con una sensibilità che è quello degli adulti, potevamo parlare di stile, di un’impronta artistica, di qualcosa che non aveva l’unico scopo che era quello di farci divertire, ma che iniziava ad essere quello più profondo della comunicazione: farci emozionare.
Comunicazione ed emozione.
A parlarne oggi sembra quasi di vomitare “banalità“, ma in quel tempo si trattava di una terza guerra mondiale a suoni di bit, otto alla volta, talvolta 16 ma nemmeno troppo…
Io sono Alex Raccuglia e a metà degli anni 80 stavo iniziando a diventare teenager, e nella mia vita, nella mia è in quella dei miei amici, i computer da casa sono stati sì una valvola di sfogo, ma anche un punto di contatto e una modalità di espressione.
Voglio ripercorrere insieme a voi quei cinque-sei anni particolari, in cui la musica dei videogiochi ha smesso di essere chiptune per diventare poesia.
Un viaggio tecnologico ma anche un volo d’uccello su un periodo della storia degli home computer, il retriogaming dedicato ai nostri padiglioni auricolari, in cui vi faremo sentire le tracce originali più belle che siamo mai uscite dai piedini del chip sonoro di Amiga, Paula appunto, ma anche i remix, le riedizioni, e anche, perché no, i plagi e i soundlike.
For the love of Paula, la storia, la cronistoria, il mockumentary dedicato alle colonne sonore del gioiello di casa Commodore, un computer unico sotto tantissimi punto vista, anche e soprattutto per il suo processore audio.
Un crossover come non si era mai fatto, tra MDB Summah Radio, Archeologia Videoludica, Archeologia Informatica e Ludico Forum, in premiere mondiale venerdì 19 febbraio 2021, sempre, soltanto e per sempre su Runtime Radio.
Sintonizzatevi alle 21 precise su runtimeradio.it.
Runtime Radio, la web radio geek di tutti noi.
Forse è perché eravamo giovani, forse è perché stavamo crescendo, forse perché il mondo stava cambiando e noi in quel momento eravamo nell’occhio del ciclone. In un decennio in cui ne sono successe di cotte e di crude, in cui le novità uscivano così velocemente che è un miracolo che siamo rimasti aggiornati nonostante non ci fosse ancora Internet, il mondo seguiva una rivoluzione dopo l’altra, e noi eravamo lì senza paura di perderci nulla. Se chiudiamo gli occhi possiamo ancora vedere quelle immagini, sentire la texture della plastica di quella tastiera. Ma soprattutto possiamo ricordarci quelle musiche, quei suoni, quelle atmosfere, quei giochini che da semplici “passatempo” stavano diventando, per la prima volta, esperienze. E per la prima volta, con una sensibilità che è quello degli adulti, potevamo parlare di stile, di un’impronta artistica, di qualcosa che non aveva l’unico scopo che era quello di farci divertire, ma che iniziava ad essere quello più profondo della comunicazione: farci emozionare. Comunicazione ed emozione. A parlarne oggi sembra quasi di vomitare “banalità“, ma in quel tempo si trattava di una terza guerra mondiale a suoni di bit, otto alla volta, talvolta 16 ma nemmeno troppo… Io sono Alex Raccuglia e a metà degli anni 80 stavo iniziando a diventare teenager, e nella mia vita, nella mia è in quella dei miei amici, i computer da casa sono stati sì una valvola di sfogo, ma anche un punto di contatto e una modalità di espressione. Voglio ripercorrere insieme a voi quei cinque-sei anni particolari, in cui la musica dei videogiochi ha smesso di essere chiptune per diventare poesia. Un viaggio tecnologico ma anche un volo d’uccello su un periodo della storia degli home computer, il retriogaming dedicato ai nostri padiglioni auricolari, in cui vi faremo sentire le tracce originali più belle che siamo mai uscite dai piedini del chip sonoro di Amiga, Paula appunto, ma anche i remix, le riedizioni, e anche, perché no, i plagi e i soundlike. For the love of Paula, la storia, la cronistoria, il mockumentary dedicato alle colonne sonore del gioiello di casa Commodore, un computer unico sotto tantissimi punto vista, anche e soprattutto per il suo processore audio. Un crossover come non si era mai fatto, tra MDB Summah Radio, Archeologia Videoludica, Archeologia Informatica e Ludico Forum, in premiere mondiale venerdì 19 febbraio 2021, sempre, soltanto e per sempre su Runtime Radio. Sintonizzatevi alle 21 precise su runtimeradio.it. Runtime Radio, la web radio geek di tutti noi. read more read less

3 years ago #amiga, #chiptune, #chrishuelsbeck, #computer, #davidwhittaker, #musica, #radio, #retrocomputer, #retrocomputing, #retrogaming, #shadowofthebeast, #turrican, #videogiochi