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ASERIncontra

  • Tecnocina Storia della tecnologia cinese dal 1949 a oggi

    30 APR 2024 · Introduce: Damiano Palano, Università Cattolica del Sacro Cuore Intervengono: Simone Pieranni, Giornalista, Chora Media Alessandra Russo, Università Cattolica del Sacro Cuore   Da fabbrica del mondo a gigante high-tech, la Cina è diventata una delle più rilevanti potenze mondiali, ed è proprio leggendo tra le maglie del suo rapporto con la tecnologia e l’innovazione che è possibile comprenderne al meglio lo sviluppo storico e la complessità. Simone Pieranni, uno dei massimi esperti di Cina in Italia, ripercorre la storia della Repubblica popolare dal 1949 fino ai giorni nostri, attraverso un intreccio di vicende affascinanti mai narrate prima al cui centro spiccano le storie di donne e uomini finora ignoti. È il ritratto di un’epoca di scoperte epiche e giravolte politiche, idee scintillanti e giganteschi errori: dall’informatica alla pianificazione familiare, dalle prime forme di automazione industriale alla corsa ai semiconduttori, dalla genetica al primo laser, dalla bomba atomica alle conquiste spaziali. Documentate da fonti inedite ed esaltanti nel loro incedere, le storie di Tecnocina vengono alla luce componendo un libro serrato e avvincente, che ricostruisce con vividezza un passato che era già futuro e che può aiutarci a capire il domani.  L'autore: Simone Pieranni, giornalista, ha vissuto in Cina dal 2006 al 2014 dove ha fondato China Files, agenzia editoriale che collabora con diversi media italiani attraverso reportage e articoli sulla Cina e sull’Asia. Dal 2014 al 2022 è stato responsabile della redazione esteri del «Manifesto». Oggi lavora a Chora Media, per cui ha realizzato i podcast Altri Orienti, Fuori da qui e Taiwan: perché. È autore di Red Mirror. Il nostro futuro si scrive in Cina e La Cina nuova, usciti per Laterza.  
    1h 17m 38s
  • L'isola sospesa Taiwan e gli equilibri del mondo

    30 APR 2024 · Introduce: Riccardo Redaelli, Professore ordinario di Storia e Istituzioni dell'Asia, Università Cattolica del sacro Cuore Intervengono: Stefano Pelaggi, Ricercatore, Università Sapienza, Roma “Questo volume racconta le storie delle persone che hanno abitato l’isola di Taiwan: quelle arrivate migliaia di anni fa e quelle che hanno attraversato le acque dello Stretto di Taiwan dal Cinquecento all’Ottocento; i soldati in ritirata dalla guerra civile cinese e i funzionari del Kuomintang all’indomani del secondo conflitto mondiale; i migranti arrivati negli scorsi decenni dai Paesi del Sud est asiatico. Ma anche le storie dei colonizzatori che hanno imposto per periodi più o meno lunghi il proprio potere sugli altri abitanti dell’isola: gli olandesi e gli spagnoli, i pirati e i contrabbandieri, i funzionari dell’Impero Qing e i giapponesi, fino al regime del Kuomintang. I confini geografici dell’isola sono rimasti immutati, ma le storie e i percorsi di coloro che la abitano hanno ridefinito il perimetro del significato di ‘essere taiwanese’. Il ruolo praticamente unico al mondo di Taiwan, entità autonoma all’interno della comunità internazionale, ha consentito una formulazione inedita dell’identità nazionale. La dinamica società taiwanese contemporanea è il frutto delle dominazioni, delle interazioni tra i diversi gruppi etnici ma soprattutto delle modalità di convivenza tra chi ha scelto, talvolta costretto, di chiamare ‘Taiwan’ la propria casa.”   L'autore: Stefano Pelaggi insegna presso il Dipartimento Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo dell’Università di Roma Sapienza. Negli ultimi anni ha svolto attività di insegnamento presso numerose università in Myanmar, Argentina e a Taiwan, dove ha vissuto a lungo. Autore di numerosi saggi e articoli accademici, Stefano Pelaggi è autore anche di diversi libri sul colonialismo popolare, sui flussi migratori nella costruzione della politica estera e sul nazionalismo. Ricercatore presso il Centro Studi Geopolitica.info e presso il Taiwan Center for International Strategic Studies (TCISS) si occupa di Taiwan, del mondo sinofono e della regione Asia Pacifico da una prospettiva storica.
    1h 23m 40s
  • Di tasca nostra In che modo la guerra cambia la nostra economia e le nostre abitudini

