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C’è questa idea diffusa che il consulente finanziario sia uno che lavora in solitudine, buttato fuori in strada con la valigetta in mano a cercar clienti.
Certamente fa parte del retaggio del venditore porta a porta di prodotti finanziari degli anni ‘80.

Nella realtà dei fatti oggi è più facile sentirsi soli lavorando in banca, magari a diverse centinaia di chilometri da casa come Irene Luciani.
Soli dentro una filiale con poca consulenza e tante campagne di vendita.
Soli e sballottati da una filiale all’altra per effetto di chiusure, fusioni o semplicemente miopia.

Nell’intervista che le ho fatto ci racconta come, diventando consulente finanziario, Irene si sia sentita subito parte di un team di professionisti.
Nessuno le ha messo una valigetta in mano e l’ha mandata a caccia di campanelli da suonare.
C’è questa idea diffusa che il consulente finanziario sia uno che lavora in solitudine, buttato fuori in strada con la valigetta in mano a cercar clienti. Certamente fa parte del retaggio del venditore porta a porta di prodotti finanziari degli anni ‘80. Nella realtà dei fatti oggi è più facile sentirsi soli lavorando in banca, magari a diverse centinaia di chilometri da casa come Irene Luciani. Soli dentro una filiale con poca consulenza e tante campagne di vendita. Soli e sballottati da una filiale all’altra per effetto di chiusure, fusioni o semplicemente miopia. Nell’intervista che le ho fatto ci racconta come, diventando consulente finanziario, Irene si sia sentita subito parte di un team di professionisti. Nessuno le ha messo una valigetta in mano e l’ha mandata a caccia di campanelli da suonare. read more read less

2 years ago