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Vite d'archivio

  • Vite d'archivio - Ep.5 (Documenti formali e informali)

    6 JUL 2021 · Oltre alla raccolta di documenti ufficiali, l’archivio dell’Istituto conserva anche una serie di documenti particolari, sia formali che informali. Tra i documenti formali, ad esempio, troviamo il “protocollo interno per il pranzo al Gran Hotel”, al quale presero parte il Presidente della Repubblica Saragat e il Re di Svezia. In tale documento, è descritto l’intero protocollo dell’evento, come la scaletta di arrivo e le modalità di spostamento delle diverse figure coinvolte. Accanto a tali tipi di documenti, non mancano anche quelli informali, alcuni anche molto divertenti. Curiosi di scoprirli insieme a noi? Non perdetevi questa puntata allora!
    2m 8s
  • Vite d'archivio - Ep.4 (Renato Guttuso)

    22 JUN 2021 · Oggi vi accompagniamo in un viaggio nella storia dell’arte italiana. Protagonista di questo nuovo episodio di “Vite d’Archivio”, alla riscoperta dei tesori custoditi nell’archivio dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, è il pittore Renato Guttuso. Guttuso fu tra i principali esponenti della pittura neorealista italiana, le cui opere si caratterizzano per il forte impegno sociale, morale e politico. Si forma studiando le correnti figurative moderne europee, avvicinandosi all’espressionismo. Nel 1947 fonda il Fronte Nuovo delle Arti insieme a Birolli, Fazzini e Morlotti, mentre dal 1948 aderisce al movimento neorealista, abbandonando così l’espressionismo e adottando invece una visione più ampia e corale. Negli anni Sessanta elabora un nuovo interesse per l'avanguardia europea. Superato l'intento sociale e celebrativo, Guttuso presenta una serie di opere in cui il linguaggio iconografico, caratterizzato da accesi cromatismi, si arricchisce di riferimenti allegorici derivanti dalla rielaborazione dei grandi maestri. Nel 1961 Mondadori pubblica le sue illustrazioni della Divina Commedia e nello stesso anno Guttuso organizza una mostra itinerante negli Istituti Italiani di Cultura dell’intera Scandinavia, tra cui quello di Stoccolma.
    1m 14s
  • Vite d'archivio - Ep.3 (Anna Maria Ortese e Italo Calvino)

    10 JUN 2021 · Siamo abituati a conoscere i grandi autori attraverso i loro romanzi e saggi, ma cosa raccontano di sé nelle loro lettere personali? Nel 1980 Anna Maria Ortese era stata invitata in Istituto in occasione della presentazione della traduzione svedese de "Il mare non bagna Napoli". L’evento venne tuttavia annullato per una decisione della stessa scrittrice, la quale rinunciò al viaggio a Stoccolma, come si legge in una sua lettera indirizzata all’allora direttrice Lucia Pallavicini. Negli archivi, oltre a questa lettera, è conservato anche quello che sarebbe dovuto essere il testo di presentazione, scritto dalla stessa Ortese, sul quale sono riportate persino una serie di correzioni autografe. Nel corso degli anni, la corrispondenza epistolare tra i direttori dell'Istituto e importanti figure della letteratura italiana fu molto intensa. Tra quest'ultimi, troviamo anche Italo Calvino. Molto fitto fu infatti lo scambio di lettere indirizzate da quest’ultimo al direttore Sergio Ponzanelli, nelle quali venne discussa la programmazione del viaggio dello scrittore in Svezia nel 1961, in occasione di una conferenza sul romanzo italiano contemporaneo, tenuta dallo stesso Calvino proprio in quell’anno. L’archivista Caterina Zeffiro ci racconta queste due lettere e, insieme a esse, qualcosa di più sui due autori e la storia dell’Istituto di Stoccolma.
    2m 22s
  • Vite d'archivio - Ep.2

    25 MAY 2021 · In occasione dell’anniversario che segna gli 80 anni di relazioni culturali tra Italia e Svezia, siamo andati alla ricerca di lettere, fotografie e documenti custoditi negli archivi dell’Istituto di Stoccolma. Abbiamo raccolto queste testimonianze in un libro, “Enchanting Architecture” (http://bit.ly/EnchantingArchitectureBook ), ma racconteremo alcune di esse anche sui canali social dell’Istituto, attraverso una serie di video e immagini. Oggi, con “Vite d’Archivio”, approfondiremo il legame tra la cultura italiana e svedese ripercorrendo alcuni episodi che vedono protagoniste due figure fondamentali in questa relazione: Ingmar Bergman e Anders Österling. Per maggiori informazioni: http://bit.ly/vitedarchivio
    2m 6s
  • Vite d'archivio - Ep.1

