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Ritratti d'artiste

  • Ep 8: Ketty La Rocca

    7 MAR 2023 · È stata una delle più importanti artiste italiane del XX secolo e una delle poche ad essere riconosciuta a livello internazionale. Il suo percorso artistico è stato breve, dal 1964 al 1975, ma densissimo di attività e sperimentazioni. A Firenze, dove vive con il marito e il figlio Michelangelo, Gaetana detta Ketty, maestra elementare, incontra il Gruppo 70, diventando una degli esponenti della “Poesia visiva”. La riflessione sul linguaggio percorre tutto il suo lavoro, dai primi collage realizzati insieme ai poeti visivi, fino ai lavori individuali, sviluppati dopo il primo impatto con il tumore, che se la porterà via a 38 anni. I suoi temi ricorrenti - la subalternità della donna, la mercificazione della società, la disuguaglianza tra nord e sud del mondo - sono trattati in modo più intimo nella seconda parte del suo lavoro, quando il rifiuto del linguaggio verbale la conduce a rivalutare il valore comunicativo del corpo, del gesto. Sperimenta dunque diverse forme espressive, dal collage, alla scultura, alla fotografia, alla performance - tanto da essere anche definita la prima body artist italiana. Nel 1972 partecipa alla Biennale di Venezia con uno dei primi video mai realizzati in ambito artistico. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni, dal MART di Rovereto al MOMA di New York e la sua figura è stata riscoperta negli ultimi anni, grazie alle ricerche su “arte e femminismo”. Si ringrazia la fondazione La Quadriennale di Roma per la gentile concessione di Ketty La Rocca, Verbigerazione, 1973.
    25m 8s
  • Ep 7: Carla Accardi

    7 MAR 2023 · Unica donna firmataria del manifesto del gruppo astrattista d’avanguardia “Forma 1”, col suo lavoro combatte contro l’emarginazione creativa femminile in ambito artistico e contro il pregiudizio che associa donna a delicatezza in arte. Le sue forme, infatti, sono difficili e poco decifrabili. Accardi contribuisce anche alla nascita del movimento femminista in Italia, costituendo nel 1970 insieme a Carla Lonzi ed Elvira Banotti il gruppo “Rivolta Femminile”. Le sue opere sono parte delle più importanti collezioni pubbliche: Castello di Rivoli, TO; MACRO, Roma; MART, Trento; Galleria Nazionale, Roma; Palazzo Reale, MI, Gallerie degli Uffizi, FI.
    23m 55s
  • Ep 6: Maria Lai

    7 MAR 2023 · Artista con un progetto unico e pionieristico, sperimentatrice di tecniche e materiali Maria Lai ha fatto di più, quando utilizzando un nastro azzurro, ha legato le case del piccolo paese sardo d’origine, alla Montagna sovrastante. Coinvolgendo tutti gli abitanti e portandoli a riflettere sull’interdipendenza dei legami che tengono unita una comunità, questa operazione è stata il primo esempio di “arte relazionale" italiana che ha ispirato molti artisti successivi. Le sue opere sono parte delle collezioni del MART di Trento e della Galleria Nazionale di Roma.
    20m 16s
  • Ep 5: Adriana Bisi Fabbri

    7 MAR 2023 · Un talento incredibile e una vita di fatiche per vederlo riconosciuto: è questa la storia di Adriana Bisi Fabbri. Nata a Ferrara nel 1881, viene accolta a Padova, a casa della zia - madre di Umberto Boccioni - quando la sua famiglia cade in rovina. Si mantiene per anni lavorando come ricamatrice e nel 1905 si trasferisce a Bergamo insieme al marito. Entrambi cercano di realizzare un sogno: la poesia per lui, la pittura per lei. Due figli e una vita di stenti, da veri bohemiens, si sostengono a vicenda. Adriana è la prima donna nel suo ambiente a indossare i pantaloni e a tagliarsi i capelli. Frequenta gli ambienti interventisti e quelli delle avanguardie, lambisce il futurismo, ma aderisce al gruppo di Nuove Tendenze. Il tratto incisivo e graffiante, dopo una lunga gavetta, Adriana arriva al successo poco prima della Grande Guerra , anche come caricaturista politica (unica donna in questo campo) e diviene la vignettista del Popolo d’Italia. La sua firma è “Adrì”. Nel 1916 riesce finalmente ad avere uno studio tutto suo a Milano, ma muore due anni dopo, all’apice del successo, all’età di 37 anni. I suoi lavori, originalissimi, sono all’ Istituto Centrale della Grafica.
    25m 38s
  • Ep 4: Rosalba Carriera

