La pandemia ha solo velocizzato una tendenza. Quella di lasciare le grandi metropoli del Nord per ritornare a casa. Lì da dove i cervelli sono scappati per cercare lavoro. E ora che il lavoro si fa agile, smart, perché non abbandonare il monolocale a Milano, Torino o Roma e ricominciare da dove si è partiti? Provarci almeno, mettere testa e cuore per un viaggio di ritorno. Nasce così a Palermo il South Working. Una tendenza che a Brindisi, in Puglia, si è trasformata in “Sea Working” per
...See More accentuare le potenzialità di una città in grado di accogliere non solo turisti o lavoratori, ma nuovi abitanti. Un south working alternativo direttamente sul mare, beneficiando di un “ufficio” tutt’altro che ordinario – in questo caso una barca a vela ormeggiata in porto – , che risponde alla crescente domanda di nomadi digitali e smart workers di lavorare da luoghi inaspettati e stimolanti, migliorando la produttività.
Concita ne parla con Emma Taveri, CEO di Destination Makers e ideatrice di Sea Working che ha lanciato un gioco di ruolo vinto da Massimiliano Frattoloni, giovanissimo informatico che per 10 giorni ha lavorato proprio su una barca a vela.
Nick parlerà di pesce sintetico. Nel mondo si produce più pesce d’allevamento che manzo in batteria e la tendenza della pescicoltura sta diventando sempre più popolare con conseguenze dannose per l’ambiente e per il pesce stesso, e dunque per l’uomo. Una parte della soluzione è offrire più alternative ai consumatori come il Finless Food = Cibo Senza Pinne) per definire un prodotto di laboratorio a base di cellule di pesce ma che “tecnicamente” non contiene pesce.