    11 MAY 2021 · Da alcuni giorni è finalmente disponibile “Enchanting Architecture”, volume edito dalla casa editrice italiana Five Continents Editions e dedicato all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, che ripercorre gli eventi che hanno portato alla realizzazione dell’edificio progettato da Gio Ponti negli anni Cinquanta, in collaborazione con gli architetti Pier Luigi Nervi, Ferruccio Rossetti e Ture Wennerholm. Far rivivere questa storia è stato possibile anche grazie al materiale d’archivio dell’Istituto, che raccoglie disegni, schizzi, progetti, lettere e documenti, che raccontano questi primi 80 anni di intense relazioni culturali tra Italia e Svezia. Ad introdurci alla scoperta dell’archivio dell’Istituto è Caterina Zeffiro, che nel corso dei mesi passati si è occupata del riordinamento di questo materiale. Seguiteci in questo viaggio nel passato, per imparare a conoscere meglio il nostro presente. Per maggiori informazioni: http://bit.ly/vitedarchivio
    2m 4s
  • Vite d'archivio - Introduzione

    27 APR 2021 · Che cosa possono raccontarci gli archivi riguardo al passato di un luogo? Gli archivi dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma custodiscono una grande varietà di materiale, che racconta la storia dell’edificio, ma anche le tante storie che hanno avuto luogo al suo interno. “Vite d’archivio” è il progetto che nel corso degli ultimi mesi ha provveduto al riordino ragionato dei documenti storici dell’Istituto: documenti, lettere, fotografie, disegni e progetti di architettura e design. L’intento è quello di rendere questo giacimento di memoria disponibile ai ricercatori (e non solo), con la consapevolezza dell’importanza del passato e della necessità di consegnare tutto questo al futuro e trasmetterne il valore. Nelle prossime settimane, l’archivista Caterina Zeffiro ci accompagnerà alla scoperta dei tesori che si nascondono negli archivi dell’Istituto, come ci racconta in questo podcast introduttivo. Pronti a partire con noi in questo viaggio nel passato? Per maggiori informazioni, visitate il sito dell’Istituto: http://bit.ly/vitedarchivio
    5m 39s

Ciascuno di noi contribuisce alla costruzione di quel grande archivio del mondo che è la memoria. Una memoria che, per garantire la sua esistenza, ha avuto per lungo tempo bisogno...

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Ciascuno di noi contribuisce alla costruzione di quel grande archivio del mondo che è la memoria. Una memoria che, per garantire la sua esistenza, ha avuto per lungo tempo bisogno di carte e documenti che testimoniassero le relazioni tra individui e che fossero prova di scelte e attestazioni di identità. Anche all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, nelle stanze che ci ospitano quotidianamente, abbiamo ritrovato molti di questi 'sedimenti fisici', un materiale prezioso accumulatosi nel tempo e che chiedeva di essere riordinato e messo a disposizione di chi volesse esplorarlo per ricostruire una o più storie.

Vite d’archivio è un progetto che ha quindi provveduto al riordino ragionato dei documenti storici della sede al fine di rendere questo giacimento di memoria disponibile ai ricercatori. Tale progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza del passato e della necessità di consegnare tutto questo al futuro e trasmetterne il valore.

Negli ultimi mesi, grazie al lavoro professionale dell’archivista Caterina Zeffiro, si è proceduto ad un’attività di riordino e catalogazione di tutti questi materiali, che, attraverso la pubblicazione dell’inventario sul sito dell’Istituto e prossimamente sui siti di settore, saranno resi disponibili alla fruizione e consultazione da parte di studiosi e ricercatori. Gli spunti di ricerca sono vari e tutti differenti, utili per vari ambiti di studio, da quello architettonico a quello letterario e artistico.

In questo podcast, è la stessa Caterina Zeffiro a introdurci all'archivio dell'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma.
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Author IIC Stockholm
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