Ho tanti racconti sui comportamenti anomali dei sacerdoti e sulle risposte bizzarre che danno alla medesima domanda, ad esempio: cosa possiamo o non possiamo allestire in chiesa?
Fiori sull’altare sì, fiori sull’altare no. Petali sì, petali no. Riso sì, riso no. Candele sì, candele no. Panche sì, panche no.
Ma non solo per gli allestimenti, anche per l’ingresso in chiesa degli sposi e del loro corteo. C’è il sacerdote che non vuole che si incontrino all’altare, ma impone che si incontrino fuori dalla chiesa. C’è quello che urla e sbraita se la sposa aspetta 3 minuti a scendere dall’auto perché non vuole incontrare lo sguardo dello sposo fino all’altare. C’è il sacerdote che non vuole che bimbi e bimbe partecipino al corteo perché fanno confusione e quello che non vuole le damigelle, perché “cos’è questa americanata??”
Per non parlare del costo della chiesa, perché alcuni sacerdoti impongono una tariffa anche se Papa Francesco lo avrebbe vietato.
In pratica non ci sono regole chiare e, se ci sono, alcuni di loro si sentono liberi di non rispettarle, come se la chiesa fosse casa loro e non del Signore.
E allora come fare per essere sicuri di non farli arrabbiare? Chiedete! Chiedete! Chiedete!
Cosa si può allestire? Come? Possiamo spostare la pianta? Possiamo mettere il tappeto? Possiamo usare i nostri panchetti o ricoprire i vostri con il nostro tessuto? Possiamo far entrare la bimba con i petali? Tutto! Chiedete tutto!
Forse, e dico forse, sarete al riparo dalle loro sgridate!