Più che di Grandi Dimissioni, preferisce parlare di Grande Ripensamento. E ad essere ripensato non è “soltanto” il senso del lavoro, ma il concetto stesso di carriera. Una parola che, nella sua etimologia, richiama la corsia che un tempo era dedicata al transito dei carri trainati da cavalli.
Unidirezionale, unidimensionale e rigorosamente ascendente.
E se oggi invece, più che a una “I”, la carriera assomigliasse a una “T”? E se quelle che fino a ieri erano considerate “deviazioni” fossero ciò che invece oggi determina il successo professionale?
Che cosa ci dicono le ultime ricerche sul modo di vivere il successo professionale in paesi e culture diverse? E in Italia? Che cosa possono fare gli HR manager per cogliere le opportunità del complesso passaggio d’epoca che stiamo vivendo?
Ne ho parlato con Martina Gianecchini. Professoressa ordinaria di Gestione delle Risorse Umane all’Università di Padova, Direttrice dell’Executive Master in Human Resource Management del CUOA Business School e schermitrice (sì, c’entra).
Dal suo osservatorio ogni giorno indaga e racconta le trasformazioni che investono il lavoro. Anzi, che investono le persone che lavorano. La differenza può sembrare sottile, ma non lo è affatto. Abbiamo parlato di carriera, per cercare di capire che cosa sta accadendo oggi. Allungando lo sguardo verso il futuro.
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