"La Russia oggi è come il Sudafrica ai tempi dell'apartheid, è un posto dove non vuoi andare". Parole che sono arrivate di recente da Keith Richards in un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera, che ha fatto discutere ma soprattutto testimonia come l'attualità ormai non lasci scampo neppure al mondo della musica, se così possiamo dire. Perché il conflitto in Ucraina ha coinvolto anche diversi artisti, li ha colpiti, come ha colpito l'opinione pubblica e quindi ne ha fatto parlare, ma non solo, come racconteremo tra poco. Intanto va detto che quella del chitarrista dei Rolling Stones, è la prima intervista rilasciata a un media italiano dopo l'annuncio del tour europeo che toccherà l'Italia il 21 giugno del 2022 allo stadio San Siro di Milano, e che per l'appunto non prevede invece date in Russia. "Mi piace l'idea di celebrare questi sessant'anni - con riferimento alla vita del gruppo - in Europa, sempre che quest'estate ci sia ancora un'Europa" - ha detto l'artista - "Noi non lo abbiamo mai detto, lo dicono gli altri". "Mai pensato allo scioglimento?" gli chiede il giornalista, beh la risposta é: "io Mick e Ronnie ci sentiamo più stretti che mai, ora che Charlie se n'è andato. Sono appena tornato dalla Giamaica, dove con Mick e Steve - cioè Jordan, il batterista, che ha sostituito appunto Charlie Watts - abbiamo lavorato ai nuovi brani", ha aggiunto Richards. Intanto, secondo quanto riportato dal magazine inglese The Sun, i Rolling Stones avrebbero donato una grande somma di denaro, non specificata dalla band, al "Disasters Emergency Committee", che raccoglie fondi a sostegno della popolazione ucraina colpita dalla guerra; tra coloro che hanno contribuito a questa raccolta fondi compaiono anche il principe William e la regina Elisabetta II............