#7 Il ruolo del pubblico nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

Mar 11, 2022 · 8m 2s
#7 Il ruolo del pubblico nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
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Nel flamenco il pubblico ha una grande importanza perché interferisce, con la propria presenza e soprattutto con la risposta emozionale, alla dimensione espressiva degli artisti, contribuendo drasticamente al risultato. Spesso...

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Nel flamenco il pubblico ha una grande importanza perché interferisce, con la propria presenza e soprattutto con la risposta emozionale, alla dimensione espressiva degli artisti, contribuendo drasticamente al risultato.

Spesso si pensa che lo spettatore sia qualcuno che è lì, potrebbe anche non esserci, e non è tanto importante. Insomma, non gli si dà un ruolo specifico, anzi si pensa proprio che non ne abbia. E invece nel flamenco lo spettatore ha un ruolo molto importante, un ruolo interattivo. Intanto il flamenco prevede che il pubblico faccia dei commenti a ciò che succede sul palcoscenico, a ciò che succede durante l'esibizione. E' proprio il contrario di quello che accade, per esempio, quando andiamo a teatro a sentire un concerto di musica classica, dove, se dobbiamo soffiarci il naso, aspettiamo assolutamente che sia finito quantomeno il movimento, meglio se tutto il concerto. Invece no, il flamenco ha un pubblico molto vivo, che risponde con grande presenza a ciò che i musicisti stanno facendo in quel momento sul palco. E anche i musicisti tra di loro si auto-commentano. I commenti sono solitamente commenti di apprezzamento, incoraggiamenti. Questo fenomeno, che si chiama jaleo, viene utilizzato tantissimo durante un'esibizione e gli artisti ne hanno bisogno perché è una conferma che quello che stanno facendo va nella direzione giusta.

Se l'artista si esibisce in presenza di un certo tipo di pubblico, suonerà in un certo modo, se invece è in presenza di altro tipo di pubblico, il suo modo di suonare, di cantare o di ballare sarà completamente differente: tutto dipende dalla quantità di energia disponibile.

Ma perché dico questo? Perché il flamenco nasce fondamentalmente dall'improvvisazione! Nemmeno nei concerti più "seri e professionali" abbiamo visto qualcuno con uno spartito davanti, no? Nessun chitarrista, nessun cantaor ha una partitura davanti a sé. La musica è un punto di riferimento ma non è un obbligo, come nel jazz, e ogni giorno sarà diversa.
Tutto questo, ovviamente, comprende tanto il ruolo del pubblico, che è un ruolo di supporto energetico. In realtà il flamenco è una conversazione che avviene tra chi suona e chi ascolta, tra chi balla, chi suona e chi ascolta, e non si può prescindere dalla presenza di questo spettatore.

Perciò ci sarà una grandissima differenza se il pubblico, per esempio, è un pubblico di persone non educate al flamenco, che, magari, sono attente, magari, anche compiaciute, ma molto silenziose e non esprimono la propria emozionalità. Mentre quando il pubblico è vistosamente coinvolto e risponde, e incoraggia, i musicisti e i danzatori saranno molto più motivati a fare le cose ancora con maggiore energia.

Questo è un fenomeno molto umano, in realtà. Quando mi sento approvato è evidente che sarò più motivato a continuare a fare ciò che sto facendo, mentre la disapprovazione o un atteggiamento di tipo annoiato, o uno sguardo di sufficienza, evidentemente, non mi motiva ad andare avanti per quella strada che avevo intrapreso.

Questo però non significa che l'artista non debba essere vero con se stesso. Se il pubblico, per esempio, è un pubblico di gente che vuole divertirsi in modo molto leggero, magari cercherà di applaudirmi di più o di gridarmi qualche frase di apprezzamento in più quando sto facendo qualcosa di più allegro, di più leggero, di più scanzonato, di più spensierato. Ma io ho un messaggio, ho un messaggio, e se sto per esempio esprimendomi su un genere musicale, nell'ambito del flamenco, più triste, più malinconico, evidentemente, non posso negare la natura di ciò che sto esplorando, dell'emozione che sto esplorando, per diventare più simpatico al mio pubblico.

Perché la vita è fatta di tutto, di tutti gli elementi e il flamenco la ripete proprio in maniera, direi, quasi perfetta. Racconta la vita in tutte le sue sfaccettature. E il pubblico cosa fa? Il pubblico la riceve, un po' da cuore a cuore, o sempre, come dico sempre, da viscere a viscere. E' proprio una cosa viscerale! La vita raccontata dal musicista entra nel corpo dello spettatore lo invade e insieme, questo blocco unico che sono gli spettatori e gli artisti, evolvono verso una direzione di maggiore serenità, di maggiore gioia di vivere.

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco dal lontano 1985 e insieme con il flamenco studio e rifletto sulle danze e le musiche del mondo arabo, e su tutta una serie di meccanismi neurologici, anatomici, legati all'apprendimento, legati alla psicologia, che coinvolgono da vicino il corpo, la danza, l'espressione artistica in generale.

Per me il flamenco è una chiave potentissima di lettura della realtà, e uno strumento per vivere meglio e per permetterci di esprimere tutta una parte di noi che in realtà, se no, rimarrebbe completamente nascosta, e sappiamo che dentro di noi tutto ciò che rimane nascosto, in realtà, fa male.
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Author Sabina Todaro
Organization Sabina Todaro
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