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3' grezzi Ep. 211 Giochi accessibili

3' grezzi Ep. 211 Giochi accessibili
Aug 2, 2021 · 3m

È da anni che mi interesso di giochi (per puro diletto) e di accessibilità (per interesse personale e per lavoro), eppure non avevo mai riflettuto su quanto sia complesso (e...

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È da anni che mi interesso di giochi (per puro diletto) e di accessibilità (per interesse personale e per lavoro), eppure non avevo mai riflettuto su quanto sia complesso (e importante) analizzare i giochi dal punto di vista dell'accesso, cioè creare i giochi così che tutti possano partecipare, e non si tratta solo di pensare ai lettori di schermo, sono considerazioni da tenere presenti in fase di progettazione. Affascinante, super interessante!

La puntata di Download this Show dedicata all'accesso nei videogiochi
https://podcasts.apple.com/nz/podcast/gaming-with-a-disability/id499804600?i=1000530225495

Il sito di Humphrey Hanley "No Hands, No Excuses"
http://nohandsnoexcuses.com/index.html

TESTO TRASCRITTO (English translation below)
È da diverso tempo che mi piacciono i videogiochi, ed è anche da diverso tempo che, anche professionalmente, mi occupo di accessibilità. Un aspetto importante dell'accessibilità, anche se non l'unico, è quello di permettere alle persone con vari tipi di disabilità di poter accedere ai servizi e al tipo di beni di consumo a cui accedono le persone senza queste disabilità. Ripeto, dell'accessibilità me ne occupo anche professionalmente, però confesso di non aver mai riflettuto prima di oggi sul fatto che anche i videogiochi hanno un grosso problema di accessibilità, non solo per quanto riguarda le persone che hanno una disabilità, perché, ripeto, il problema non sono mai le persone con la disabilità ma è sempre e solo e comunque la mancanza di accesso, perché noi tutti nella nostra vita in un qualche momento avremo delle disabilità: se ci fratturiamo una gamba, se siamo incinte e non possiamo stare molto tempo in piedi, se abbiamo le vene varicose, se siamo anziani e abbiamo gli acciacchi dell'età, quindi la disabilità è una cosa che riguarda tutti, e infatti si dovrebbe parlare di accesso e non di disabilità, e non avevo mai riflettuto sul fatto che anche i videogiochi dovrebbero prendere in considerazione questi elementi. Pensate alle persone che soffrono di daltonismo, che quindi non riescono a vedere il contrasto tra i colori, e magari hanno molta difficoltà a giocare con dei giochi. Ecco oggi ho riflettuto sul rapporto tra videogiochi e accesso grazie a un podcast che ascolto da moltissimi anni che si chiama Download this show, di Marc Fennell, della ABC australiana (vi metto il link nelle note del programma) e lì ho fatto la conoscenza di questa persona fantastica che si chiama Humphrey Hanley, conosciuto nella blogosfera soprattutto in Twitcher (quella piattaforma dove la gente va a giocare e gli altri guardano) il suo nome è "No hands, No excuses" non ho le mani ma non per questo ho delle scuse, quindi è un gamer che ha una condizione particolare per cui praticamente non ha le dita. Questo non gli ha impedito non solo di diventare un campione di diversi giochi, ma anche di crearsi un'attività di comunicazione dove fa fotografia, droni, video altre cose che hanno a che fare con la comunicazione, poi parla in luoghi tipo Ted Talk. Fantastico. Quindi non ci sono scuse per non pensare all'accesso, così che tutti abbiano accesso.

ENGLISH TRANSLATION
I have enjoyed video games for some time, and I have also been involved in accessibility for some time, also professionally. An important aspect of accessibility, although not the only one, is to allow people with various types of disabilities to have access to the services and the type of consumer goods that people without these disabilities have access to. As I said, I also deal with accessibility professionally, but I confess that I have never reflected before today on the fact that video games also have a big problem of accessibility, not only for people who have a disability, because, I repeat, the ‘problem’ is never people with disabilities but it is always and only and in any case the lack of access, because all of us in our life at some time will have disabilities: if we break a leg, if we are pregnant and we cannot stand for a long time, if we have varicose veins, if we are elderly and we have the aches of age, then disability is something that concerns everyone, and in fact it should be a matter of accessibility, not of disability, and I had never thought about the fact that video games should also take these elements into consideration. Think of people who suffer from color blindness, who therefore cannot see the contrast between colors, and perhaps have a lot of difficulty playing games. Here today I reflected on the relationship between video games and access thanks to a podcast that I have been listening for many years, Download this show, by Marc Fennell, Australian ABC (I put the link in the program notes) and there I met this fantastic person called Humphrey Hanley, known in the blogosphere especially in Twitcher (that platform where people go to play and others watch) his name is "No hands, No excuses" I don't have hands but I don't have any excuses, so he is a gamer who has a particular condition that he practically has no fingers. This has not prevented him not only from becoming a champion of different games, but also from creating a communication business where he does photography, drones, video other things that have to do with communication, then talks in places like Ted Talk. Fantastic. So there is no excuse not to think about access, so that everyone has access.
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Author M. Cristina Marras
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