    30 APR 2024 · Introduce: Damiano Palano, Professore ordinario di Filosofia Politica, Università Cattolica del Sacro Cuore Intervengono: Raul Caruso, Professore ordinario di Politica Economica e di Economia della Pace, Università Cattolica del Sacro Cuore Elisabetta Bani, Professoressa ordinaria di Diritto dell'Economia, Prorettrice con delega alla terza missione e rapporti col territorio, Università degli studi Bergamo    In che modo la guerra in Ucraina avrà un impatto sui consumi, sulle abitudini e sullo stato di benessere dei cittadini dell’unione europea e del mondo? Il libro mostra al lettore i possibili scenari economici che si prospettano dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e a seguito di tutte le crisi (energetica, alimentare ecc.) che ne sono derivate. L’obiettivo del lavoro è raccontare come potrebbero cambiare le nostre economie e come questi cambiamenti potrebbero modificare le nostre abitudini, i nostri comportamenti d’acquisto e le nostre aspettative sul futuro.   L'autore: Raul Caruso è professore ordinario di Politica economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore dove tiene anche l'insegnamento di Economia della pace. È attualmente direttore del CESPIC (Centro europeo di scienza della pace, integrazione e cooperazione) di Tirana e responsabile del capitolo italiano di EPS (Economists for Peace and Security). È stato insignito  nel 2021 del il Manas Chatterji Global Scholarship award della Peace Science Society per il contributo alla diffusione della Scienza della pace e, nel 2017, la NEPS Medal per la migliore pubblicazione in Scienza della pace del 2016. Dirige la rivista di economia della Pace «Peace Economics, Peace Science and Public Policy». Ha pubblicato anche i volumi Economia della pace (Il Mulino 2017) e Chiamata alle armi. I veri costi della spesa militare in Italia (Egea 2018).
    1h 20m 34s
  • L’arma della disinformazione in politica: dalla guerra in Iraq a quella in Ucraina

    20 NOV 2023 · Introduce: Vittorio Emanuele Parsi, Direttore ASERI Intervengono: Serena Giusti, Docente di Relazioni Internazionali, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa Fausto Colombo, Professore ordinario di Teoria e Tecniche dei Media, Università Cattolica del Sacro Cuore La propagazione di informazioni manipolate, distorte e false costituisce da sempre una leva di influenza politica e di potere che imperi, Stati e altre entità politiche hanno ampiamente utilizzato per perseguire interessi ed obiettivi strategici. Tuttavia, nell'era delle piattaforme online e dei contenuti virali sul web, la disinformazione e le fake news sono diventate parte integrante della strategia politica dei partiti e degli Stati. Sono soprattutto gli Stati non democratici ad ‘armare' la disinformazione nella loro proiezione esterna, facendone strumento di una politica estera composita, articolata, ibridata in maniera materiale e immateriale. Qualora infatti la disinformazione sia sottoposta a securitizzazione, gli Stati possono irrigidire il controllo sull'informazione circolante, e non solo quella di origine esogena. Le piattaforme consentono a qualsiasi attore – individui, gruppi e Stati – di raggiungere una platea globale, inondandola di verità manipolate e falsità vere e proprie, ma anche di narrative strategiche, facendo sì che i confini tra vero e falso siano così sfumati che non ci sia più fiducia nella verità, o che si crei uno spazio in cui verità contrastanti ed opposte possano coesistere. Dunque, il caos cognitivo che la velocità e la capillarità della diffusione di notizie manipolate causano è amplificato da una parte dalla de-responsabilizzazione garantita dalla rete a chi produce disinformazione, e, dall'altra, dalla persistenza degli effetti prodotti dalle false informazioni, anche quando queste siano sconfessate. Questo fenomeno è determinato dalla sofisticatezza tecnologica che rende il falso verosimile e incide in profondità sulla sfera emotiva. Tra gli eventi della storia recente permeati dalla disinformazione – che influenza profondamente il sistema internazionale e le relazioni fra gli attori che vi operano – ci sono la guerra in Iraq, le elezioni USA del 2016, il referendum per la Brexit e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il volume offre al lettore una bussola analitica e un apparato concettuale che svela le molteplici applicazioni della disinformazione in politica estera, indicando le possibili ripercussioni future di questa pratica e le complesse modalità di reazione al fine di contenere le conseguenze nefaste. L'autrice: Serena Giusti insegna Relazioni Internazionali presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed è Senior Associate Research Fellow presso ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). È tra le fondatrici e membro dell’advisory board di Women in International Security Italy (WIIS). Ha lavorato per la Commissione Europea, l’UNICEF e l’OSCE e ha insegnato in diverse università tra Russia, Bielorussia, Ungheria e Kazakistan.
    1h 31m 16s
  • La guerra nel cuore dell'Europa. La grande fuga di persone e il rischio di un nuovo scontro di civiltà.

