Elikya, la speranza del Vangelo senza confini - Giancarlo Airaghi, diacono della diocesi di Milano - 04 ottobre 2021
Oct 3, 2021 ·
3m 56s
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Gesu dava ristoro a chi incontrava,perché li vedeva,li toccava fisicamente,come una madre e un padre fanno con il loro bambino.Ma oggi noi non l abbiamo vicino,non abbiamo ristoro fisicamente come gli apostoli.A noi spetta solo di seguire il suo comandamento d amore e giustizia,e tutto parte da noi sentire la sua vicinanza,come possiamo sentire la vicinanza di un padre e una madre quando non ci sono più, e noi li pensiamo.Se non li pensiamo,non sono vicini purtroppo a proteggerci.E per quanto riguarda i sapienti,perché non svelare anche a loro la parola,visto che i cambiamenti verso giustizia parte da sapienti che capiscono kl vangelo.San Francesco non era senz altro un umile e oppresso,era sicuramente jn sapienti che ha scelto il vangel.E nemmeno Papa Francesco,e molti altri che si battono in nome del vangelo per la pace e la giustizia,sono sapienti e tracciano la strada per altri.Ben venga la conoscenza e l attuazione del vangelo da parte di tutti.E noi non maravigliamoci, se al suo tempo Gesù non venne accolto da tutti,perché se noi fossimo stati presenti allora,profondamente di religione ebraica,saremmo stati sicuri di avere compreso questo profeta,a vremmo creduto che era Dio? Non era così semplice,tanto che kl cattolicesimo stesso non ha riconosciuto ma messo al bando,se non a morte nel passato,chi ha predicato jna radicalità cristiana,salvo poi,riconoscerlo anni o secoli dopo.Non è così semplice dare giudizi.L importante è seguire ogni giorno,con forza il vangelo
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