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Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa in Coena Domini - Cattedrale di Torino, 6 aprile 2023

Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa in Coena Domini - Cattedrale di Torino, 6 aprile 2023
Apr 6, 2023 · 10m 11s

Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa in Coena Domini - Cattedrale di Torino, 6 aprile 2023 RIFERIMENTI BIBLICI: Prima lettura: Es 12,1-8.11-14...

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Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa in Coena Domini - Cattedrale di Torino, 6 aprile 2023

RIFERIMENTI BIBLICI:
Prima lettura:
Es 12,1-8.11-14
Salmo responsoriale:
Sal 115 (116)
Seconda lettura: 1Cor 11,23–26

Vangelo: Gv 13,1-15
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Comments
F

Federica

1 year ago

Grazie anche oggi al nostro Arcivescovo Roberto! "L'acqua unita al vino sia segno della nostra unione con la vita divina di Colui che ha voluto assumere la nostra natura umana": così prega il Sacerdote nella Messa, lasciando cadere nel calice alcune goccioline di acqua. Cipriano , in una delle sue lettere, legge in questo gesto la mescolanza dell'umanità con Cristo: " Se qualcuno offrisse solo vino, il sangue di Cristo inizierebbe ad essere senza di noi. Se invece ci fosse solo acqua, allora il popolo inizierebbe ad essere senza Cristo"(Ep.63,13). Cristo offre il Suo Corpo e il Suo Sangue per l'umanità, che vuole unita a Lui nell'Eucaristia, memoriale del Suo sacrificio di amore. E proprio nell'Ultima Cena chiede di fare memoria di questo sacrificio, istituendo, insieme al Sacramento dell'Eucaristia, quello dell'Ordine. Chi è il Sacerdote? "Un uomo attraverso il quale Dio apre una breccia nei cuori degli uomini perchè tutti capiscano che solo nella comunione con Dio c'è vita. Un uomo al quale è stato affidato un ministero capace di permettere ai cuori di aprirsi gli uni agli altri in una comunione che rende gli esseri umani davvero persone, perchè solo in questa comunione c'è vita": questi alcuni tratti della figura del Sacerdote sottolineati dal nostro Arcivescovo Roberto nella Messa del crisma del Giovedì Santo. Il Sacerdote è un uomo che vive la gioia della presenza del Risorto e solo così può far respirare la presenza di Cristo, non rimanendo chiuso tra le mura della chiesa materiale, ma aperto alla vita del mondo. Il Sacerdote, diceva Paolo VI, è un altro Cristo. E il Cardinal Ballestrero scriveva: " Dovunque passa un sacerdote, passi Tu, Signore: sei Tu che parli, che benedici, che pronunci parole di perdono, assolvi ed elevi. Il sacerdote non è un separato; è un prescelto tra tanti fratelli a portare il peso di tutti, a tracciare la strada per tutti, a diventare per tutti sostegno in ogni fatica, in ogni desolazione, in ogni stanchezza. Attraverso il Tuo sacerdote, Tu stesso, Gesù Sacerdote eterno, entri nella storia di ogni uomo. Per questo Ti ringraziamo del dono del sacerdote". Cristo Signore, sommo ed eterno Sacerdote, consacrato dal Padre con il crisma dello Spirito, sostenga sempre le fatiche del nostro Arcivescovo Roberto al servizio del Vangelo. La sua profonda comunione con Gesù, che si traduce in profonda comunicazione di Gesù, sia il suo sostegno e la sua forza; la sua vita, impregnata di Eucaristia, sia offerta e preghiera che sale al Padre, in unione alla preghiera vissuta della nostra Chiesa diocesana, che Gesù Buon Pastore gli ha affidato. Buon triduo pasquale!
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Author Arcivescovo di Torino
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