Le lotte che hanno incendiato gli Stati Uniti dopo l’omicidio di George Floyd sono solo l’ultimo ciclo di una lunga storia di movimenti e rivolte afroamericane.
Con un’accurata selezione di contributi dei principali leader e studiosi della tradizione del radicalismo nero, dalla seconda metà del Novecento fino a oggi, la raccolta Balck Fire. Storia e teoria del proletariato nero negli Stati Uniti (Derive e Approdi) è un prezioso strumento per comprendere le rivolte di questa estate a partire dalla loro “profondità storica”, ricollocarle in un'ampia tradizione di soggettivazione politica radicale, in cui si inserisce il movimento Black Lives Matter.
Come parlano questi testi a chi sente l'esigenza in Europa di ritrovarsi e riconoscersi come gruppi/comunità razzializzate?
Qual è l'apporto di questi testi per ripensare l'antirazzismo in Italia?
Ne parliamo con la curatrice Anna Curcio, saggista e studiosa dei conflitti e delle trasformazioni del lavoro in relazione a razza e genere. Tra le sue pubblicazioni La razza al lavoro (2012) e Comune, comunità, comunismo (2011). È inoltre curatrice dei saggi di Silvia Federici, Genere e Capitale (2020) e di Introduzione ai femminismi (2019), entrambi pubblicati presso le edizioni DeriveApprodi.