Giornalista, saggista, politica, ma soprattutto, come la definì Il Manifesto, con cui collaborò a lungo una “ragazza che vedeva lontano”. Ed effettivamente, leggendo ora i suoi scritti, anche i primi, degli anni 60/70, non si può non riconoscere la sua straordinaria intelligenza anticipatrice.
È stata una femminista, ma a differenza delle sue “storiche” compagne di lotta, molto meno ideologica e molto più attenta a un nesso che poche come lei hanno visto e saputo individuare: quello tra diritti
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delle donne, ambiente e lavoro. Nei suoi scritti sono anticipati, come vedremo, temi chiave, ancora irrisolti, della contemporaneità.
2 years ago