XIII Congresso CGIL Marche - 1 febbraio 2023
Feb 2, 2023 ·
8m 28s
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Più debito pubblico, salari più alti e contratti bloccati. Tutto sotto il cappello dello slogan “Il Lavoro Crea il Futuro”. Sembrano essere queste le priorità del sindacato più rappresentativo in...
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Più debito pubblico, salari più alti e contratti bloccati. Tutto sotto il cappello dello slogan “Il Lavoro Crea il Futuro”. Sembrano essere queste le priorità del sindacato più rappresentativo in Italia, la CGIl, che si è riunita in congresso il 31 gennaio e il primo febbraio alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Ne è uscito con la riconferma di Giuseppe Santarelli nel ruolo di segretario generale delle Marche e con duri attacchi al Governo nazionale e a quello Regionale, entrambi a guida Fratelli d’Italia. Emilio Miceli, segretario nazionale CGIL.
Se è vero che un lavoratore italiano guadagna in media 15 mila euro in meno all’anno di un lavoratore tedesco, quasi 10 mila in meno di uno francese e quasi la metà di uno americano e se è vero che gli stipendi italiani sono gli stessi da decenni, vorrà dire che c’è nel nostro sistema un problema strutturale. Se le retribuzioni in Italia sono basse, dunque, è perché il sistema economico nel suo complesso non è stato in grado di evolversi e crescere come è successo negli altri paesi: in questo senso, gli stipendi italiani sono lo specchio dell’economia del paese. Stagnante da vent’anni. È rimasta ferma anche la produttività del lavoro: significa che il reddito prodotto da ciascun lavoratore negli ultimi vent’anni è rimasto più o meno lo stesso, mentre è aumentato negli altri grandi paesi.
Il Segretario riconfermato Santarelli ha duramente criticato sia le gestione del rapporto coi sindacati da parte della Regione Marche sia le politiche in tema di sanità, lavoro ed economia locale.
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Se è vero che un lavoratore italiano guadagna in media 15 mila euro in meno all’anno di un lavoratore tedesco, quasi 10 mila in meno di uno francese e quasi la metà di uno americano e se è vero che gli stipendi italiani sono gli stessi da decenni, vorrà dire che c’è nel nostro sistema un problema strutturale. Se le retribuzioni in Italia sono basse, dunque, è perché il sistema economico nel suo complesso non è stato in grado di evolversi e crescere come è successo negli altri paesi: in questo senso, gli stipendi italiani sono lo specchio dell’economia del paese. Stagnante da vent’anni. È rimasta ferma anche la produttività del lavoro: significa che il reddito prodotto da ciascun lavoratore negli ultimi vent’anni è rimasto più o meno lo stesso, mentre è aumentato negli altri grandi paesi.
Il Segretario riconfermato Santarelli ha duramente criticato sia le gestione del rapporto coi sindacati da parte della Regione Marche sia le politiche in tema di sanità, lavoro ed economia locale.
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