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Sette giorni per Paesaggi

  • Infanzia

    18 JUN 2021 · L’ultimo episodio del festival è dedicato all’infanzia. Giulia Mirandola, nel progetto Senti tu quello che sento io? Bambini in ascolto nel paesaggio, in collaborazione con Sette giorni per paesaggi e la piattaforma FarFarFare, ha progettato un laboratorio a distanza, ispirato all’albo illustrato Do you heart what I heart? di Helen Borten (Flying Eye Books 2016). Partendo dalla domanda chiave (che è servita per aprire le orecchie), “Senti tu quello che sento io?”, le bambine e i bambini hanno praticato, seguiti dalle proprie maestre o dai genitori, un’esperienza di ricerca sul paesaggio sonoro, basata su ascolto e registrazione audio. Ascolteremo quindi l’intreccio dei suoni, delle voci raccolte e rielaborate in un nuovo paesaggio collettivo. Infine l’Auriseth, di Umberto Petranca, si congeda, nascosto nel suo mulinello d’aria e acqua, accogliendo nelle sue grandi orecchie le storie di Carla, dei bombardamenti di Piacenza e dei viaggi in bicicletta per le campagne della Val Nure. Seguite la prossima edizione del festival Sette giorni per paesaggi_Popolare gli sguardi su www.enlaboratoriocollettivo.com/sette-giorni-per-paesaggi
    36m 25s
  • Esplorazione

    18 MAY 2021 · In questa sesta puntata Antonio De Rossi approfondisce il tema delle aree interne dopo anni di esplorazione e attività diretta nei territori di confine, riflettendo sull'importanza dei progetti di rigenerazione a base culturale, delle cooperative di comunità e dei reinsediamenti che combinino il recupero delle eredità e delle nuove tecnologie. Luca Andreoni, ci parla dello sguardo fotografico che esplora i luoghi del limite, li attraversa cogliendone la densità e la stratificazione, facendo un passo indietro per meglio osservare. L’Auriseth, di Umberto Petranca, ammalia la signora Franca perché racconti delle storie stregate che muovono le vite degli uomini d’Appennino.
    52m 19s
  • Spaziare

    18 APR 2021 · Spaziare è passeggiare, muoversi, estendendosi liberamente e ampliando la propria forma, fisica o spirituale, nello spazio e nel tempo. Nella puntata che ascolteremo Filippo Lezoli ci racconta delle Stick Charts, carte nautiche utilizzate dagli abitanti delle isole Marshall per navigare in canoa nell'Oceano Pacifico, possibili metafore attive per comprendere i segni del contemporaneo. Ugo Locatelli, attraverso la lente della sua pratica artistico-filosofica, riflette sulla complessità dei segni di questo tempo in cui l’umano ha profondamente e drammaticamente modificato l'ecosistema in cui vive. Le folate di vento di novembre nascondono, tra le foglie di faggio volanti, l’Auriseth di Umberto Petranca, che, nel paese di Tiramani conserva, nelle sue grandi orecchie, la storia del signor Lorenzo. Esplorare le possibilità dello sguardo e dei modi di abitare il limite sarà il tema suggerito agli ospiti della prossima puntata: l'architetto Antonio de Rossi e il fotografo Luca Andreoni. Infine l’Auriseth ci racconterà di streghe domestiche e incantesimi boschivi d’Appennino.
    51m 25s
  • Selvatico

    18 MAR 2021 · Selvatico è lo spontaneo che cresce libero e sta sul bordo, il confine mobile tra il naturale e l’umano. In questa quarta puntata l’architetto Antonio De Rossi partendo da un’esperienza storica importante, quella valdese, antica civiltà alpina, ragiona sull’intreccio tra antropico e selvaggio. Alice Benessia, dall’Alta Langa, ci racconta la storia di Pianpicollo Selvatico, luogo in cui si incoraggiano la ricerca artistica, scientifica e filosofica come processi trasformativi e si promuove ogni forma di diversità, culturale ed ecologica. L’Auriseth, di Umberto Petranca, distingue e raccoglie, tra i gorgoglii del torrente Nure, la voce di Adolfo e il racconto delle case che tornano.La parola-bussola della quinta puntata sarà Spaziare e ci orienteremo nei paesaggi di ciascuno attraverso le voci del giornalista Filippo Lezoli, l’artista Ugo Locatelli e il fine udito dell’Auriseth di Umberto Petranca.
    47m 33s
  • Pagine a voce

