Il risultato era scontato, i giovani e inesperti Packers, inferiori in tutto all'avversario, dovevano soccombere. Peccato che loro non lo sapessero e ne abbiano messi 48. A Dallas. Ai Cowboys. E ora, con l'incoscienza e la spensieratezza della squadra più giovane della NFL, i ragazzi di Matt LaFleur vanno addirittura in gita premio a San Francisco, a giocare un'altra partita dall'esito più che scontato. Spiaze.
Nonostante Joe Barry stavolta si sia addirittura superato, concedendo 30 punti al peggiore attacco della NFL, i Packers la sfangano grazie ad una prova maiuscola di Aaron Jones, al ritorno dall'infortunio, e ad un'altra solidissima uscita di Jordan Love. Le speranze di playoffs non sono ancora svanite.
Lanciatissimi dopo le vittorie su Lions e Chiefs, i Packers trovano il modo di tornare alle vecchie abitudini perdendo contro i Giants in partita piena di errori ed orrori in ogni fase di gioco.
La grande vittoria nel Thanksgiving Game contro i Lions, un Jordan Love fantastico che dovrà confermarsi a questi livelli e le prospettive dei Packers da qui a fine stagione.
La sconfitta di misura di Pittsburgh, pur lasciando l'amaro in bocca come ogni sconfitta, non può non far ben sperare per il futuro, per lo meno in attacco.