    14 NOV 2023 · Di fronte alle immagini del conflitto in Ucraina e alla minaccia che tale guerra pone per il futuro dell'Europa, il volume esamina la proditoria aggressione russa e le sue implicazioni con un approccio sociologico e una attenzione multidisciplinare, volta a mettere in luce il grave vulnus rappresentato dall'invasione di uno Stato sovrano e democratico. Attraverso la ricostruzione storico-contestuale delle relazioni tra Russia e Ucraina, si analizzano le origini del "progetto imperiale" di Putin e le terribili conseguenze del conflitto, svolgendo un sistematico monitoraggio degli eventi relativi al 2022 con particolare riferimento alle forme di mobilità umana (forzata e non solo) causate dall'attacco russo, in linea con gli interessi di ricerca trentennali dell'autore. Il libro si sofferma inoltre sui rischi connessi alla guerra, individuandone due tra quelli più gravi: la possibilità che tale aggressione scivoli nell'oblio e che si profili un nuovo "scontro di civiltà", sempre più apertamente perseguito da Putin contro l'Occidente. Proprio per evitare tali pericoli è indispensabile coltivare la memoria dell'attacco inferto all'Ucraina e, con essa, alla democrazia, auspicando che si raggiunga presto una pace che garantisca la libertà del popolo ucraino. I diritti d’autore del volume saranno devoluti all’associazione https://www.ibambinidellest.org/ Introduce: Vittorio Emanuele Parsi, Direttore ASERI Intervengono: Vincenzo Cesareo, Professore Emerito di Sociologia, Università Cattolica del Sacro Cuore e Presidente del Comitato Scientifico, Fondazione ISMU Nicola Pasini, Professore Associato di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano e Segretario Generale, Fondazione ISMU L'autore: Vincenzo Cesareo, professore emerito di Sociologia presso l'Università Cattolica di Milano e SPresidente del Comitato Scientifico di Fondazione ISMU, è autore di numerosi testi sui temi del mutamento sociale e culturale, delle migrazioni, del multiculturalismo, della società civile, dei processi di socializzazione. Tra le principali più recenti pubblicazioni: La libertà responsabile. Soggettività e mutamento sociale (2006), La libertà responsabile. Una discussione (2009), L'era del narcisismo (2012), Welfare Responsabile (2017), Welfare Responsabile alla prova. Una proposta per la società italiana (2019).
    1h 20m 29s
  • Le Monarchie arabe del Golfo. Nuovo centro di gravità in Medio Oriente