    18 FEB 2021 · Questo terzo appuntamento porta il titolo di Pagine a voce: quelle pagine dove si raccolgono le voci che il giornalista Francesco Erbani ha ascoltato, percorrendo l’ Italia che, da nord a sud, resiste; sono anche quelle pagine bianche che lo scrittore affronta come spazio aperto, conflittuale e consolatorio a un tempo, come suggerisce Michele Carini. Auriseth continua il suo viaggio d'ascolto per le gallerie delle tante miniere della Val Nure e al paese dove vive Andrea, in cui le ombre degli alberi non sono mai solo semplici profili scuri.
    40m 45s
  • Insediarsi

    18 JAN 2021 · Questa seconda puntata ha come parola d'innesco Insediarsi, che intendiamo qui come “prendere dimora”, come costruire nuova memoria nei luoghi, senza dimenticarsi il passato. Anna Zegna ci racconta la storia di Oasi Zegna, un grande parco naturale nato dalla visione “verde” di un industriale illuminato nelle Alpi Biellesi. Fabio Boiardi, partendo dall'icona architettonica di Casa Malaparte, ragiona sulla connessione tra scrittura, grammatica dell'architettura e relazione col limite, reale e metaforico. Infine Auriseth ascolta le storie che il vento porta tra gli abeti del monte Aserei e arriva fino al paese, raccogliendo la storia di Emilia.
    49m 23s
  • Relazione

    18 DEC 2020 · La parola guida di questa prima puntata d'esordio, il primo paesaggio, è Relazione. È nella relazione con l'altro da noi, animale, vegetale, animato o inanimato, che possiamo riconoscerci e costruire la nostra identità d'umani. Ascolterete le voci di Ugo Morelli, che ci racconta che anche la pazienza ha un limite, col quale ognuno di noi sta facendo i conti; Davide Assael ci ricorda che forse questo limite è bene riconoscerlo, non come impedimento, ma come punto di partenza. Infine Umberto Petranca ci presenta Auriseth, uno strano essere dalle grandi capacità d'ascolto, che ci accompagnerà fino alla fine delle sette puntate, portandoci nella storia di storie di certi luoghi d'Appennino.
    46m 54s

di EN Laboratorio Collettivo. Che relazione intercorre tra l’uomo e lo spazio che abita e immagina per il suo futuro? Come si declinano il nostro stare al mondo e il...

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di EN Laboratorio Collettivo.
Che relazione intercorre tra l’uomo e lo spazio che abita e immagina per il suo futuro? Come si declinano il nostro stare al mondo e il nostro percorrere il limite di ciò che siamo? Cos’è paesaggio?
Sette giorni per Paesaggi nasce dall’omonimo festival, organizzato da EN Laboratorio Collettivo che, data l'impossibilità di organizzare eventi dal vivo a causa dell’emergenza sanitaria, per questo 2020, ha deciso di farne una versione podcast. Al centro c'è il rapporto complesso tra l'uomo e l'ambiente in cui vive, il tema che guida questo percorso in sette episodi mensili sono gli Immaginari del limite: una proposta, tra i tanti sguardi possibili su dove e come viviamo questa terra, di quelli che aprono strade invece di chiuderle, che mettono in pratica un pensiero, lo coltivano con attenzione e cura. Le voci sono tante, diverse, e altrettante potrebbero essere. Alcune racconteranno di cosa vuol dire abitare il limite, di mappe oceaniche, di contadini partigiani e di filosofi antichi. Di cosa l’infanzia voglia ascoltare di questi mondi in bilico, mondi di speranza e lotta. Tutte storie che potreste avere incontrato nella vostra vita o che vi faranno venire voglia di essere scoperte.
Per saperne di più dei progetti in corso e di quelli che verranno realizzati visitate il sito enlaboratoriocolletivo.com
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