Nella mattinata di martedì 14 dicembre, con i nostri Fabiana e Claudio Chiari, è stata ospite Ilaria Cinelli, 35enne ingegnere biomedico e addestratrice di equipaggi per missioni aerospaziali. Con lei abbiamo parlato dei viaggi nello spazio, pensati per essere maggiormente a misura d'uomo: «La donna è esposta a rischi maggiori rispetto all'uomo. Bisogna avere dei dati che permettano alle donne di andare allo spazio in sicurezza, ma purtroppo siamo ancora nella fase iniziale di questo processo». E sul suo mestiere di addestratrice ci rivela: «Per una missione breve sono necessari circa 6 mesi di addestramento perché io venga riconosciuta come leader, per far si che in situazioni estreme rispondano comunque secondo quel che hanno appreso».

LO SPAZIO DEVE ESSERE ACCESSIBILE A TUTTI - Nel 2022 uscirà un libro in cui Ilaria racconta tutte le sue esperienze: «Vedo nello spazio una risorsa a cui tutti devono avere accesso, ma deve esserci molto più legame. Mandando un astronauta nello spazio si manda un pezzo di umanità nello spazio. Nella mia carriera ho vissuto episodi di discriminazione, razzismo e molestie sessuali, ma quello che sto raggiungendo è un obiettivo di vita. È un sogno che voglio concretizzare al massimo per portare il massimo beneficio all'umanità, nonostante non sempre l'umanità sia stata generosa con me. Manca una sorta di senso civile e per questo spero che altri possano intraprendere una carriera simile alla mia. Come tutti - continua Ilaria - ho avuto momenti di cedimento nella vita, soprattutto quando ricevevo dei feedback particolarmente negativi. Attraverso quelli ho cambiato la mia leadership mantenendo sempre la sicurezza del mio equipaggio come punto fondamentale».