In questo podcast puoi trovare pratiche di Mindfulness formali e attive, informazioni e scoperte scientifiche sulla Mindfulness. Mindfulness significa prestare attenzione, intenzionalmente al momento presente, in modo non giudicante è anche un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora.
L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza, una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, e propone un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione adeguato e adatto alla mentalità occidentale, inseribile nei contesti di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni. È un approccio secolare, non legato a nessuna pratica religiosa.
Una caratteristica di fondo dell’approccio della Mindfulness è lo strettissimo legame con il pensiero scientifico e la ricerca: si è sviluppata sia sul campo, nella sperimentazione pratica, sia a partire da scientifiche ricerche rigorose che ne hanno verificato l’effettiva efficacia e i meccanismi di funzionamento.
Abbiamo 100 mil di neuroni e non possiamo fare a meno di pensare, ma con il training di Mindfulness impariamo ad essere consapevoli quando la mente inizia a lasciarsi coinvolgere dai pensieri e a spostare intenzionalmente e con gentilezza l’attenzione al respiro ai suoni o alle sensazioni fisiche
In questo podcast puoi trovare pratiche di Mindfulness formali e attive, informazioni e scoperte scientifiche sulla Mindfulness. Mindfulness significa prestare attenzione, intenzionalmente al momento presente, in modo non giudicante è anche un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora.
L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza, una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, e propone un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione adeguato e adatto alla mentalità occidentale, inseribile nei contesti di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni. È un approccio secolare, non legato a nessuna pratica religiosa.
Una caratteristica di fondo dell’approccio della Mindfulness è lo strettissimo legame con il pensiero scientifico e la ricerca: si è sviluppata sia sul campo, nella sperimentazione pratica, sia a partire da scientifiche ricerche rigorose che ne hanno verificato l’effettiva efficacia e i meccanismi di funzionamento.
Abbiamo 100 mil di neuroni e non possiamo fare a meno di pensare, ma con il training di Mindfulness impariamo ad essere consapevoli quando la mente inizia a lasciarsi coinvolgere dai pensieri e a spostare intenzionalmente e con gentilezza l’attenzione al respiro ai suoni o alle sensazioni fisiche
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L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza, una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, e propone un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione adeguato e adatto alla mentalità occidentale, inseribile nei contesti di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni. È un approccio secolare, non legato a nessuna pratica religiosa.
Una caratteristica di fondo dell’approccio della Mindfulness è lo strettissimo legame con il pensiero scientifico e la ricerca: si è sviluppata sia sul campo, nella sperimentazione pratica, sia a partire da scientifiche ricerche rigorose che ne hanno verificato l’effettiva efficacia e i meccanismi di funzionamento.
Abbiamo 100 mil di neuroni e non possiamo fare a meno di pensare, ma con il training di Mindfulness impariamo ad essere consapevoli quando la mente inizia a lasciarsi coinvolgere dai pensieri e a spostare intenzionalmente e con gentilezza l’attenzione al respiro ai suoni o alle sensazioni fisiche
In questo podcast puoi trovare pratiche di Mindfulness formali e attive, informazioni e scoperte scientifiche sulla Mindfulness. Mindfulness significa prestare attenzione, intenzionalmente al momento presente, in modo non giudicante è anche un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora.
L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza, una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, e propone un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione adeguato e adatto alla mentalità occidentale, inseribile nei contesti di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni. È un approccio secolare, non legato a nessuna pratica religiosa.
Una caratteristica di fondo dell’approccio della Mindfulness è lo strettissimo legame con il pensiero scientifico e la ricerca: si è sviluppata sia sul campo, nella sperimentazione pratica, sia a partire da scientifiche ricerche rigorose che ne hanno verificato l’effettiva efficacia e i meccanismi di funzionamento.
Abbiamo 100 mil di neuroni e non possiamo fare a meno di pensare, ma con il training di Mindfulness impariamo ad essere consapevoli quando la mente inizia a lasciarsi coinvolgere dai pensieri e a spostare intenzionalmente e con gentilezza l’attenzione al respiro ai suoni o alle sensazioni fisiche
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Nella scorsa puntata abbiamo esplorato le sensazioni del corpo da dentro. Oggi faremo una scannerizzazione consapevole del corpo cercando di avere un'idea di dove è più facile sentire le sensazioni e magari notare le aree che non sono così accessibili.
Quando viviamo principalmente nella nostra mente tendiamo ad osservare il corpo da una certa distanza, in questi momenti non siamo davvero consapevoli delle sensazioni del corpo, tendiamo al massimo a percepire solo quelle superficiali.
Quando non siamo in contatto con il corpo ci sono delle conseguenze e la più grande è che siamo incapaci di collegarci con la naturale intelligenza del nostro corpo quella che ci aiuta sempre a prenderci cura di noi stessi e di guarire più velocemente.
