Massimo Parolai
2 years ago
Grazie per questo bellissimo lavoro di memoria! Il ricordo più doloroso è forse quello del giorno dopo, quando mi ritrovai con tutti i miei amici fiorentini più cari, che a Genova non erano però venuti. Persone che conoscevo da anni, con le quali avevo condiviso viaggi, esperienze, emozioni, segreti... Furono proprio loro i primi a non credere ai miei racconti, ad accusarmi degli scontri; loro, che sino a quel momento sentivo come le persone più vicine che avevo...
alessandro lumare
2 years ago
Grazie. Fino al 20 luglio 2001 non intendevo manifestare a Genova: la retorica guerresca delle tute bianche pacifiste mi sembrava incomprensibile e pericolosa. Ma dopo L'assassinio di Carlo Giuliani sentii il dovere di andare e testimoniare che la strategia del terrore non aveva fatto presa. Scampai i pestaggi eppure ancora oggi, risentendo le testimonianze di quei giorni, torna ad assalirmi l'ansia.
Ora, dopo 20 anni, penso sia arrivato il momento di disinnescare anche quell'ansia.
Greta Thunberg e gli adolescenti del mondo hanno risvegliato il desiderio di partecipazione. La pandemia e la crisi climatica hanno reso ancora più manifeste le storture del sistema economico globale. Sta nascendo un nuovo movimento dei movimenti?
F
Francesco Borgesi
2 years ago
Avevo 21 anni e avrei voluto esserci a Genova. Ma non mi fu possibile e sentire alla radio quel che succedeva fu un trauma così forte che non potevo, volevo crederci. Come un incubo venne rimosso, non ne volli sapere niente, per anni. Avevo la sensazione che la deriva sudamericana dell'Italia fosse completa... Grazie ancora per questo lavoro, dopo due decenni ho il coraggio di affrontare emotivamente quelle vicende tragiche.
Francesca Giacardi
2 years ago
Ascolto. Tra una lacrima e l'altra,pensando che nel 2001 un altro mondo era possibile. Ma ora guardo i miei figli, e con vergogna penso all'occasione mancata. L'ultima forse.
Solo adesso ho avuto il coraggo di ascoltare questo podcast..... Sono scioccata, non credevo che le mie sensazioni fossere condivise da così tante persone che hanno vissuto "i fatti" di Genova. Anche io non ne ho voluto più parlare, anche io ho smesso di occuparmi di politica, non ricordo più bene i dettagli di quei giorni e i miei pensieri, e ho poi perso fiducia nel concetto di una democrazia istituzionale. Grazie Internazionale per aver avuto questa iniziativa e a tutto il team per la vostra professionalià e la cura che ci state mettendo! Farà bene a tutti trasformare dentro (e fuori) quei ricordi.
Valentina Gattei
2 years ago
Ho pianto quando ho visto alla TV di Carlo Giuliani. Ho pianto di paura e rabbia e sono andata lo stesso a prendere il treno per arrivare a Genova il giorno dopo. Mio babbo è venuto con me, aveva paura a lasciarmi sola. Ricordo i carri armati, le botte date senza ragione, le manganellate, gli elicotteri a bassa quota sopra di noi con i mitra puntati. Ricordo mio babbo, un signore distinto e mite, con me di fianco che avevo 21 anni, chiedere informazioni ai poliziotti schierati in tenuta antisommossa, su come potevamo raggiungere la stazione perché ci avevano bloccati. E la risposta dataci che mi gela ancora il sangue. "Sono cazzi vostri". No, Genova non si può dimenticare.
Fabrizio Martini
2 years ago
...eravamo alla televisione io e mio fratello michele, saremmo dovuti partire la mattina dopo, il sabato se non ricordo male...non siamo partiti. Riascoltare fa male, dolore, tanto... Grazie
anna stella botti
2 years ago
Un ascolto che mi ha fatto ricordare ed emozionare. Complimenti a tutti gli organizzatori e a Annalisa
R
Roberto Lamera
2 years ago
Bellissimo lavoro. Scritto con cura e sensibilità. Spero che Internazionale continui con nuovi podcast oltre a questo. Bravissima Annalisa.
