In molti sono ancora convinti che Tolkien fosse razzista e misogino, che demonizzasse cioè certe razze o etnie a favore di altre e che parlasse solo di uomini. Insomma, un sostenitore del suprematismo bianco e del patriarcato tossico. In realtà, Tolkien era contrario al nazismo e al regime dell'apartheid in Sudafrica, e i suoi stessi testi dimostrano che tutte le razze da lui inventate presentano pregi e difetti, e attraverso gli Orchi si compie una profondissima riflessione sul libero arbitrio e il legame della lingua con la verità. Così come, attraverso le figure femminili, Tolkien ribadisce il concetto di complementarietà tra i generi che è alla base di ogni personaggio.
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