Alessandro Bertante
"Gli ultimi ragazzi del secolo"
Giunti
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Dicono che nei Balcani i secoli non si succedono uno dietro l'altro ma coesistono in un flusso senza interruzione. Fra queste montagne resistono maledizioni eterne, conflitti mai risolti, rancori ancestrali.
"Gli ultimi ragazzi del secolo" è il nuovo romanzo di Alessandro Bertante.
Luglio 1996. Un viaggio estivo in Croazia porta il protagonista, insieme a un amico, fino a Mostar e a Sarajevo per toccare con mano i segni di una guerra non ancora finita. Attraversando con una Panda le montagne bosniache, Bertante racconta le devastazioni e le paure del conflitto balcanico. Durante questo avventuroso viaggio, il narratore si mette a nudo con coraggio, raccontando la sua generazione cresciuta negli anni Ottanta, un serpente che vediamo snodarsi attraverso le canzoni, i film, l'abbigliamento, la trasformazione di Milano, l'eplosione delle tv commerciali, la new wave e i centri sociali, fino alla mattanza delle droghe pesanti e alla tragedia dell'AIDS.
"Gli ultimi ragazzi del secolo" è un romanzo crudo e potente dove la memoria di un adolescente randagio e ribelle si fonde con la dolorosa presa di coscienza di un giovane uomo di fronte al dramma della Storia.
Smorzando le colorature epiche e le liriche delle sue prove precedenti, Bertante ha trovato un ritmo duttile senza strappi né scarti, un timbro omogeneo, una maturità stilistica che fa da icona e sostituto a una maturità umana che non trova se non amare, appunto, le parole per dirsi e per dire dell'ingannevole prossimità del mondo, sempre a portata di mano se non fosse per quel centimetro beffardo che te lo fa mancare ogni volta. I paesaggi sono vividi, i gesti e i discorsi sempre convincenti. Maturo non è chi subisce ma chi padroneggia la realtà come Bertante orchestra le sue frasi. ”
Daniele Giglioli, La Lettura - Corriere della Sera
Alessandro Bertante è nato ad Alessandria nel 1969 e vive a Milano. Ha pubblicato i romanzi: Al Diavul (Marsilio, 2008; premio Chianti), Nina dei lupi (Marsilio, 2011; premio Rieti), La magnifica orda (Il Saggiatore, 2012) e Estate crudele (Rizzoli, 2013; premio Margherita Hack).
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