“Raccontare il mondo degli altri con i romanzi, con la poesia e con il giornalismo. E’ questo il cronista del proprio tempo”. A dichiararlo è Paolo Di Mizio, per anni caporedattore e volto storico del Tg5 della notte, che si è raccontato a Pino Cavuoti nel corso del programma “Quattro Chiacchiere”. Da pochi anni ha appeso al chiodo… la telecamera per vivere in pienezza il tempo della pensione tra un sigaro, un buon piatto di pesce e il computer per scrivere i suoi romanzi. Paolo Di Mizio ha raccontato gli inizi della sua carriera partendo dall’Inghilterra, l’incontro con Maurizio Costanzo e i primi scoop. Di Mizio ricorda la telefonata a un amico ufficiale dell’Aeronautica militare e il ritrovamento, qualche giorno dopo l’abbattimento di un aereo di linea della Compagnia Itavia, della carcassa di un Mig dell’Aeronautica militare libica sui monti della Sila. Oppure l’intervista a una donna americana rimasta ferita nell’attentato a Giovanni Paolo II mentre stringeva la mano al pontefice in piazza San Pietro il 13 maggio 1981 colpito dal turco Mehmet Ali Agca.