    7 MAR 2023 · Rosalba Carriera è stata la pittrice più famosa d’Europa nella prima metà del Settecento: in nessuna nessuna corte europea mancava un ritratto di suo pugno. Di origini medio borghesi e senza pittori in famiglia, mette a frutto il suo talento sulla pittura di miniature e sui ritratti a pastello. Generi considerati minori, ma che le permettono di vivere agiatamente del suo lavoro in totale indipendenza. Nella Venezia del lusso e dei piaceri, la sua fama si diffonde in fretta grazie ai turisti del Grand Tour, che non si fanno mai mancare una sosta nello studio di Rosalba, capace di cogliere non solo l’aspetto, ma l’essenza della persona che ha davanti. Nel suo salotto passano tutte le celebrità dell’epoca, ma, soprattutto, le donne più indipendenti della città. Paradosso per una pittrice, vive il dramma della cecità, che le impedisce di lavorare negli ultimi 10 anni della sua vita.
    26m 8s
  • Ep3: Ginevra Cantofoli

    7 MAR 2023 · Quello di Ginevra Cantofoli è un nome per lo più sconosciuto, persino agli storici dell’arte. Eppure, a questa misteriosa rappresentante del barocco bolognese è attribuito uno dei dipinti più famosi del mondo, conservato alla Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma, il cosiddetto “Ritratto di Beatrice Cenci”, un tempo attribuito a Guido Reni. L’attribuzione del quadro a Reni, così come quella del volto a Beatrice Cenci, è stata da tempo smentita, ma ancora non vi è accordo sull’identità della mano che l’avrebbe dipinto. Negli ultimi anni, però, le ricerche dello storico dell’arte Massimo Pulini, partite quasi per caso, sembrano portare dritto alla mano delicata, timida, ma talentuosa, di questa ignota pittrice attiva nella Bologna del Seicento.
    26m 20s
  • Ep 2: Plautilla Bricci

    7 MAR 2023 · “Plautilla Bricci, romana e zitella"’, questa la firma sulla “Madonna col bambino”, la sua prima tela, che le garantirà l’ingresso e “lasciapassare” nel mondo dell’arte del ‘600. Infatti quell’icona considerata miracolosa, poiché “ completata” dalla Madonna, garantisce a Plautilla la fama di donna toccata dalla grazia divina, status che, a fronte del voto di castità, le risparmia un matrimonio combinato e l’ingresso in convento, e pone le basi della sua indipendenza, professionale ed economica. Ma Plautilla non fu solo pittrice, braccio operativo, attraverso l’Abate Elpidio Benedetti, del Cardinale Mazzarino a Roma, è stata Architettrice, prima donna architetto dell’Europa preindustriale. Il suo capolavoro è la Villa Benedetta, oggi nota come Villa del Vascello a Roma. E tra i dipinti il quadro d’altare raffigurante “San Luigi IX di Francia tra la Storia e la Fede” per la cappella di San Luigi dei Francesi (1676-1680).
    21m 20s
  • Ep 1: Sofonisba Anguissola

    7 MAR 2023 · «Ho ricevuto maggiori lumi da una donna cieca che dallo studiare le opere dei più insigni maestri» scrive sul suo Diario Italiano il giovane talento della pittura fiamminga Anton Van Dyck quando incontra Sofonisba Anguissola a Palermo ormai novantenne. Vissuta a cavallo tra il 1500 e il 1600, Sofonisba Anguissola, arriva al compimento della sua lunga vita come pittrice celebrata dai potenti dell’epoca. Nota per i suoi ritratti e autoritratti, talmente realistici da rendere vive le persone che vi sono rappresentate, è stata la prima donna a ottenere il riconoscimento internazionale come pittrice. Le sue opere si trovano in Italia presso: Gallerie degli Uffizi; Museo Nazionale di Capodimonte; Pinacoteca di Brera; Galleria Doria Pamphili, Roma; Galleria Sabauda.
    23m 42s
  • Trailer: Ritratti d'artiste

    6 MAR 2023 · Le donne nell’arte sono tantissime ma spesso poco conosciute o addirittura dimenticate. Ma, grazie al loro talento eccezionale e alla determinazione a non piegarsi alle regole imposte dalla società, hanno guardato il mondo con occhi liberi.
    1m 45s

Quante sono le donne nell’arte? La risposta oggi è: “tantissime!” Eppure, quando vi trovate a visitare una galleria d’arte, o un museo, provate a domandarvi quante delle opere esposte siano...

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Quante sono le donne nell’arte? La risposta oggi è: “tantissime!” Eppure, quando vi trovate a visitare una galleria d’arte, o un museo, provate a domandarvi quante delle opere esposte siano firmate da donne… Ecco allora che quel “tantissime” diventa “pochissime”. Il motivo di questo “pochissime” è… la storia! Quel lungo, tormentato, cammino costellato da enormi pregiudizi. Contro cui le donne hanno lottato, in ogni campo! In questa serie, prodotta da Chora Media per la Direzione Musei del Ministero della Cultura, vi invitiamo a cambiare prospettiva, perché nel mondo dell’arte le donne non sono state solo muse e modelle, sono state pittrici, scultrici, performer. Vi racconteremo le storie di otto grandi artiste. Alcune molto note, altre poco conosciute o addirittura dimenticate. Tutte accomunate da un talento eccezionale e determinate a non piegarsi alle regole imposte dalla società della loro epoca. Otto donne che hanno guardato il mondo con occhi liberi.
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Author Chora Media
Categories Arts
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