Demenza, Alzheimer.
Tante volte mi è capitato di scriverne nei miei articoli, riportando le ultime scoperte in ambito neurologico o gli effetti di un farmaco o di un integratore. Ne ho scritto attraverso i dati.

Tutto cambia però quando mi trovo a parlarne partendo dalla mia esperienza.
Perché una forma di demenza ha colpito una persona a me cara ❤️, che progressivamente e rapidamente sta perdendo🌈 la capacità di ricordare quello che succede,
❓ non ricorda i luoghi,
⏰ non ricorda il tempo,
💡 non ricorda le parole e il suo pensiero rimane intrappolato perché non ricorda più quello che voleva dirmi.

Così il dialogo piano piano diventa SILENZIO.

La sua storia si confonde con l’oggi o un domani mai vissuto. E tu che io che ho fatto parte e sono parte della sua storia ne rimango smarrita.

Davvero è tutto perduto, mi sono chiesta? Davvero non è più possibile dialogare?

In cerca di soluzioni mi imbatto in una carrellata di notizie che riguardano Elena Sodano, giornalista, doppia laurea in Lettere e Filosofia e Psicologia, terapeuta e ideatrice del metodo TECI, terapia espressiva corporea integrata per i pazienti affetti da forme di demenza, Alzheimer e Parkinson.

TECI è un metodo innovativo che nasce in Calabria, regione di origine di Elena Sodano, e che piano piano si sta diffondendo in altre regioni.
Elena mi ha spiegato che non è tutto perduto: dialogare è ancora possibile con le persone affette da forme di demenza. E’ un dialogo non fatto di parole ma di corpo. Bisogna partire dalla memoria del corpo.

Ora ti lascio ascoltare Elena, che ci racconta quello che può fare la TECI attraverso la storia di alcuni pazienti e alla fine 💎 ci dona preziosi consigli.

Buon ascolto 📢
Non dimenticare di lasciarmi un commento (t.me/TizianaAzzani). Per me è importante!