Michele Favaretto
2 years ago
...dicevo...il Galles schiera A.W. Jones e molti altri, sempre gli stessi da anni. Io penso che Wayne Pivac abbia grosse responsabilitĂ per come ha sottovalutato l'Italia, presentandosi con una squadra che aveva una prima linea variata totalmente, non aveva il suo estremo titolare e altro...ma, soprattutto, era stata presa come una specie di festa per i 150 cap di AW Jones e per i 100 di Biggar. Piuttosto inaccettabile come atteggiamento. Come ha detto Vittorio, gli sta tanto bene. Ma tanto, che abbiano perso. La partita dell'Italia è stata estremamente intelligente: segnata una sola meta, ma tutto ciĂ² che si è potuto convertire in punti, si è calciato con due diversi piazzatori, Garbisi e Padovani. E di 3 punti in 3 punti, siamo rimasti lì. Sarebbe bello parlarne a lungo e di tutti i giocatori italiani, ma mi piace il riconoscimento a Padovani, io l'ho sempre sostenuto e sempre lo farĂ². La battaglia dei ct neozelandesi è andata a Kieran Crowley...e l'altro a casa con le Pivac nel sacco. Vanti cussì, fioi!!
Michele Favaretto
2 years ago
Al di lĂ della grandissima soddisfazione di aver vinto di nuovo una partita al Sei Nazioni dopo sette, lunghi anni, ancora maggiore è la soddisfazione di averlo fatto contro il Galles a Cardiff. La volta precedente, nel 2015, eravamo ad Edimburgo...curioso, sembra che l'Italia si trovi piĂ¹ a suo agio all'estero. Da sottolineare anche che l'unico giocatore italiano presente ad Edimburgo nel 2015 e a Cardiff nel 2022 è stato Marco Fuser...a parte il piacere che ho per lui, che se lo merita, significa che la squadra è cambiata totalmente. Lo stesso non si puĂ² dire del Galles, che schiera ancora Alun Wyn Jones
Andrea Baldieri
2 years ago
Che dire, sarĂ perchĂ© ho cominciato con il rugby quando Vittorio Munari vinceva scudetti col Petrarca, ma adavvero ha detto tutto quello che volevo dire io. PerĂ²...come dimenticare un tale pomeriggio? Finalmente l'Italia ha giocato come vorrei giocasse sempre: 1) difesa; 2) calciare con competenza; 3) imprevedibilitĂ . Forse ancora piĂ¹ che la meta, l'azione che mi ha commosso è stato il contrattacco che ha portato al piazzato del 15-14: counter dall'area di meta, Lamaro che calcia! e bene! quasi Pablo Matera! Fischetti che arriva primo nei ventidue avversari. Ero contento solo così. Altre due cose. Avete fatto bene a lodare Edoardo Padovani. Al di lĂ di ogni giudizio, Padovani ha visto la sua avventura all'estero pregiudicata da una sola partita, o meglio da una sola azione: un pallone su cui non so se neanche Superman sarebbe arrivato prima del rimbalzo. Ogni tanto, arriva la seconda chance. Da ultimo, Callum Braley. In puntate precedenti ho visto parecchie critiche anche prima della gara con la Scozia (dove ha fatto due errori sanguinosi, certo); sinceramente, per me, è il migliore mediano che abbiamo in dotazione. Ah, dimenticavo. Che goduria vincere contro il Galles, che è una dei paesi del 6N che piĂ¹ ci ha snobbato ed osteggiato in tutti questi anni (e ricordatevi che, non a caso, proprio contro il Galles Jean Prat invitĂ² i suoi compagni a tenere duro ancora cinque minuti, "perchĂ© questi sono anni che ci prendono per il culo").
Alessio Boscarino
2 years ago
Al di lĂ di tutte le congiunzioni astrali che hanno permesso la vittoria italiana, il fatto che la Francia abbia vinto agevolmente e che sempre in Francia giochino le nostre due punte di diamante in attacco (il regista Garbisi e la freccia Capuozzo), mi dĂ da pensare. Non è che alla fine riusciamo ad essere competitivi quando piĂ¹ che la difesa è l'attacco di stampo straniero è orchestrato al meglio. Lo so che queste generalizzazioni sono inifluenti, alla fine è l'insieme dei particolari a costituire il risultato, ma l'apporto del campionato francese mi sembra fondamentale per noi. Speriamo sia così, da una parte