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Maria Velleda Farnè e Maria Clotilde Bianchi. Medica prima laureata all’Università di Torino l’una e tra le prime italiane a laurearsi in Chimica e Farmacia l’altra. Due vite. Due storie...
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Maria Velleda Farnè e Maria Clotilde Bianchi. Medica prima laureata all’Università di Torino l’una e tra le prime italiane a laurearsi in Chimica e Farmacia l’altra.
Due vite. Due storie di esemplare emancipazione e determinazione femminili in un’epoca, quella tra metà ’800 e metà ‘900 in cui, tra moltissime difficoltà, la presenza femminile riesce ad affermarsi in ambito accademico, tradizionalmente riservato agli uomini. Tra il 1877 e il 1900 in Italia si contano infatti solo 224 laureate, di cui oltre un terzo in Medicina, Scienze, Farmacia.
VICINI, VIaggio alla scoperta della CiTtà della Scienza di Unito: le radici del futuro è un progetto dell’Università di Torino nato per valorizzare il patrimonio storico e scientifico racchiuso in un complesso di edifici noto come “Città della Scienza” costruiti tra ‘800 e ‘900 per esser sede degli istituti scientifici universitari. In una fase di forte affermazione delle scienze sperimentali che coincise con un nuovo modello di sviluppo economico fondato sul progresso tecnico-scientifico, la “Città della Scienza” divenne fulcro del cambiamento che salvò Torino dalla grave crisi in cui era caduta dopo la perdita del ruolo di capitale del Regno d’Italia per trasformarsi in capitale del Positivismo italiano
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Due vite. Due storie di esemplare emancipazione e determinazione femminili in un’epoca, quella tra metà ’800 e metà ‘900 in cui, tra moltissime difficoltà, la presenza femminile riesce ad affermarsi in ambito accademico, tradizionalmente riservato agli uomini. Tra il 1877 e il 1900 in Italia si contano infatti solo 224 laureate, di cui oltre un terzo in Medicina, Scienze, Farmacia.
VICINI, VIaggio alla scoperta della CiTtà della Scienza di Unito: le radici del futuro è un progetto dell’Università di Torino nato per valorizzare il patrimonio storico e scientifico racchiuso in un complesso di edifici noto come “Città della Scienza” costruiti tra ‘800 e ‘900 per esser sede degli istituti scientifici universitari. In una fase di forte affermazione delle scienze sperimentali che coincise con un nuovo modello di sviluppo economico fondato sul progresso tecnico-scientifico, la “Città della Scienza” divenne fulcro del cambiamento che salvò Torino dalla grave crisi in cui era caduta dopo la perdita del ruolo di capitale del Regno d’Italia per trasformarsi in capitale del Positivismo italiano
Festival Vicini: le radici del futuro
Festival Vicini: le radici del futuro
15 NOV 2022 · È una vita breve ma intensa quella di Maria Velleda Farnè (1852-1905), prima donna a laurearsi all'Università di Torino. Recuperata dall'oblio grazie a una strenua ricerca archivistica, la sua esistenza si snoda tra la Bologna risorgimentale dell’infanzia, la Torino positivista della formazione e Roma, dove è medica onoraria della regina Margherita. Dai fasti all’impoverimento: la parabola di una donna tenace che ha scelto la via non consueta dell’indipendenza.
Fonti archivistiche e bibliografiche:
> Una dottoressa in medicina e chirurgia, «La Stampa», 22 luglio 1878
> A. Metelli, Storia di Brisighella e della Valle di Amone, parte seconda, vol. IV, Faenza, Tipografia di Pietro Conti, 1872, p. 450
> E. Farnè, Teresina Roddi e un medico omeopatico all'epoca del colera in Bologna. Romanzo storico, Firenze, a spese dell’Editore, 1856, parte prima e parte seconda
> Regolamento per la Facoltà medica allegato al Regolamento generale approvato con Regio Decreto 8 ottobre 1876 n. 3434
> M. Serao, Per le signore. Maria Velleda Farnè, «Corriere di Roma» 8 gennaio 1886, p. 1.
> M. V. Farnè, L’estetica nell’igiene, in «Rassegna degli interessi femminili», anno I, n. 1, 15 gennaio 1887, pp. 24-25
> L’Istituto per le ragazze disoccupate, «La Stampa», 27 aprile 1889, p. 1
> Archivio Centrale dello Stato, Casa di S.M. la regina Margherita e di S.M. la regina madre, Beneficenza, busta 1, fasc. 41
> Comune di Rivalba, Ufficio dello stato civile, Registro degli atti di morte decennio 1896-1905, 1905, atto n. 15
Musiche:
8opus - Regrets
Birraj - Everywhere and Nowhere
Birraj - Grey
Eyal Raz - Puzzle World - Short Version
Maya Belsitzman - The Day After Tomorrow
Nono - The 5th Season
Will Van De Crommert - Flight by Moonlight
Podcast ideato e scritto da Paola Novaria dell’Archivio Storico dell’Università di Torino, con il supporto di Giulia Alice Fornaro e Dunja Lavecchia della redazione di Frida UniTo.
