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Nel 1959 sul palco del Five Spot di Manhattan, uno storico locale di jazz nell’East Village, salì un tipo magro con un completo che gli stava un po’ largo, imbracciando un sax di plastica da due soldi. Si chiamava Ornette Coleman.
Con il suo quartetto, Coleman fece sentire al pubblico del Five Spot una musica nuova, che mandava all’aria gran parte delle regole del jazz conosciuto fino a quel momento. Negli anni successivi sarebbe diventato il protagonista di una delle più importanti innovazioni artistiche della seconda metà del Novecento: il free jazz.

Testo e voce: Giulia Miniati
Progetto e montaggio a cura di Claudia Martore
Tecnico di registrazione: Mattia Monti
Produzione: Fondazione TRG

AUDIO CREDITS:
Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios
Nel 1959 sul palco del Five Spot di Manhattan, uno storico locale di jazz nell’East Village, salì un tipo magro con un completo che gli stava un po’ largo, imbracciando un sax di plastica da due soldi. Si chiamava Ornette Coleman. Con il suo quartetto, Coleman fece sentire al pubblico del Five Spot una musica nuova, che mandava all’aria gran parte delle regole del jazz conosciuto fino a quel momento. Negli anni successivi sarebbe diventato il protagonista di una delle più importanti innovazioni artistiche della seconda metà del Novecento: il free jazz. Testo e voce: Giulia Miniati Progetto e montaggio a cura di Claudia Martore Tecnico di registrazione: Mattia Monti Produzione: Fondazione TRG AUDIO CREDITS: Free music for non-commercial use from Fesliyan Studios read more read less

about 1 year ago #coleman, #fondazionetrg, #jazz, #ornette