È già passato un anno da quando, l’11 marzo 2020, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il Covid-19 pandemia. Le curve di decessi e contagi calano e sale il numero delle persone vaccinate. Ma cosa succederà nei prossimi mesi? Quali sono le sfide reali da affrontare? Perché è fondamentale una distribuzione equa dei vaccini per vincere la pandemia?
La pandemia di Covid-19 si è innestata su una situazione sociale già caratterizzata da forti disuguaglianze con il rischio di accentuarle ancora di più. Nel resto del mondo, quello già afflitto da crisi umanitarie e miseria, vivere in uno stato di povertà ha implicato una maggiore esposizione al virus, determinando un circolo vizioso di crescente disuguaglianza globale. L’importanza dei vaccini come risorsa per cambiare la storia della pandemia.
È già passato un anno da quando, l’11 marzo 2020, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il Covid-19 pandemia. Le curve di decessi e contagi calano e sale il numero delle persone vaccinate. Ma cosa succederà nei prossimi mesi? Quali sono le sfide reali da affrontare? Perché è fondamentale una distribuzione equa dei vaccini per vincere la pandemia?
La pandemia di Covid-19 si è innestata su una situazione sociale già caratterizzata da forti disuguaglianze con il rischio di accentuarle ancora di più. Nel resto del mondo, quello già afflitto da crisi umanitarie e miseria, vivere in uno stato di povertà ha implicato una maggiore esposizione al virus, determinando un circolo vizioso di crescente disuguaglianza globale. L’importanza dei vaccini come risorsa per cambiare la storia della pandemia.
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È già passato un anno da quando, l’11 marzo 2020, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il Covid-19 pandemia. Le curve di decessi e contagi calano e sale il numero delle persone vaccinate. Ma cosa succederà nei prossimi mesi? Quali sono le sfide reali da affrontare? Perché è fondamentale una distribuzione equa dei vaccini per vincere la pandemia?
La pandemia di Covid-19 si è innestata su una situazione sociale già caratterizzata da forti disuguaglianze con il rischio di accentuarle ancora di più. Nel resto del mondo, quello già afflitto da crisi umanitarie e miseria, vivere in uno stato di povertà ha implicato una maggiore esposizione al virus, determinando un circolo vizioso di crescente disuguaglianza globale. L’importanza dei vaccini come risorsa per cambiare la storia della pandemia.
È già passato un anno da quando, l’11 marzo 2020, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il Covid-19 pandemia. Le curve di decessi e contagi calano e sale il numero delle persone vaccinate. Ma cosa succederà nei prossimi mesi? Quali sono le sfide reali da affrontare? Perché è fondamentale una distribuzione equa dei vaccini per vincere la pandemia?
La pandemia di Covid-19 si è innestata su una situazione sociale già caratterizzata da forti disuguaglianze con il rischio di accentuarle ancora di più. Nel resto del mondo, quello già afflitto da crisi umanitarie e miseria, vivere in uno stato di povertà ha implicato una maggiore esposizione al virus, determinando un circolo vizioso di crescente disuguaglianza globale. L’importanza dei vaccini come risorsa per cambiare la storia della pandemia.
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È possibile capire la scienza e le decisioni politiche che ne derivano leggendo un quotidiano? La comunità scientifica ha cambiato il suo modo di comunicare durante questa pandemia. E la comunicazione, a volte, può distorcere i risultati ottenuti e influenzare il pubblico. Un focus sull’impatto di questo cambiamento sulla comunità e sul pubblico e, a seguire, un po’ di chiarezza sulle politiche vaccinali e i piani di vaccinazione.
con Enrico Bucci, biologo, e Roberta Villa, giornalista scientifica. Introduce Andrea Sparaciari, giornalista.
Quali sono gli ostacoli per definire il vaccino un diritto per tutti? In Italia sono 500 mila gli “invisibili”, persone che pur vivendo sul territorio nazionale, da un punto di vista amministrativo risultano inesistenti e che oggi rischiano anche di restare esclusi dal piano vaccini.
Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, intervista Sergio Serraino, Coordinatore ambulatorio di EMERGENCY a Castel Volturno, Mauro Destefano, Coordinatore ambulatorio di EMERGENCY a Polistena
I diritti esclusivi e i monopoli dei colossi farmaceutici sui brevetti impediscono che al momento ci siano dosi sufficienti di vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid-19 per tutti. E se, con molte incertezze, i nostri piani vaccinali si propongono di raggiungere un’immunità significativa entro il 2021, i Paesi poveri arriveranno allo stesso traguardo non prima del 2023.
con Vittorio Agnoletto, medico e promotore della campagna “Right2Cure – Nessun profitto sulla pandemia“, Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY e Andrea Di Stefano, giornalista
Il diritto a essere curati e il dovere a curare. È venuto il momento di riflettere sul paradigma immunitario della democrazia in cui viviamo, dove a quelli che sono dentro i confini vengono promessi diritti, tutela e immunizzazione, mentre quelli che sono fuori, possono essere esposti. La lectio della filosofa Donatella Di Cesare affronta come il Covid-19 ha rivelato la disparità tra protetti e indifesi, costringendoci a pensare un nuovo modo di coabitare.
Andrea Sparaciari, giornalista, intervista Donatella Di Cesare, filosofa e accademica.
Cosa ha rappresentato una pandemia globale di queste dimensioni per il mondo della ricerca, della comunicazione e dell’assistenza? Cosa ci ha insegnato rispetto alla preparazione del sistema sanitario? Riflessioni su come la pandemia potrebbe servire a ripensare il modello sociale e sanitario del nostro Paese e non solo.
Marco Damilano, direttore de L’Espresso, intervista Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “Lazzaro Spallanzani”.