La pratica di Mindfulness ci fa realizzare quanto raramente siano consapevoli di ciò che sta accadendo nel corpo. Eppure, la consapevolezza del corpo può essere fondamentale. Le sensazioni e le emozioni nel corpo diventano fonti di dati e informazioni su come ci sentiamo e ci aiutano a sviluppare più intelligenza emotiva, e intuizione.
Nella maggior parte dei luoghi di lavoro, passiamo otto o più ore al giorno a risolvere problemi, pianificare, decidere, analizzare. E questo significa che di solito non siamo consapevoli delle sensazioni del nostro corpo a meno che non sentiamo un dolore fisico.
Eppure, anche se non gli prestiamo attenzione, ognuna delle nostre esperienze, che si tratti di amore, dolore, rabbia, eccitazione o è alimentata da sensazioni fisiche.
Con la consapevolezza del nostro corpo, invece di reagire impariamo a restare presente a qualunque sensazione stiamo vivendo. E notiamo che le emozioni vanno e vengono come il respiro. Sono temporanei. In questo modo possiamo farlo scelte migliori e più sagge riguardo alle nostre azioni e comportamenti, anche se siamo attivati da sensazioni forti come rabbia, ansia, dolore o desiderio.
Essere consapevoli del nostro respiro ci dà un’ancora facilmente disponibile per consentirci di portare più chiarezza, più stabilità in tutti gli aspetti della nostra vita. Ci può aiutare a migliorare la concentrazione durante le riunioni e ad essere più efficiente nel portare a termine i progetti e anche nell’ascolto.
Inoltre anche pochi minuti di respirazione consapevole possono alleviare lo stress e la preoccupazione delle scadenze. Il respiro è sempre disponibile e ciò lo rende un'ancora ideale a cui possiamo ritornare.
Possiamo tornare ancora e ancora alle pratiche che abbiamo fatto finora come un potente risorsa per la concentrazione, per la chiarezza, per la tranquillità interiore. Ora, utilizziamo gli strumenti per calmare e contare il respiro per approfondire e portare un’attenzione ancora più attenta al flusso di ciascuno respiro. Consideriamo ogni respiro come un'onda, un arco di movimento. Con un spirito di curiosità, di indagine gentile si può cominciare a notare come ogni respiro abbia un inizio, una parte centrale e una fine.
In questa puntata presento un altro strumento che potremmo trovare utile, vale a dire l'arte di respirare consapevolmente, contando dolcemente il respiro. Il conteggio non è puramente meccanico, ma piuttosto è un modo per portare una focalizzazione continuo mentre ci alleniamo. Possiamo contare da uno a cinque e poi iniziare di nuovo oppure da uno a 10.
Il punto è usare il conteggio come un modo per rimanere vigili e connessi ad ogni respiro. Il segreto di questa pratica è lasciare che i numeri siano solo un sussurro nella mente A volte possiamo arrivare solo fino a due o tre respiri prima di distrarci, non importa è come allenarsi in palestra. Stiamo costruendo i muscoli della stabilità e della concentrazione. Cerchiamo di essere pazienti e gentili con noi stessi
In questa puntata continueremo a sviluppare un’abilità fondamentale per rimanere presenti, la capacità cioè di stabilizzare e calmare la mente. I ricercatori hanno dimostrato che con l’allenamento alla consapevolezza, la mente diventa meno distratta e più concentrata. Ciò significa che le funzioni mentali critiche su cui facciamo affidamento per avere successo come la memoria, il ragionamento, la pianificazione, risoluzione dei problemi sono tutte influenzate positivamente dalla consapevolezza. Una pratica regolare di consapevolezza attraverso la respirazione approfondirà lentamente e gradualmente la capacità di rimanere ancorati e presenti in ogni momento.
Col tempo, questo allenamento influenzerà naturalmente il modo in cui partecipiamo alle riunioni, la qualità della risoluzione dei problemi e la capacità di collaborare e di comunicare in modo più efficace.
In questa puntata ci concentreremo sulla più universale delle pratiche di consapevolezza: la Consapevolezza del respiro. Il respiro è fondamentale, e attraverso il respiro ci connettiamo con l'espirazione e l'inspirazione degli alberi e con tutte le persone con cui lavoriamo e viviamo. Noi respiriamo insieme a tutto ciò che vive. Diventare consapevoli del nostro respiro può calmarci, stabilizzare la nostra attenzione e migliorare la nostra capacità di concentrarci su qualunque cosa facciamo, anche nella confusione che a volte sperimentiamo sul lavoro.
Nella pratica di mindf la tecnica è molto importante, è stato provato anche scientificamente che il training può modificare il cervello, ma quello che è altrettanto importante è l’atteggiamento con cui affrontiamo la pratica che deve essere di cordialità verso noi stessi e la nostra esperienza. Relazionarci alla ns esperienza come faremmo con una persona cara con interesse, accettazione, compassione, calore.
