Il controllo indigeno sul territorio: contro narcos, estrattivismo e gruppi armati
Jun 30, 2021 ·
6m 23s
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Centrale è l'estrattivismo della politica del governo nazionale: tutto si riconduce a quell'aspetto e a quegli interessi internazionali, che affondano nella ideologia neoliberista. Un problema che devono affrontare è che...
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Centrale è l'estrattivismo della politica del governo nazionale: tutto si riconduce a quell'aspetto e a quegli interessi internazionali, che affondano nella ideologia neoliberista.
Un problema che devono affrontare è che i luoghi più ricchi di minerali da saccheggiare non sono collegati da infrastrutture o vie di comunicazione che possano aggirare il territorio assegnato alle comunità indigene; una seconda questione che devono affrontare è che in quei luoghi è attiva la guerriglia armata. Ma il principale ostacolo alla politica estrattiva sono le comunità organizzate degli indigeni, fermamente in opposizione a qualsiasi politica distruttiva del governo, perché sostiene il diritto della Consulta libera e informale a giudicare ogni progetto che si voglia andare a formalizzare in quel territorio.
Il potere cerca di delegittimare la Consulta dicendo che è contraria allo sviluppo, ma questo perché la forma giudiziale indigena è altra: diversa e più efficace sul territorio (immediata su tutto ciò che capita nel territorio) – e anche critica nei confronti della guerriglia e dei narcotrafficanti, condannati per aver colonizzato il territorio. La giurisdizione indigena è altra e va riconosciuta come tale.
E poi soprattutto nell'intuizione di Edwin Guetio (@edwin_guetio) registrata da Tullio Togni la Colombia si trova nella contingenza appropriata per alzare la voce e mettere a frutto gli anni di preparazione anche educativa volta a risvegliare la coscienza dei propri diritti da parte delle comunità indigene e nelle principali città per costruire un paese migliore per le prossime generazioni; la reazione del governo è quella di criminalizzare il movimento, che ha prodotto decine di morti, uccisi da agenti della Smat.
Una lotta contro l'estrattivismo, i gruppi armati, il narcotraffico: insomma, una battaglia contro il neoliberismo e chi beneficia delle leggi a favore del narcotraffico, con i suoi complici tra i politici, gli imprenditori, le guardie e il latifondo che fanno rete e guadagnano sulle monoculture (canna da zucchero, palma, coca).
La repressione è feroce: massacri, detenzioni di massa, sparizioni forzate...
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Un problema che devono affrontare è che i luoghi più ricchi di minerali da saccheggiare non sono collegati da infrastrutture o vie di comunicazione che possano aggirare il territorio assegnato alle comunità indigene; una seconda questione che devono affrontare è che in quei luoghi è attiva la guerriglia armata. Ma il principale ostacolo alla politica estrattiva sono le comunità organizzate degli indigeni, fermamente in opposizione a qualsiasi politica distruttiva del governo, perché sostiene il diritto della Consulta libera e informale a giudicare ogni progetto che si voglia andare a formalizzare in quel territorio.
Il potere cerca di delegittimare la Consulta dicendo che è contraria allo sviluppo, ma questo perché la forma giudiziale indigena è altra: diversa e più efficace sul territorio (immediata su tutto ciò che capita nel territorio) – e anche critica nei confronti della guerriglia e dei narcotrafficanti, condannati per aver colonizzato il territorio. La giurisdizione indigena è altra e va riconosciuta come tale.
E poi soprattutto nell'intuizione di Edwin Guetio (@edwin_guetio) registrata da Tullio Togni la Colombia si trova nella contingenza appropriata per alzare la voce e mettere a frutto gli anni di preparazione anche educativa volta a risvegliare la coscienza dei propri diritti da parte delle comunità indigene e nelle principali città per costruire un paese migliore per le prossime generazioni; la reazione del governo è quella di criminalizzare il movimento, che ha prodotto decine di morti, uccisi da agenti della Smat.
Una lotta contro l'estrattivismo, i gruppi armati, il narcotraffico: insomma, una battaglia contro il neoliberismo e chi beneficia delle leggi a favore del narcotraffico, con i suoi complici tra i politici, gli imprenditori, le guardie e il latifondo che fanno rete e guadagnano sulle monoculture (canna da zucchero, palma, coca).
La repressione è feroce: massacri, detenzioni di massa, sparizioni forzate...
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Author | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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