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#11 L'umiltà nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

#11 L'umiltà nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
Mar 25, 2022 · 10m 57s

L'umiltà è un concetto importante in qualunque forma d'arte. Nel flamenco è importantissima. Se sono un artista flamenco e penso di essere più bravo degli altri, più in gamba degli...

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L'umiltà è un concetto importante in qualunque forma d'arte. Nel flamenco è importantissima. Se sono un artista flamenco e penso di essere più bravo degli altri, più in gamba degli altri, con più capacità degli altri, molto probabilmente non riuscirò a stare nel flamenco, perché comincerò a voler accentrare le attenzioni su di me, e quindi il pubblico dovrebbe guardare soltanto me, e gli altri sarebbero soltanto un corollario, diciamo, di seconda categoria.

Nel momento in cui gli altri non hanno lo spazio per esprimersi è molto difficile che possano godersi la situazione! Di conseguenza, non riusciranno a produrre il flamenco nemmeno loro.

In particolare, è proprio un equilibrio, quello del flamenco: è un equilibrio speciale, nel quale ognuno è se stesso, esprime se stesso il meglio possibile, godendosi la situazione e soprattutto sentendosi a proprio agio. Quindi se un membro del gruppo fa troppo la star (l'abbiamo visto tutti, eh, nel flamenco, qualcuno che fa la star!) per carità, però il risultato finale è uno squilibrio molto grande.

Per capire perché dico questo, è molto interessante ascoltare il flamenco più antico. Parlo sempre di ascoltare, perché il cuore del flamenco è senz'altro il cante. Se ascoltiamo cante e chitarra, le registrazioni più antiche che possiamo trovare, sentiremo che il cantaor lascia spazio al chitarrista, e che il chitarrista fa in modo di lasciare spazio al cantaor, semplicemente sottolinea quello che il cantaor ha appena cantato. Aiuta il cantaor a ricordarsi le note che deve cantare e gli dà degli appoggi melodici senza coprire, senza riempire. Le pause vengono lasciate vuote, sospese, cosicché il cantaor possa esprimersi liberamente e quando è il turno del chitarrista, gli viene lasciato tutto lo spazio possibile per fare quello che lui vuole fare.

Questo significa essere umili, da parte di tutti e due. Questo è l'esempio di che cos'è il flamenco: essere umili significa cercare sempre di lasciare lo spazio agli altri, affinché si possano esprimere e possano godersi al meglio e sentirsi a proprio agio. Quando ci sentiamo a nostro agio, nella vita in generale, siamo in grado di fare tutto meglio.

La nostra resa sarà migliore ogni volta che ci sentiamo a nostro agio. Questo il flamenco lo sa, e se ne rende conto tantissimo. Il flamenco lavora totalmente sulla parte destra del cervello, sulla espressività, sull'emozionalità, sul non -controllo, sul non-giudizio.

L'umiltà ha molto a che fare con il non-controllo e con il non-giudizio. Umiltà non significa "non valgono niente e tu vali più di me". Umiltà significa "so quanto valgo e apprezzo quanto valgo, però so anche quanto vali tu, e apprezzo quanto vali tu", dare spazio a tutti e due, ben consapevole che è dalla somma delle parti che viene fuori l'insieme e che quindi se io primeggio e ti schiaccio, l'insieme ne risente negativamente.

Per essere un bravo chitarrista non occorre conoscere due miliardi di melodie diverse, due miliardi di falsetas, ma avere un cuore e mettersi al servizio. Il compito del cantaor è di cantare di esplorare la musica dal punto di vista melodico, quello del chitarrista è ricordare a tutti qual è l'ambito musicale di cui si sta parlando, la scala musicale, la velocità, la frase ritmica.

Il percussionista o il palmero hanno il dovere di ricordare la pulsazione ritmica. Se invece cerco di convogliare la velocità a mio gusto, mettendo a disagio, magari, chi sta ballando o chi sta cantando o chi sta suonando la chitarra, combinerò un grosso disastro!

In realtà, cercando di primeggiare sugli altri, nel flamenco, quello che succede è che si riceve una sensazione di insoddisfazione.

Se uno spettatore sta ascoltando un concerto, ad esempio, e sente con chiarezza che uno degli elementi del gruppo è decisamente più bravo degli altri, questo significa una cosa soltanto: che l'insieme non funziona!

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze musiche del mondo arabo dal 1985. Mi occupo, accanto a questo, di moltissime altre materie, tra le quali la pedagogia, la psicologia, le neuroscienze, l'anatomia, e sono profondamente affascinata da tutto ciò che è la comunicazione ed il flamenco è una forma d'arte che include profondamente tutte queste cose che ho appena nominato.

Ho visto migliaia di spettacoli nella mia carriera di grandissima appassionata e studiosa del flamenco, e non sempre quello che ho visto ha ritratto questa cosa che ti sto raccontando. Non sempre ho visto davanti a me e l'umiltà: tante volte ho visto un desiderio incredibile di primeggiare, e quando l'ho visto sono uscita dal teatro o dalla situazione di spettacolo con una sensazione sgradevole, come di aver visto una cosa che non stava insieme, come di aver mangiato una torta mescolata male, che non era stata davvero cucinata con attenzione.

Se un artista non fa altro che desiderare l'applauso del pubblico a discapito di tutti gli altri, in quel momento sta facendo la cosa sbagliata.
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Author Sabina Todaro
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