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Episodio 6 - 19/2/2021

Episodio 6 - 19/2/2021
Feb 19, 2021 · 6m

LA SCALETTA DI OGGI 1) SI AGGRAVA LA CRISI ABITATIVA 2) RAZZISMO SUL TRENO 3) INTERNET TRA IL BENE E IL MALE 4) MENSA TROPPO RAFFINATA 5) LE GAZZE TERRORIZZANO...

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LA SCALETTA DI OGGI

1) SI AGGRAVA LA CRISI ABITATIVA
2) RAZZISMO SUL TRENO
3) INTERNET TRA IL BENE E IL MALE
4) MENSA TROPPO RAFFINATA
5) LE GAZZE TERRORIZZANO UN PAESE

I LINK AGLI ARTICOLI
https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/21_febbraio_19/firenze-crisi-travolge-affitti-quasi-900-famiglie-chiedono-aiuto-550307a4-7288-11eb-a580-851e098b7615.shtml
https://www.versiliatoday.it/2021/02/18/vivevano-come-nelle-favelas-blitz-di-carabinieri-e-municipale/
https://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2021/02/18/news/voi-neri-portate-il-virus-ragazza-costretta-a-scendere-dal-treno-per-due-colpi-di-tosse-1.39922773
https://www.ilsitodifirenze.it/content/528-esalta-su-youtube-sparatoria-scuola-usa-fbi-segnala-14enne
https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/l-amica-francese-di-instagram-sparisce-dodicenne-chiama-la-polizia-postale-e-la-salva-1.6034890
https://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2021/02/18/news/protesta-dei-genitori-per-il-menu-della-mensa-troppo-raffinato-i-bimbi-non-toccano-cibo-1.39923047
https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/21_febbraio_19/lucca-paese-ostaggio-gazze-usciamo-casa-ci-attaccano-22df4a54-7278-11eb-a580-851e098b7615.shtml

BACKGROUND MUSIC
Title: Aetherial (Argofox release)
Author: AlmightyZero
License: Creative Commons Attribution
Links: https://youtu.be/2OTD4IkmKsI
https://soundcloud.com/argofox/almightyzero-aetherial

SCRIPT
Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, ovunque voi siate, comunque ci ascoltiate, benvenuti ad una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie più interessanti di oggi, venerdì 19 febbraio 2021, selezionate dalla nostra redazione. Se vi va, iscrivetevi e condividete questo podcast sui vostri profili social, ci dareste davvero una grossa mano.

Iniziamo oggi, purtroppo, con l’ennesima finestra sul disagio sociale che la pandemia ha portato per ampie fasce della popolazione toscana. Stamattina sul Corriere Fiorentino abbiamo letto di come il numero di famiglie fiorentina che ha chiesto aiuti per poter continuare a pagare gli affitti è aumentato in maniera vertiginosa. Da settembre a febbraio, 871 le famiglie che si sono rivolte allo sportello del sindacato degli inquilini, il SUNIA, quasi il doppio dello stesso periodo dell’anno scorso. La segretaria del sindacato fiorentino, Laura Grandi, spiega le ragioni di questo aumento: “la maggiorparte sono lavoratori della ristorazione, del settore alberghiero e in quello turistico, messi in ginocchio dal calo dei turisti ma c’è chi è in cassa integrazione, chi ha perso il lavoro, ma anche le partite IVA rimaste senza clienti. C’è chi chiede il contributo per l’affitto, chi una casa popolare”. I prezzi degli affitti, però, non calano - Firenze resta la terza città più cara d’Italia, dopo Milano e Roma. La situazione per le fasce marginali diventa ancora più drammatica, come abbiamo letto ieri sera su un articolo di Versilia Today. Il proprietario di un terreno a Viareggio aveva ben pensato di riempirlo di baracche improvvisate, container e roulotte da affittare ad alcuni extracomunitari residenti in Versilia. Nonostante le condizioni fossero da favela brasiliana, gli “affitti” andavano da 100 a 400 euro al mese. I Carabinieri hanno lanciato un blitz ieri mattina, trovando cumuli di spazzatura ovunque, condizioni igieniche estremamente precarie, niente fogne ed allacciamenti abusivi. Questa mini-favela sarà smantellata, ma chissà quante altre si nascondono nella nostra regione.