Montaggio audio a cura di Dunja Lavecchia.
La poesia è di Paola Novaria.
Le voci sono di Paola Novaria, Alessandro Leccese e Giulia Alice Fornaro.
15 NOV 2022 · "Tenente farmacista di 1° classe" alla Croce Rossa, dottoressa in Chimica e Farmacia nel 1910 e quindi assistente in due importanti cattedre a Torino, prima all'Università e poi al Regio Politecnico. Nel suo medagliere, due brevetti di sostanze medicinali depositati nel 1924.
È Maria Clotilde Bianchi (1886-1962). La sua è una storia di straordinaria operosità e indipendenza nella difficile transizione dell'Italia da Stato liberale a Repubblica.
Fonti archivistiche e bibliografiche:
> Guareschi, Icilio. "Una reazione generale dei chetoni. Commemorazione", Atti R. Acc. delle Scienze di Torino, vol. 52°, 1916-1917, p. 875.
> Lombroso, Gina. La donna nella società attuale. Bologna, Zanichelli, 1927, p. 91
> "Visitando gli ospedali della Croce Rossa: all'Ospedale Maria Laetitia". In: Il cuore di Torino: pro Croce Rossa e pro mutilati. Numero unico. Torino, Tip. V. Bona, 1916, p. 11.
> A.S.L. 17. Ospedale neuropsichiatrico per la provincia di Cuneo in Racconigi. Archivio storico. Inventario 1871-1980. CLASSE I.13 - Atti diversi di carattere amministrativo. Sottoclasse I.13.2 – Attività sanitaria: varie. N. 264, faldone 72: "Decesso dei ricoverati Cussino Battista ed Alladio Quinto: processo contro Maria Clotilde Bianchi, clinico-farmacista presso l'ONP (assolta)", anno 1954.
> Discorso di Benito Mussolini a Lecce, il 7 settembre 1934 - Archivio Luce
> Bombardamento di Torino. Visioni dell'ultima offesa su Torino - Archivio Luce
Musiche:
Ferruccio Busoni - All'Italia
Paul Dukas - Fanfare
Pietro Mascagni - L'amico Fritz (Preludietto)
Offenbach - La belle Hélène (Prelude)
Ravel - Daphnis et Chloé (suite n. 2)
Podcast ideato e scritto da Silvia Idrofano, della Sezione Patrimonio cartaceo e digitalizzazione del Polo delle biblioteche di Scienze della Natura dell’Università di Torino, con il supporto di Giulia Alice Fornaro e Dunja Lavecchia della redazione di Frida UniTo.
Montaggio audio a cura di Dunja Lavecchia.
Le voci sono di Silvia Idrofano, Luca Baraldi e Maddalena Genisio.
Maria Velleda Farnè e Maria Clotilde Bianchi. Medica prima laureata all’Università di Torino l’una e tra le prime italiane a laurearsi in Chimica e Farmacia l’altra. Due vite. Due storie...
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Maria Velleda Farnè e Maria Clotilde Bianchi. Medica prima laureata all’Università di Torino l’una e tra le prime italiane a laurearsi in Chimica e Farmacia l’altra.
Due vite. Due storie di esemplare emancipazione e determinazione femminili in un’epoca, quella tra metà ’800 e metà ‘900 in cui, tra moltissime difficoltà, la presenza femminile riesce ad affermarsi in ambito accademico, tradizionalmente riservato agli uomini. Tra il 1877 e il 1900 in Italia si contano infatti solo 224 laureate, di cui oltre un terzo in Medicina, Scienze, Farmacia.
VICINI, VIaggio alla scoperta della CiTtà della Scienza di Unito: le radici del futuro è un progetto dell’Università di Torino nato per valorizzare il patrimonio storico e scientifico racchiuso in un complesso di edifici noto come “Città della Scienza” costruiti tra ‘800 e ‘900 per esser sede degli istituti scientifici universitari. In una fase di forte affermazione delle scienze sperimentali che coincise con un nuovo modello di sviluppo economico fondato sul progresso tecnico-scientifico, la “Città della Scienza” divenne fulcro del cambiamento che salvò Torino dalla grave crisi in cui era caduta dopo la perdita del ruolo di capitale del Regno d’Italia per trasformarsi in capitale del Positivismo italiano
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VICINI, VIaggio alla scoperta della CiTtà della Scienza di Unito: le radici del futuro è un progetto dell’Università di Torino nato per valorizzare il patrimonio storico e scientifico racchiuso in un complesso di edifici noto come “Città della Scienza” costruiti tra ‘800 e ‘900 per esser sede degli istituti scientifici universitari. In una fase di forte affermazione delle scienze sperimentali che coincise con un nuovo modello di sviluppo economico fondato sul progresso tecnico-scientifico, la “Città della Scienza” divenne fulcro del cambiamento che salvò Torino dalla grave crisi in cui era caduta dopo la perdita del ruolo di capitale del Regno d’Italia per trasformarsi in capitale del Positivismo italiano
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