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"The end"

"The end"
Jan 28, 2019 · 1m 4s

- By Luca Severini, 3A Liceo Scientifico - Gli sembrava una giornata come le altre. L'unica differenza è che quel giorno c'era il sole e si sentivano cinguettare gli uccellini....

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- By Luca Severini, 3A Liceo Scientifico -

Gli sembrava una giornata come le altre. L'unica differenza è che quel giorno c'era il sole e si sentivano cinguettare gli uccellini. Camminava sulla poca neve rimasta a terra, di ritorno dal lavoro. "Crack, crack, crack". Tirava dritto verso casa. Nella monotonia della sua vita, quel giorno gli appariva come una rinascita. Non era solo l'arrivo della primavera, avvertiva in sé una rinascita spirituale. Sì, forse era un po' metereopatico. Camminado si sentiva persino coccolato dal traffico cittadino, che non era molto intenso in quel tratto di strada. Stranamente era più eccitato del solito. Che fosse solo il tempo? No...Aveva fatto qualcosa che non doveva, qualcosa di stupido, che però lo faceva sentire vivo. Nell'armonia dei suoni, cominciò poco a poco a diventare paranoico. Sentì una macchina passargli vicino e frenare bruscamente. Nello stesso momento, lo distrassero le voci che fuoriuscivano dal bar lì a due passi. Quel solo istante ruppe completamente l'armonia dei suoni.
"Che quella macchina avesse frenato per me? Cercava me? Ma era subito ripartita! Impossibile! Resta calmo, calmati”, si diceva. “E quei tizi che parlavano al bar? Forse qualcuno mi stava osservando. Mi sta osservando qualcuno adesso?”, continuava a dirsi. “Devo solo continuare a camminare, devo solo arrivare a casa." ripeteva ossessivamente nella testa.
Quella pacatezza che aveva all’ inizio della camminata ormai era solo un ricordo. I rumori nell'ultimo tratto di strada erano gli stessi, ma era lui a non essere più lo stesso. Cosa aveva fatto? Perché era così paranoico?
Era arrivato a casa. Mentalmente annientato. Sconquassato emotivamente. Aprì la porta e la chiuse velocemente. I rumori del mondo fuori si spensero, e rimase in silenzio coi soli rintocchi dell'inquietudine.
Nei giorni precedenti era entrato nel deep web, solo per curiosità, per sfizio. Aveva parlato con chi non avrebbe mai dovuto parlare, né trattare. Prese un pezzetto di carta e accese il computer. Voleva rimediare ai suoi errori. Cancellarsi dal sito a cui s'era iscritto ed evitare che le cose degenerassero. Cominciò a prendere appunti, scriveva velocemente, era nel panico; batteva forte le dita sulla tastiera senza tregua. Il pensiero della morte lo tormentava. Scriveva e pigiava tasti. Non si calmava. Improvvisamente qualcuno spaccò il vetro della finestra. Frantumi di vetri e poi Pam!...Pam!...Pam! Tre colpi di pistola silenziata alla schiena.
Era morto, accasciato sulla scrivania, col braccio che penzolava giù.
Dalla finestra rotta, la natura estasiata tornò a farsi sentire. L’assassino selezionò qualcosa con il mouse sul computer della vittima. Intanto, terribile era il gocciolio del sangue sul pavimento...
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Author Radio-Medi
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