    31 OCT 2023 · Introduce: Vittorio Emanuele Parsi, Direttore ASERI Intervengono: Cinzia Bianco, Research fellow, European Council on Foreign Relations Matteo Legrenzi, Professore Ordinario DI Scienza politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia (interverrà da remoto) Riccardo Redaelli, Professore Ordinario di Storia e Istituzioni dell'Asia, Università Cattolica del Sacro Cuore Poche storie contemporanee sono così rilevanti come l’ascesa delle monarchie del Golfo: da attori secondari sullo scacchiere mediorientale a nuovo centro di gravità del Mediterraneo allargato e, infine, ad attori chiave sui delicati equilibri globali dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il volume racconta questa storia, per conoscere meglio i paesi che assicurano il 20% delle risorse energetiche mondiali, che agiscono come forze importanti negli equilibri finanziari e che condizionano le traiettorie politiche dal Mediterraneo, all’Africa orientale, all’Asia sud-occidentale. Dal conflitto libico alle tensioni con l’Iran, dalla sicurezza di rotte e snodi nevralgici alla delicata partita multipolare tra Stati Uniti, Cina e Russia, le monarchie del Golfo sono al centro di interessi strategici per l’Europa, come per l’Italia. Nel libro si analizzano queste dinamiche in forma chiara e si descrive il ruolo chiave che la Penisola Arabica gioca nei mercati energetici e nella transizione verso forme di energia rinnovabili. Gli autori: Cinzia Bianco è research fellow presso lo European Council on Foreign Relations, dove si occupa di politica estera europea verso le monarchie del Golfo, ed è non-resident scholar presso il Middle East Institute di Washington, D.C. Ha un dottorato di ricerca in Middle East Politics presso l’Università di Exeter. Matteo Legrenzi insegna Scienza politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è research associate al Dipartimento di politica e relazioni internazionali dell’Università di Oxford. Socio dell’Istituto Affari Internazionali, è autore di numerosi saggi sulle relazioni internazionali del Medio Oriente.
    1h 17m 48s
  • A proposito di un libro. Cosa resta di Don Milani cinquant'anni dopo Lettera a una professoressa

    18 OCT 2023 · Introduce: Vittorio Emanuele Parsi, Direttore ASERI Intervengono: Ernesto Galli della Loggia, Professore Emerito di storia contemporanea Scuola Normale di Pisa; editorialista del Corriere della Sera Adolfo Scotto di Luzio, Professore Ordinario di Storia della pedagogia, Università degli Studi di Bergamo Dopo le celebrazioni del 2017, che hanno visto Papa Bergoglio pregare sulla tomba di don Lorenzo Milani, in occasione dei cinquant'anni dalla morte, e dopo le manifestazioni per il centenario della nascita svoltesi quest'anno, con l'omaggio del Presidente della Repubblica, don Milani e la sua opera sono a tutti gli effetti parte integrante del patrimonio ideale dell'Italia repubblicana. Ma che cosa ha rappresentato effettivamente il pensiero di questo sacerdote e quali sono le ragioni del perdurare del suo fascino a cinquant'anni e più dalla pubblicazione di Lettera a una professoressa? I problemi del nostro presente sono ancora quelli posti da don Milani cinquant'anni fa? Soprattutto, può la scuola di un paese moderno e complesso come l'Italia pensarsi nei termini a lui cari del "servizio sociale"? Ne discutono gli storici Ernesto Galli della Loggia e Adolfo Scotto di Luzio a partire dai volumi dei due autori, "L'aula vuota" (Marsilio, 2019) e "L'Equivoco Don Milani" (Einaudi, 2023). Gli autori: Ernesto Galli della Loggia è professore emerito di Storia contemporanea presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (Scuola Normale di Pisa). Ha insegnato nelle Università di Siena, Perugia, e all’ Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. E’ editorialista del Corriere della Sera. Si è occupato specialmente di storia politica e culturale italiana dell’Otto-Novecento. E’autore di numerosi saggi e libri tra cui La morte della patria (1996), L’identità italiana (1998), Tre giorni nella storia d’Italia (2010) Credere, tradire, vivere (2016), Speranze d’Italia (2018), L’aula vuota (2019), Il tramonto di una nazione (2020), Otto vite italiane (2021). Adolfo Scotto di Luzio è professore ordinario di Storia della pedagogia all'Università degli studi di Bergamo. Si occupa da molti anni di problemi relativi alla storia della scuola e della cultura italiane tra Ottocento e Novecento. Ha pubblicato per il Mulino, Il liceo classico (1999) e La scuola degli italiani (2007). Più recentemente sono usciti per Einaudi, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi (2020) e L'equivoco don Milani (2023).un diplomatico italiano e attualmente si occupa della formazione del personale in Farnesina, con particolare attenzione ai temi dell’integrazione europea e della diplomazia pubblica. In precedenza, ha prestato servizio presso le Ambasciate d’Italia a Brasilia e a Berlino. È docente in corsi di geopolitica e di diplomazia presso La Sapienza, la Luiss e l’Università di Teramo. È socio dell’Istituto Affari Internazionali (IAI) e del Centro Studi Americani. Per Luiss University Press ha già pubblicato La terra del futuro (2020). https://aseri.unicatt.it/aseri-2023-a-proposito-di-un-libro-cosa-resta-di-don-milani-cinquant-anni-dopo-lettera-a-una-professoressa
    1h 36m 18s
  • L'Ucraina e Putin