Alessia Bertoldi
2 years ago
Cara Annalisa, anche io, tua coetanea ligure, dopo 20 anni ho preso le distanze dal G8 di Genova. Non c'ero, avrei voluto partecipare perché allora ne sentivo l'esigenza morale, ma la volontà di sfuggire a un possibile etichettamento o la diffidenza verso tutto quello che odorasse di protesta fatta per forza, mi ha fermato. Pochi giorni dopo l'inizio dei fatti di Genova, sarei voluta esserci, per capire. Tra le lacrime, mentre ascolto il podcast e la tua storia, provo a immergermi di nuovo in quel contesto. Cerco di capire il perché. Dopo 20 anni sembra ancora tutto fermo. Genova prima e Genova dopo. Genova la Diaz, Genova il ponte. Sono ancora qui a cercare di capire. Un sentito grazie a te e a Internazionale per il vostro lavoro.
Chiara Madurini
2 years ago
Il 20 luglio 2001 avevo un mese. Mio padre voleva andare a Genova ma mia madre gli chiese di pensare alla bambina piccola che aveva appena avuto. Chissà se mio padre fosse stato là, cosa sarebbe cambiato nella mia vita? "Uscire di casa a vent'anni è quasi un obbligo, quasi un dovere". Questo podcast mi aiuta a capire qualcosa della mia storia personale, anche; perché avere 20 anni oggi non sarebbe lo stesso se Genova non fosse stata Genova, nel 2001. Grazie
Mille grazie, doloroso ripercorrere gli avvenimenti, ma necessario per riflettere sul futuro, Annalisa vieni a Sarzana per ricordare il 21 luglio 1921?
Pierangelo Cenci
2 years ago
Grazie. Un bellissimo lavoro
Francesca Gattullo
2 years ago
Grazie per questo podcast, perché ricordare è fondamentale e ci aiuta a ricostruire e capire anche la nostra storia personale. Quanto di me è cambiato dopo il G8 di Genova? Penso tanto, poi però calò anche l'ombra della tragedia dell' 11 settembre... Bravi.
Genova è una ferita ancora aperta. Le riviste (Carta, Diario) di quel luglio 2001 sono rimaste chiuse in un cassetto per 20 anni. Per tutto questo tempo ho cercato di rimuovere quelle giornate. Ho ancora vivo il ricordo della paura, degli occhi che bruciavano (del limone che non riusciva a placare l'effetto dei lacrimogeni). Ricordo il sangue. Ricordo i genovesi che ci hanno aperto le loro porte, i loro giardini per proteggerci dall'assurda violenza delle forze dell'ordine. Ne sarò grato per sempre. Ero uno studente all'ultimo anno di medicina convinto che un altro mondo era possibile. Oggi dopo aver ascoltato la puntata ho avuto la forza di tirare fuori dal cassetto quelle riviste e forse le sfoglierò insieme ai miei figli per far capire cos'è stato il G8 di Genova, non solo tre giornate di protesta. Grazie Annalisa Camilli, grazie Internazionale.
Luisa Palamenghi
2 years ago
Dopo il G8 non ho più creduto che la differenza la potessero fare uno stato, o un altro generico. Io sono cambiata, e per sempre. Ho appeso le proteste al chiodo, e ho preso la strada che percorro ancora oggi: scienza applicata alla salvaguardia dell'ambiente nel suo complesso Terra-Oceano-Biosfera
maria luisa guidi
2 years ago
bello! Genova, ultimo atto di resistenza
Come sempre bravissima Annalisa Camilli Grande sensibilità, come quando scrive o sceglie documentari sul sito. Puntata commovente. Pur con dieci anni in più dell'autrice e un background da figlio di operai della minuscola provincia romagnola, mi sono riconosciuto e ho ritrovato intatto il contesto di quegli anni.
Bellissimo e quanta storia c’è dentro! Non vedo l’ora di ascoltare il prossimo episodio! Grazie 😊