#Atlas of Transitions#Home. Dorothée Munyaneza e Fatoumata Bagayoko
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Description
Dall'1 al 10 marzo a Bologna si è svolta la seconda edizione di Atlas of Transitions, un festival, una biennale, ricca di performance, pratiche discorsive, esperienze corporee collettive, incontri, film...
show moreNoi abbiamo assistito a due spettacoli diversi ma di eguale intensità e corattio. "Samedi Detènte" di Dorothée Munyaneza e "Fatou t'as tout fair" di Fatoumata Bagayoko.
Dorothée Munyaneza è cantante, coreografa e autrice ruandese, residente a Marsiglia. Interessata a investigare le cicatrici della storia, si è occupata del genocidio tutsi, della violenza di genere, della disuguaglianza razziale. « Samedi Détente » il titolo di un popolare programma radiofonico che Dorothée Munyaneza ascoltava in Ruanda da bambina, prima che il genocidio devastasse il paese. I fantasmi che la abitano da allora rivendicano il diritto di manifestarsi. Ma com’è possibile raccontare lo sterminio di 800.000 persone compiuto in soli 100 giorni? Come il dolore della bambina di fronte alla cieca violenza può dialogare con lo sguardo della donna che ricorda da un porto sicuro? Quali parole sanno farsi carico della condizione di essere stati testimoni oculari? In un lavoro poetico, capace di mescolare ricerca acustica, narrazione e presenza corporea, Munyaneza attraversa una storia, la sua, che non può contenere se non a costo di prenderla di mira, inseguendo i tracciati della propria memoria localizzati nello spazio e nel tempo.
Altro genere, altra storia quella narrata da Fatoumata Bagayoko. Nel suo spettacolo l’artista ha deciso di raccontare un evento a cui ha assistito più volte che sarebbe la sua mutilazione genitale in Mali in lingua bambara usando danze tradizionali dell’Africa, infatti lei rivendica il diritto di lottare contro questa tradizione, l’escissione, ma mantenendo anche altre tradizioni come la danza africana appunto. Uno spettacolo intenso e toccante, un assolo che diventa quasi un eco di tutte le voci e i corpi femminili che hanno subito questa pratica radicata in un territorio che sempre più vede le donne prenderne coscienza per superarla.
Abbiamo incontrato le due artiste dopo il loro spettacolo e le abbiamo intervistate per voi. Buon Ascolto!
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