Nell’immaginario collettivo il Settecento è considerato il secolo delle rivoluzioni, dei lumi, di una Maria Antonietta in fissa con le brioches e di contadini in miseria che hanno finito per tagliarle la testa. Ma andiamo oltre ai luoghi comuni e scopriamo insieme come questo passato, che ci sembra lontano, sia ancora tanto presente nella nostra cultura pop per imparare da quella società molto complessa come la creatività possa essere un atto politico e rivoluzionario.
Paradigma ‘700 è un podcast prodotto da Leccio51. Scopri di più su www.Leccio51.com.
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Il podcast sul secolo più rock della storia. Nell’immaginario collettivo il Settecento è considerato il secolo delle rivoluzioni, dei lumi, di una Maria Antonietta in fissa con le brioches e di contadini in miseria che hanno finito per tagliarle la testa. Ma andiamo oltre ai luoghi comuni e scopriamo insieme come questo passato, che ci sembra lontano, sia ancora tanto presente nella nostra cultura pop per imparare da quella società molto complessa come la creatività possa essere un atto politico e rivoluzionario. Paradigma ‘700 è un podcast prodotto da Leccio51. Scopri di più su www.Leccio51.com. Iscriviti al canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZnhxrZX9J1gpc9kNXHxuww Per approfondimenti segui la pagina Instagram @paradigma700podcast oppure scrivi a info@leccio51.com
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Il podcast sul secolo più rock della storia.
Nell’immaginario collettivo il Settecento è considerato il secolo delle rivoluzioni, dei lumi, di una Maria Antonietta in fissa con le brioches e di contadini in miseria che hanno finito per tagliarle la testa. Ma andiamo oltre ai luoghi comuni e scopriamo insieme come questo passato, che ci sembra lontano, sia ancora tanto presente nella nostra cultura pop per imparare da quella società molto complessa come la creatività possa essere un atto politico e rivoluzionario.
Paradigma ‘700 è un podcast prodotto da Leccio51. Scopri di più su www.Leccio51.com.
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Il podcast sul secolo più rock della storia. Nell’immaginario collettivo il Settecento è considerato il secolo delle rivoluzioni, dei lumi, di una Maria Antonietta in fissa con le brioches e di contadini in miseria che hanno finito per tagliarle la testa. Ma andiamo oltre ai luoghi comuni e scopriamo insieme come questo passato, che ci sembra lontano, sia ancora tanto presente nella nostra cultura pop per imparare da quella società molto complessa come la creatività possa essere un atto politico e rivoluzionario. Paradigma ‘700 è un podcast prodotto da Leccio51. Scopri di più su www.Leccio51.com. Iscriviti al canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZnhxrZX9J1gpc9kNXHxuww Per approfondimenti segui la pagina Instagram @paradigma700podcast oppure scrivi a info@leccio51.com
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Nell’immaginario collettivo il Settecento è considerato il secolo delle rivoluzioni, dei lumi, di una Maria Antonietta in fissa con le brioches e di contadini in miseria che hanno finito per tagliarle la testa.
Ma andiamo oltre ai luoghi comuni e scopriamo insieme come questo passato, che ci sembra lontano, sia ancora tanto presente nella nostra cultura pop per imparare da quella società molto complessa come la creatività possa essere un atto politico e rivoluzionario.
Quello che abbiamo imparato a scuola sul Settecento non ci restituisce un'immagine molto realistica di quello che doveva essere davvero vivere in quell'epoca. Dalla classica definizione di "Secolo delle rivoluzioni" cambiamo il punto di vista e presto sarà chiaro perché, a buon diritto, dovrebbe essere definito "Il secolo più rock della storia".
BIBLIOGRAFIA
Eco U. (a cura di), "Storia della civiltà europea", Encyclomedia Publishers, 2014
Cosa rimane oggi dell'Illuminismo? Abbiamo fatto tesoro della più grande rivoluzione culturale della storia o gli ostacoli del passato sono ancora in agguato?
Parliamo del Settecento per riflettere sul nostro presente, perché oggi non avremmo forse tutti bisogno di un nuovo secolo di lumi?
BIBLIOGRAFIA
Burgio A., “La recente storiografia italiana sul Settecento: sintesi di una panoramica”, Università degli studi di Urbino, 1996
Eco U. (a cura di), "Storia della civiltà europea", Encyclomedia Publishers, 2014
Alla corte di Maria Antonietta, acconciature vertiginose e stravaganti venivano derise dagli uomini che le consideravano l'ennesima dimostrazione della stupidità femminile. Ma le donne aristocratiche stavano usando quelle parrucche per dire la loro opinione su argomenti che il codice di comportamento del tempo gli vietava di esprimere a parole.
