Ciao Mattia, scusa per il ritardo.
Volevo capire bene questo tuo nuovo cammino ed ecco le mie considerazioni.
È un'ottima iniziativa! È la conseguenza della tua ricerca di qualcosa di stabile.
Il gioco mutevole del comporsi delle lettere, dei suoni, degli accenti, dell'armonia del verso, sposta l'attenzione ora su un'argomento ora su un'altro.
È una realtà sempre in movimento: ma, allora, possiamo avere delle guide certe? Ed ecco come io spiego la tua lungimiranza: la tua idea è maturata, direi, nel naturale cammino del tempo e quindi di un'esperienza sempre in evoluzione e lo sbocco logico sono i grandi temi: quale è il senso della vita? La morte è, oppure no, il suo contrario? Quale il valore della libertà.... e tutti gli altri valori ad essi collegati e che sono presenti nei tre grandi che ci proponi: Parini, Foscolo, Manzoni.
Di Parini mi è rimasta impressa la difesa della figlia del maestro di musica, contro la nobile che senza giusta ragione l'aveva schiaffeggiata.
E abbandonò la casa e il lavoro. Ma la sua onestà era per lui la vera ricchezza.
"Il giorno" è l'opera che con versi di altissima poesia fa conoscere il mondo frivolo e superficiale del' 700.
Una cagnetta reputata più importante di un intera famiglia! Il cui capo è stato sempre un fedelissimo servitore dei nobili e ora licenziato per aver osato liberarsi dei dentini candidi della bestiola, salita, a sua insaputa, al rango di regina.
Nobiltà veramente povera, che ha capovolto i valori degli esseri. Il vecchio Parini che cammina a fatica per la strada e non cerca aiuti dei potenti, per i quali non rinuncerebbe neppure a un grammo della sua libertà, è degno di camminare nei secoli, come guida morale e civile delle future generazioni.
Grande ammirazione per le virtù civili e morali di Parini, aveva Ugo Foscolo.
In lui il sentimento della patria libera era la sua stessa vita. Ma, il suo eroico furore, niente poteva contro lo strapotere di Napoleone e si è rivolto a considerare le vicende, spesso tristi, della vita.
L'ha fatto con la potenza dei suoi versi. Il sonetto alla "sera", è tra i più perfetti della letteratura italiana.
Il tema che in esso domina è il pensiero del riposo eterno: Foscolo vede nell'arrivare della sera, il suo stesso arrivare al riposo ultraterreno, che solo può far tacere la struggente ribellione del suo animo, nei confronti di una realtà che non può dargli una patria libera e la libertà al suo stesso esistere.
Sugli stessi temi, scrive Alessandro Manzoni: ormai siamo lontani dal barocco e la letteratura al servizio dell'impegno civile e morale, diventa maestra e guida per gli uomini che sentono il forte desiderio di vivere in una patria libera dallo straniero e unita nel cammino verso una più grande civiltà.
L'ode marzo 1821 descrive avvenimenti che ancora non sono avvenuti: tanto grande è la convinzione di Manzoni del valore degli italiani, degni figli dei valorosi avi antichi. Ma, i tempi non sono ancora maturi.
Tra qualche decennio il pensiero dei grandi uomini italiani porterà alla meta dell'Italia libera e unita.
Devo dire, Mattia, che hai parlato di argomenti che ci fanno conoscere la sofferenza, la determinazione, l'insopprimibile volontà di autodeterminazione di un popolo troppo tempo oppresso.
Parini, Foscolo, Manzoni sono tre perle della collana dei grandi della libertà.
La storia non si ferma.....
Complimenti, continua...
Ciao Mattia, alla prossima..🙏😘
Abass!!!