Passiamo ora ad una storiaccia che abbiamo letto sul Tirreno di Prato che avremmo voluto tanto non dover riportare. Dopo la cassiera livornese pesantemente insultata alla cassa nei giorni scorsi, ora è toccato ad una studentessa di 19 anni subire una vera e propria aggressione verbale sul regionale tra Prato e Firenze. Sono bastati due colpi di tosse per far scatenare la reazione di alcuni passeggeri. “Se hai la tosse non devi prendere il treno! Sono i neri come te che ci portano il virus!”. La ragazza, di origine brasiliana ed adottata da piccola da una famiglia pratese, stava andando a scuola quando è stata approcciata da un uomo con la divisa di Trenitalia ed invitata a scendere dal treno alla stazione di Sesto Fiorentino. Non si sa bene chi fosse questa persona, visto che, secondo Trenitalia, il capotreno era una donna ma questo non cambia il fatto che episodi del genere siano sintomo di una psicosi collettiva che sta riportando alla superficie tendenze che speravamo di aver consegnato al passato diverso tempo fa.

Se le cose nel mondo reale sono complicate, la situazione sulla rete non è molto migliore. Se nei giorni scorsi avevamo sorriso alla storia della dodicenne fiorentina che aveva salvato un’amica virtuale in Francia quando era scomparsa all’improvviso da Instagram dopo aver avuto pesanti problemi familiari, la storia che abbiamo letto sul Sito di Firenze è di tutt’altro tenore. Tutto si sarebbero aspettati i genitori di un quattordicenne della provincia di Arezzo meno che di ricevere una visita della polizia postale, attivata dopo una segnalazione dell’FBI. A far scattare i campanelli di allarme dell’agenzia statunitense un commento sconsiderato lasciato sul video di una sparatoria in una scuola americana. Il ragazzino aveva lasciato un commento esaltando gli attentatori e addirittura esprimendo il desiderio di fare lo stesso nella sua scuola. La perquisizione non ha rivelato la presenza di armi o niente che faccia sospettare che sarebbe passato dalle parole ai fatti ma è comunque un segnale preoccupante di quel disagio mentale che molti esperti hanno denunciato nei giorni scorsi. Certo, durante i travagli adolescenziali di cose stupide se ne dicono e fanno parecchie. In passato, grazie a Dio, non c’erano telecamere ovunque e le cose cadevano nel dimenticatoio. Nella rete, invece, tutto resta per sempre e ci si può mettere nei guai in un attimo.

Passiamo ora ad una storia curiosa che abbiamo letto sul Tirreno della Versilia. Il rapporto che molti hanno con le mense aziendali è certo conflittuale, a finire sotto la lente la qualità del cibo, la presentazione, la mancanza di fantasia nel comporre i menù, le ragioni per lamentarsi non mancano di sicuro. Non capita tutti i giorni che ci si lamenti perché i piatti serviti siano troppo raffinati. L’incidente è successo qualche giorno fa, quando i genitori degli alunni di diverse scuole elementari hanno sollevato una protesta nei confronti della ditta che gestisce l’appalto per le mense scolastiche di Viareggio. I menu, preparati dalla dietista del Comune e verificati dall’ASL locale, non sembrano malaccio, insalata d’orzo con pesto e pomodorini, pasta al sugo di pesce viareggino, polpettine di carne e zucchine trifolate, roba che non sfigurerebbe in un ristorante. I bambini, però, non apprezzano affatto. In una classe di 25 alunni, 20 non mangiano e aspettano di tornare a casa affamati. Ad infuriare i genitori, poi, il fatto che il servizio sia a pagamento, 120 Euro al mese, sei euro a pasto. Va bene “educare all'adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute” ma bisogna trovare una via di mezzo. Se i bambini non mangiano e si ingozzano di merendine tornati a casa non è forse peggio?

Chiudiamo con una storia simpatica che abbiamo letto stamattina sul Corriere Fiorentino. Proprio come nel film di Alfred Hitchcock, “Gli uccelli”, nel paese di Maggiano, vicino Lucca, le famiglie di un gruppo di sei villette sono assediate da uno stormo particolarmente insistente di gazze. Dopo che un piccolo aveva ricevuto del cibo dal davanzale di una casa, gli adulti hanno capito che da quelle parti si può mangiare e si sono stazionate nell’area. Visto che con le buone non si otteneva granché, i volatili si sono messi ad attaccare chiunque passi, terrorizzando gli abitanti. Qualche giorno fa una signora è stata ferita ad un orecchio ma poteva andare anche peggio, nelle villette ci sono infatti diversi bambini e il timore è che qualcuno possa farsi seriamente del male. La crisi, insomma, non colpisce solo gli umani. Se a New York gruppi di ratti affamati si sono messi ad attaccare i passanti, da noi ad aver perso la pazienza sono gli uccelli.

Questo era tutto per oggi, sono Luca Bocci, ci sentiamo domani per una nuova puntata, dal formato leggermente diverso, di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove potrete trovare le notizie che, per noi, valgono bene una seconda occhiata. Ciao ciao gente!
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Author L'Arno.it
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