Riflettiamo per un momento e consideriamo qual è il ns atteggiamento nei ns confronti soprattutto in quei momenti in cui ci sentiamo ansiosi, arrabbiati o abbiamo fatto un errore. Per molti di noi, il nostro atteggiamento è lontano dall’essere amichevole.
Abbiamo l’abitudine di giudicarci carenti, carente, inadeguati. È la sensazione cronica che in qualche modo non siamo all’altezza.
Raramente ne siamo consapevoli, ma i nostri giudizi possono influenzare ogni aspetto della vita e del lavoro, le relazioni, la produttività e la creatività. Questo sentimento di imperfezione o di non abbastanza, è un’esperienza comune.
Con la consapevolezza notiamo che il nostro aspetto interiore è molto simile a tempo atmosferico. A volte molto calmo. Altre volte è piovoso o tempestoso. Se ci relazioniamo a quel clima interiore con un interesse genuino, esso non prende il sopravvento. Con un atteggiamento di amicizia, possiamo connetterci con ciò che sta succedendo e sviluppare una comprensione più profonda, un vero senso di connessione con tutti gli aspetti della nostra vita.
La condizione umana sembra davvero quella di essere sempre persi nei pensieri. Nella stragrande maggioranza del tempo siamo preoccupati per qualcosa, stiamo pianificando oppure cerchiamo di piacere a tutti e magari essere qualcosa d'altro tranne che quello che siamo veramente.
Non ci accorgiamo di quello che sta succedendo in questo momento. Siamo focalizzati su quello che faremo nella prossima ora mezz'ora e oppure sul prossimo incontro che faremo o il prossimo progetto. A volte anche in vacanza siamo già pensando alla prossima vacanza che faremo.
Quando l'abitudine della nostra mente è di essere sempre da qualche altra parte, non siamo presenti a qualsiasi cosa che sta succedendo proprio in questo momento.
La mindfulness ci insegna come focalizzare la nostra attenzione, come essere consapevoli dell'esperienza che stiamo vivendo e vivere il momento presente attraverso tutti i nostri sensi.
In questo modo ci connettiamo alle sensazioni in modo immediato, come se le percepissimo per la prima volta.
Nella prima delle puntate dedicate alla mindfulness nel luogo di lavoro abbiamo sperimentato la pausa, notato le sensazioni del corpo e siamo diventati consapevoli dello stato della mente e magari abbiamo anche notato che questa presenza consapevole non è il nostro modo abituale di essere. Facciamo fatica ad essere presenti perché le nostre giornate sono piene di incontri, di mail da scrivere, progetti telefonate e anche molto di più e queste continue richieste ci portano a sperimentare ansia e tensione fisica.
Thomas Merton ha detto che la fretta e lo stress della vita moderna, sono una forma di violenza contemporanea. Troppe richieste, la competizione, le preoccupazioni, la famiglia il perfezionismo la necessità di aiutare tutti ed essere sempre a disposizione è soccombere alla violenza dei nostri tempi. Però abbiamo iniziato di imparare che anche con tutte queste sfide possiamo passare dallo stress ad un modo più salutare di vivere e possiamo farlo semplicemente prendendoci una pausa, quando scegliamo di fermarci nel mezzo della nostra giornata di lavoro e rilassiamo il corpo notiamo che la mente segue il corpo e si calma.
In questa serie di podcast Mindfulness @ work inizieremo dai principi di base della mindfulness per coltivare le abilità di cui abbiamo bisogno per sviluppare la ;imdfulness nell’ambiente di lavoro. Viviamo spesso momenti stressanti con innumerevoli sfide e richieste quotidiane.
In questo modo possiamo perdere con facilità la connessione con noi stessi e con quello che è più importante per noi.
Spesso non siamo presenti a quello che stiamo facendo. Qualunque sia il nostro livello di professionalità o le nostre mansioni possiamo però sviluppare l’allenamenti di Mindfulness per migliorare sia personalmente che professionalmente
Immaginiamo di guardare un film di azione, molto coinvolgente. Ad un certo punto la scena si ferma e noi non siamo più nell'azione e diventiamo improvvisamente consapevoli di dove siamo. delle persone intorno a noi dei suoni dei colori delle senzazioni nel corpo. Questo è quello che ci è possibile sperimentare quando facciamo una pausa.
Possiamo imparare a fare una pausa nel mezzo di quello che facciamo nella giornata e questo ci riporta a quello che stiamo veramente sperimentando, non siamo più nel film e in questo spazio di pausa possiamo vedere e sentire percepire molto più chiaramente quello che sta succedendo intorno a noi. Quindi immaginiamo di essere nel traffico, mentre andiamo al lavoro oppure quando il nostro computer si rompe e perdiamo ore di lavoro oppure il nostro capo inaspettatamente ci critica. Vediamo se è possibile fermarci respirare e invece di reagire trovare uno spazio per rispondere con più chiarezza ed empatia.