BIBLIOGRAFIA
Mafai G., "Storia del costume dall'età romana al Settecento", Skira editore, 2011
Malagoli M., "L'acconciatura attraverso la cultura dei popoli", Casa editrice Ediland, 1999
I musicisti del Settecento sono stati usati dai monarchi assoluti come strumenti del potere a scopo di dominio. Nella loro esperienza umana si individua un sistema di valori percorso da dubbi profondi che si traducono in espressioni estreme e contraddittorie. Ma sempre nel Settecento termina anche la funzione storica del mecenatismo dopo quattro secoli. Cosa succederà alla figura del musicista da ora in avanti?
In questa puntata introduciamo la musica antica, per approfondire, nella prossima, le ripercussioni che le trasformazioni del Settecento hanno portato al mondo della musica e con cui ancora oggi facciamo i conti.
BIBLIOGRAFIA
AAVV, "Storia della musica", Einaudi, 2014
Basso A., "L'età di Bach e Haendel", E. D. T. Edizioni, 2010
Surian E., "Manuale di storia della musica vol. II", Rugginenti, 2010
Il diritto d'autore (che non esisteva) e i meccanismi dell'editoria musicale ci fanno capire, una volta di più, quanto sia lontana dalla nostra la mentalità della società del Settecento.
Abbiamo ancora tanto da imparare da questo secolo così contraddittorio e sorprendente.
BIBLIOGRAFIA
AAVV, "Storia della musica", Einaudi, 2014
Basso A., "L'età di Bach e Haendel", E. D. T. Edizioni, 2010
Surian E., "Manuale di storia della musica vol. II", Rugginenti, 2010
Anche per la cucina, nel Settecento, le mode arrivano dalla Francia dove a ideare salse e elaborare ricette con le novità gastronomiche provenienti dal Nuovo Mondo è una nuova figura di potere: il cuoco.
BIBLIOGRAFIA
Iovino R., Mattion I., "Sinfonia gastronomica", Viennepierre edizioni, 2006
Michel D., "Vatel ou la naissance de la gastronomie", Editions Fayard, 1999
Erano quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo. E l'hanno fatto davvero, almeno per quanto riguarda la divulgazione di scienza e cultura: Diderot, D'Alembert, Rousseau e Condillac furono il primo nucleo di quel gruppo di intellettuali che, ostacolati dalla Chiesa cattolica e dalla censura francese, scrissero e pubblicarono "L'Enciclopedia".
In questo episodio ripercorriamo la loro storia e scopriamo cosa ci hanno insegnato.
BIBLIOGRAFIA
Venturi F., "Le origini dell'Enciclopedia", Einaudi, Torino, 1976
Quintili P., "La pensée critique de Diderot. Matérialisme, science et poésie à l’âge de l’Encyclopédie 1742-1782", Honoré Champion, Paris, 2001
www.biodiversitylibrary.org
www.collettiva.it
Nel podcast sul secolo più rock della storia non potevamo non parlare della figura più rock del secolo: il pirata.
In questo breve viaggio tra storia e letteratura ci interrogheremo sul perché questi personaggi toccano ancora oggi in tutti noi quelle corde archetipiche collegate ad un immaginario libertario. E lo faremo grazie all'esperienza degli ospiti speciali di questa puntata: Flavio Carlini e Danilo Puce di Radio Pirata.
Una storia di amore e follia fece uscire la Danimarca da un’epoca buia e antiprogressista per rendere concreti gli ideali illuministi e diventare uno Stato moderno. Una rivoluzione silenziosa e pacifica che ha come protagonisti un re pazzo, una regina idealista e un medico illuminista.
Una vicenda emblematica che ci ricorda che interessi politici ed economici possono essere un ostacolo al progresso scientifico oggi come allora.
Si ringrazia per l'intervento finale il dottor Carlo Quarenghi, specialista di medicina interna.
BIBLIOGRAFIA
Enquist P. O., “Il medico di corte”, Iperborea, 2001
Fo D., “C’è un re pazzo in Danimarca”, Chiarelettere, 2018
Ospazi S., “L’alterità di Struensee, diverso tra i diversi”, Annali Sezione Germania, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, 2017
https://www.who.int