    5 JUN 2023 · Cosa intende la propaganda russa con denazificazione. Perché Putin si è convinto che l’Ucraina fosse conquistabile in pochi giorni e con il sostegno degli stessi ucraini? Per trovare risposte questa puntata di Aserincontra ripercorre passaggi chiave del legame tra Unione Sovietica e Ucraina. Dall’holodomor, la tremenda carestia causata da Stalin negli anni 30, passando per l’occupazione nazista fino al crollo dell’Urss e le difficoltà degli anni 90. Il filo che lega queste storie lo ripercorriamo con Andrea Graziosi, professore di storia contemporanea all’università Federico II di Napoli. Dialoga con lui il direttore di Aseri Vittorio Emanuele Parsi
    1h 52m 40s
  • Guerra bianca

    8 MAY 2023 · Lo scontro finale tra NATO e Russia avverrà sul ghiaccio. L’Artico è l’unica area del mondo ancora non sfruttata ma che in realtà è piena di idrocarburi e terre rare; è fulcro di rotte strategiche. In questa puntata di Aserincontra scopriamo come le grandi potenze si stanno preparando per la battaglia che stabilirà la supremazia sulla terra dei ghiacci, oggi al centro di una epocale trasformazione innescata dal cambiamento climatico. Il direttore di Aseri Vittorio Emanuele Parsi ne discute con Marzio Mian, autore del libro “Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale” e fondatore della società no profit The Arctic Times Project e giornalista affiliato al Pulitzer Center di Washington.
    1h 22m 28s
  • La fragile intesa

    26 APR 2023 · Durante la Guerra Fredda i rapporti tra Washington e l’allora capitale della Germania Ovest Bonn erano fondamentali nel delicato equilibrio post seconda guerra mondiale. Oggi, che l’Europa è tornata a essere teatro di un conflitto, e che l’asse euro-atlantico è tornato estremamente centrale nelle agende diplomatiche è importante ripercorrere la storia di questo legame. Questa puntata di Aserincontra ospita Lorenzo Trapassi, diplomatico attualmente responsabile della formazione del personale della Farnesina e precedentemente in servizio prima a Brasilia e poi proprio a Berlino. Trapassi nel suo ultimo libro ricostruisce proprio l’evoluzione dei rapporti tra Germania Ovest, Italia, Santa Sede e Stati Uniti nei primi anni della Guerra Fredda. Assieme a lui intervengono il direttore di Aseri Vittorio Emanuele Parsi e Gabriele Natalizia, docente di International Relations all’Università La Sapienza di Roma e coordinatore del centro studi geopolitica.info.
    1h 23m 41s

Il Mediterraneo e la Libia nell’anno delle elezioni presidenziali. E ancora: l’Afghanistan del nuovo regime talebano. Come pure il futuro dell’egemonia americana e l’ascesa della Cina, l’impatto del Next Generation...

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Il Mediterraneo e la Libia nell’anno delle elezioni presidenziali. E ancora: l’Afghanistan del nuovo regime talebano. Come pure il futuro dell’egemonia americana e l’ascesa della Cina, l’impatto del Next Generation EU passando per il nuovo protagonismo femminile e la transculturalità. Sono solo alcuni temi presi in esame durante i dibattiti cui faranno da sfondo presentazioni di recenti volumi curati da esperti di politica internazionale
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