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#3 Le origini geografiche del flamenco - Flamenco chiavi in mano

#3 Le origini geografiche del flamenco - Flamenco chiavi in mano
Feb 25, 2022 · 13m 3s

Dire flamenco non significa dire Spagna, ma parlare di espressione mediterranea, di gioia di vivere, di senso del gruppo, della condivisione, della autoaffermazione, tutti elementi profondamente significativi di questa cultura....

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Dire flamenco non significa dire Spagna, ma parlare di espressione mediterranea, di gioia di vivere, di senso del gruppo, della condivisione, della autoaffermazione, tutti elementi profondamente significativi di questa cultura.

Il flamenco è un fenomeno tipicamente andaluso, centralmente andaluso. Però l'Andalusia è un territorio molto grande, più grande di tutta la Pianura Padana, quasi grande come tutto il nord Italia, e comprende delle zone molto differenti tra di loro: zone montagnose, come può essere la provincia di Granada, zone marittime, zone molto secche, come la città di Cordova.
Il fenomeno più centrale nasce intorno ad un triangolo che passa per le città di Siviglia, Cadice e Jerez de la Frontera. Le persone che sono di lì dicono che il flamenco è solo lì però questo non è assolutamente vero, tant'è che esistono tantissimi generi musicali, appunto, tantissimi palos flamenchi, nati totalmente in altre zone, dedicati centralmente ad altre zone, benché, magari, cresciuti grazie all'opera di alcuni cantaores, di alcuni cantanti, che venivano da questo famoso triangolo suddetto.

Comunque il flamenco è una cultura musicale ed è una cultura di vita direi diffusa abbastanza, ormai, in tante zone in Spagna (e non solo in Spagna, evidentemente, ma anche un po' in tutto il mondo). Per quale ragione dicevo in Spagna? Be', perché gli andalusi tradizionalmente erano poveri, perciò lungo tutto il corso del novecento, in particolare per la prima metà del novecento, presero, fecero le valigie ed emigrarono in cerca di lavoro. Perciò si trova tantissimo flamenco, delle intere comunità molto radicate nel flamenco, ad esempio a Barcellona, un bel po' distante dall'Andalusia, ad esempio a Madrid.

Ci sono generi musicali che nascono fuori dall'Andalusia: per esempio, nella città di Badajoz, che è il città maggiore dell'Estremadura ci sono tantissimi gitani, che hanno portato avanti la loro musica flamenca specifica creando due palos che son proprio tipici di lì, il Jaleo Extremeño e il tango extremeño.

Poi ci sono, i Palos de Levante, dei quali molti fanno proprio riferimento alla regione di Murcia (oltre che alle zone minerarie della provincia di Almeria, Jaen e Granada). In quella zona si concentrarono molti andalusi, che cercavano fortuna nelle miniere.
Quindi, nella zona si crea un movimento di denaro e anche richieste di intrattenimento davvero, ovviamente, molto grosso, no, quindi comunque c'è stata una espansione del flamenco anche in altre zone.

Una gran parte poi del flamenco è anche addirittura emigrata nelle colonie americane: dall'Andalusia moltissime persone sono emigrate nelle Americhe per cercare fortuna. Ecco nascere i Palos de Ida y Vuelta, generi di andata e ritorno.

Tutto questo movimento pazzesco genera nel flamenco una varietà molto grande.

Da stranieri, a volte commettiamo l'errore di immaginare che qualunque spagnolo conosca il flamenco sicuramente meglio di noi, e che sappia suonare, cantare e ballare tipo "spontaneamente".

Molti intenditori di flamenco asseriscono che se non sei andaluso, se almeno non hai un po' di sangue andaluso, è proprio inutile che tu ti cimenti nel cante flamenco. Non so se questo sia vero perché mi viene subito in mente un artista molto importante nel flamenco, che è Miguel Poveda, un cantaor che è nato in provincia di Barcellona e che ha i piedi molto radicati nel flamenco...

Non credo che capirlo fino in fondo sia così difficile: basta aprire il cuore e cercare di trovare dentro al flamenco la sua logica. Però forse è vero che per produrlo, proprio per cantarlo, in particolare, è assolutamente fondamentale avere capito e sentito bene. Loro dicono "mamado", succhiato con il latte della mamma.

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e danze musiche del mondo arabo dal lontano 1985. Mi appassiona tantissimo viaggiare in Andalusia e in tutte le regioni limitrofe, e andare a scoprire proprio i paesini, e che cosa soprattutto la gente pensa del flamenco, in particolare, e diciamo, della vita in generale. Attraverso questi viaggi e queste esplorazioni, che mi hanno portata a vivere esperienze super interessanti e impagabili, favorite dalla passione per l'Andalusia e per i viaggi condivisa con mio marito Alejandro e con il nostro meraviglioso cane Juanjo, ho capito in realtà il flamenco dal punto di vista loro, dal punto di vista di chi ci è nato dentro, o da chi è nato proprio nella zona di origine del flamenco, pur non essendo nato, magari, in una famiglia interessata a questa forma d'arte.

Questa esperienza diretta, pratica sul campo mi porta ad amare il flamenco con degli occhi diversi, con degli occhi nuovi e desidero in questi podcast condividere proprio questa visione del flamenco, fatta di esperienze vissute.
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Author Sabina Todaro
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