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Rave

Rave
Mar 7, 2016 · 6m 42s

Parto con l’intenzione di informarmi riguardo l’LSD. Arrivo con largo anticipo con in mente di non bere o assumere sostanze. Ero lì solo per ricerca. Vedendo le porte ancora chiuse,...

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Parto con l’intenzione di informarmi riguardo l’LSD. Arrivo con largo anticipo con in mente di non bere o assumere sostanze. Ero lì solo per ricerca.
Vedendo le porte ancora chiuse, mi sposto più in la. Avevo il libro di Hoffman e mi siedo su marciapiede a leggere.
Inizio a vedere le prime persone che arrivano e mi faccio un’idea di chi avrei potuto incontrare: “Minchia zio ci si spacca” e sceme erano i tipi prevalenti.
Cerco di entrare. Mi ricordo solo all’ingresso di non essermi messo in lista. Chiedo di entrare comunque.Mi fanno entrare.
Il buttafuori mi perquisisce e non riesco a immaginare di cosa vada in cerca con un’analisi così poco accurata.
Smetto di farmi domande e proseguo.
C’erano ancora poche persone, ma ho avuto l’impressione che i tipi cominciassero a diversificarsi.
Si era aggiunto il tipo “Segugio della techno” e il tipo “Ragazzino sedicenne ubriaco”.
Mi sento un po’ a disagio a stare fuori, senza conoscere nessuno. Entro. faccio un giro. Esco. Dentro mi sento ancora più a disagio.
Rientro e mi decido a lasciare lo zaino e il giubbotto in guardaroba. Sono andato fin lì e non volevo sprecare la serata. Comincio quindi a ballare questa musica ripetitiva e senza emozione che ogni tanto ti dà una scarica di energia.
Ci sono ancora poche persone e non voglio curarmi troppo dell’ambiente per non sentirmi pressato dalla situazione.
Vedo anche delle ragazze carine, ma non suscitano il mio interesse.
Vedo un tipo interessante, invece, coinvolto nella musica. Ho pensato che lui avrebbe potuto aiutarmi nella ricerca.
Sembra sentirsi un po’ male oppure era una sua mossa di ballo, non saprei dirlo. Esce fuori. Dopo poco esco anch’io. Lo ritrovo in un gruppo di persone. Mi avvicino e mi faccio notare.
Il primo a notarmi è questo ragazzo che si presenta come Stefano. Dico che sono in solitaria e cerco compagnia. Si presenta anche Giorgio. Parliamo un po’ e scopro che sono ingegneri anche loro. Il tipo che avevo seguito se n’è ritornato dentro e non ci ho scambiato neanche una parola.
Arriva questa ragazza bellissima, si chiama Isabella ed è italo-brasiliana. Mi dice che fidanzata con il migliore amico di Stefano. Il suo ragazzo è a fare la leva militare, obbligatoria in Grecia.
Scopro che gran parte delle persone in gruppo sono mezze greche. Mi si presentano Temistocle e Pablo.
Pablo è il fratello di Stefano ed è ubriachissimo e incazzato nero perché la tipa con cui ha limonato settimana scorsa, sta limonando con un altro.
Voleva andare a fare a botte con il tipo, che non c’entrava nulla.
Scopro che Pablo ha diciannove anni, ma ne dimostra meno.
Introduco l’argomento LSD a Giorgio mentre stavamo rientrando, mi accenna qualcosa, ma non approfondisco per via del caos.
L’ambiente si è scaldato. Ci sono così tante persone che faccio fatica a trovare uno spazio dove ballare. Il gruppo l’ho perso, quindi da solo mi osservo un po’ intorno, magari in cerca di tipe.
Noto alcune ragazzine, forse quindicenni, e mi fa strano sentirmi maturo in quell’ambiente.
Non riesco ad ottenere uno sguardo di ricambio; neanche da una ragazza con gli occhi bellissimi, che mi hanno colpito. Rinuncio all’idea e mi sposto fuori. Ribecco il gruppo. Stanno per farsi una canna e il tipo strano che ho seguito, presentandosi, come “Cane Assassino” o “Perro”, ha chiesto a dei tipi la sigaretta e questi si sono avvicinati che volevano fumare. Dicono a Perro che è una persona di merda.
Dopo che se ne sono andati dice qualcosa tipo: ”Credevano davvero avrei scambiato una sigaretta per la droga?” visibilmente divertito.
Ricordo che Isabella nella conversazione avventura prima, mi ha detto che vuole studiare architetta in Svizzera e quest’anno sta studiando per passare il difficilissimo test.
Ricordo che dentro, mentre ballavo, c’era una ragazza con abiti provocanti che faceva lap-dance e c’era uno schermo con delle bellissime immagini psichedeliche.
La canna gira e mi chiedevo se sarebbe arrivata a me.
Isabella chiede qual è la capitale del Venezuela. Perro risponde e guadagna la canna. La sapevo anch’io e avrei risposto prima di lui se avessi saputo il premio. Mi arriva la canna, faccio due o tre tiri e propongo la challenge “Come mi chiamo?”, per sedimentare il mio nome.
Isabella risponde per prima e guadagna l’ultimo tiro.
Intanto arriva notizia che Pablo è stato buttato fuori perché ha cercato di rubare un portafogli.
Stefano dice che questa sarebbe stata “Serata MD” e imita uno strano modo di ballare e abbraccia qualcuno e dice “Ti voglio bene”. Emulando gli effetti dell’MD e ne sono divertito.
Continuo la conversazione con Giorgio che mi dice che l’LSD non esiste. I cartoni che girano sono perlopiù merda e quello che ha provato lui gli ha causato solo mal di testa, niente allucinazioni. Un buttafuori sembra insospettito dalla mia bottiglietta d’acqua vuota, magari pensa sia MD.
Torniamo dentro a prendere le giacche, li perdo e decido di avviarmi a casa da solo. Li rincontro. Per caso.
Isabella mi chiede il contatto di Facebook.
Sono con loro che prendono un panino con la porchetta.
Perro ha un modo buffissimo di parlare, chiama la persone “Pische’” o “Fra’”. È romano e si è appena laureato alla Bocconi.
Isabella ha gli occhi rossissimi e si prende cura di Pablo che sta fradicio di alcool. Vado alla fermata del bus e finalmente torno a casa alle cinque del mattino.
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Author Just the Real Me
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