Pur con la testa rasata e un numero sul braccio, ero una violoncellista

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“Pur con la testa rasata e un numero sul braccio ero una violoncellista”. Lo scrisse Anita Lasker-Wallfisch, reduce dal campo di sterminino di Auschwitz nel suo libro. La musica non...
show moreQuando i campi dei nazisti erano riservati solo agli oppositori politici, la musica era nascosta. Più avanti furono gli stessi direttori dei campi a permetterla, addirittura a sceglierla – ogni campo aveva la sua “colonna sonora”- e a diffonderla dagli altoparlanti per gli appelli, le partenze, i ritorni e per le esecuzioni capitali. Dai Ghetto Swingers e dal jazz del campo di Terezin, ai cabaret con Kurt Gerron de “L’angelo azzurro”, dall’orchestra femminile di Auschwitz, Alma Rosé, alla Canzone dei soldati della palude, che divenne poi simbolo dei canti di resistenza: all’interno del podcast è possibile ascoltare le musiche e le storie che le accompagnavano, raccontate da Franchini.
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Author | Assemblea legislativa ER |
Organization | Assemblea legislativa ER |
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