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Tensioni. Le religioni tra pace e guerra

  • Europa, un continente in cerca di una direzione

    12 MAY 2023 · A ottant’anni di distanza dalla fine della Seconda guerra mondiale, il fragore delle armi è tornato a scuotere l’Europa: una tragedia che sta portando morti e distruzione. E che sta cambiando alla radice anche la percezione che i cittadini del Vecchio continente avevano del proprio spazio geografico. La conseguenza è che le stesse istituzioni europee sono vittime di un doloroso travaglio: l’Ue potrà continuare a essere una potenza democratica, gentile e pacifica? O dovrà indossare l’elmetto e prepararsi allo scontro? Di certo, tra Est e Ovest si è improvvisamente rialzato un muro. E la divisione lacera anche le Chiese cristiane. Perché chi soffia sul fuoco ha bisogno di strumentalizzare i sentimenti religiosi per manipolare le coscienze. Il dilemma è: il cristianesimo avrà il coraggio e l’energia spirituale per scongiurare la minaccia di un nuovo “scontro di civiltà”? Ne parliamo con: Vittorio Emanuele Parsi, politologo che insegna Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano, Alessandro Speciale, giornalista esperto di questioni europee, capo della redazione romana di Bloomberg, Chiara Biagioni, giornalista dell’agenzia di stampa Sir. Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino. Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo musiche di: Marco Martini > The Madrigal - su licenza ARTLIST Alon Peretz > Hymn for Our Brothers - su licenza ARTLIST Jerusalem Symphony Orchestra > Flower Duet Lakmé - su licenza ARTLIST Festa dell’Europa: Inno alla gioia degli studenti di Parma Inno alla gioia cantato - Beethoven SynPhony N 9 Lux Aurumque - E. Whitacre / Coro Polifonico di Ruda
    25m 50s
  • Dio, Patria e Famiglia. La religione nella politica italiana all’epoca dei sovranismi

    5 MAY 2023 · Sia in Italia che negli altri Paesi europei, compresi i nostri vicini di casa – Francia, Spagna e Austria, per non parlare di Ungheria e Polonia – il linguaggio pubblico dei politici, soprattutto di destra ma non solo, si è riempito di riferimenti alla religione e ai suoi simboli in chiave di marketing elettorale. In Italia ci sono dei temi che sono diventati persino dei classici: dalla difesa del crocifisso nei luoghi pubblici alla promozione del presepe nelle scuole. E poi la cristianità come argine all’immigrazione, soprattutto se musulmana, e la difesa della famiglia tradizionale, che significa non tanto la tutela del matrimonio come sacramento quanto un no secco al riconoscimento pubblico delle relazioni omosessuali. Tutto questo sembra un paradosso, visto che nell’Occidente viviamo nella post-secolarizzazione, cioè tempi in cui i precetti e la pratica di fede sono sempre meno rilevanti nella vita delle persone, a partire dai politici stessi. Eppure lo sfruttamento dei temi religiosi in chiave politica è anch’esso un frutto della secolarizzazione. Nel quarto episodio di Tensioni. Le religioni tra pace e guerra, siamo tornati "a casa" per interrogarci sul ruolo della religione nella politica italiana all’epoca dei sovranismi. Con noi: Iacopo Scaramuzzi, giornalista vaticanista del quotidiano La Repubblica e autore di Dio? In fondo a destra. Perché i populismi sfruttano il cristianesimo, e Marco Damilano, giornalista attento osservatore della politica e profondo conoscitore del mondo cattolico italiano, che su Rai 3 conduce la striscia d’informazione quotidiana Il cavallo e la torre. Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino. Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo musiche di: Marco Martini > The Madrigal - su licenza ARTLIST Will Van De Crommert > Requiem - su licenza ARTLIST Change for Joy - Fausto Torres > Amatevi Chiesa Cormòns: Coro dei giovani ESCUCHAME SEÑOR
    22m 2s
  • Libano, un giardino sfiorito

    28 APR 2023 · Crisi economica e finanziaria devastante, con un tasso di disoccupazione al 30 per cento e un 85 per cento di libanesi sotto la soglia di povertà; paralisi del sistema politico-istituzionale, con lo scranno più alto – quello del presidente – che non si riesce a colmare per i veti incrociati; rabbia e frustrazione crescente della popolazione, che vorrebbe cambiare tutto, ma che poi teme di abbandonare il sistema politico confessionale, per il timore che “gli altri” possano acquistare più influenza e prevaricarli. Insomma, di quella che fu definita “la Svizzera del Medio Oriente” da tempo non c’è più neanche l’ombra. Semmai, il rischio è che il Libano si trasformi nella Haiti del Mediterraneo. Maroniti, sunniti, sciiti: che ruolo giocano in questo fragilissimo puzzle le principali comunità religiose? Ce lo spiegano due giornalisti esperti conoscitori del Paese dei Cedri: Lorenzo Trombetta, collaboratore della rivista Limes e corrispondente dell’Ansa da Beirut, e Laura Silvia Battaglia, giornalista esperta dell’area mediorientale. Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino. Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo musiche di: Marco Martini > The Madrigal - su licenza ARTLIST Inno Nazionale del Libano Come with me from Lebanon (Maronite Hymn) Joseph Ayoub - The Festival of Lebanese Music and Arabic Dabke
    19m 22s
  • Fondamentalismo cristiano negli Stati (dis)Uniti

    21 APR 2023 · Gli Stati Uniti, patria della democrazia liberale che non ha mai avito una religione di Stato e che fa della laicità uno dei pilastri della sua unità, sta vivendo una radicalizzazione delle posizioni politiche che va di pari passo con il consolidarsi di un certo fondamentalismo religioso di cui è protagonista una parte del mondo cristiano. Succede in alcuni ambienti del cattolicesimo ma avviene soprattutto nella nuova galassia protestante di matrice evangelicale in cui una visione tradizionale della società si salda con la paura per il nuovo e il diverso, con il senso di accerchiamento e il desiderio di difendere la supremazia dell’America. Lo hanno ben capito i politici che soffiano sul fuoco del populismo e delle guerre culturali per guadagnare consensi. L’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021 da parte della frangia estremista dei sostenitori di Donald Trump, da quest’ultimo incitati a non accettare la vittoria elettorale di Joe Biden, è stata solo la punta dell’iceberg della crisi della democrazia. Sono i frutti avvelenati del populismo ma anche dell’esasperarsi delle “culture wars”, le lotte ideologiche su questioni che hanno un forte aggancio anche con i temi religiosi: dal gender, dall’ideologia “no vax” alla diffidenza verso la proposta educativa delle scuole. Fino alla “cancel culture” che avrebbe la pretesa di eliminare (a partire dai monumenti) le tracce del razzismo e del colonialismo che fanno parte della storia del Paese. Anche la delicatissima questione dell’aborto, dopo la sentenza della Corte suprema che ne ha rimesso in discussione il presunto diritto, è stato uno dei temi caldi che alle elezioni di midterm dello scorso autunno ha spinto al voto a favore dei democratici. Qualcosa di simile potrebbe avvenire nelle presidenziali del 2024. Da dove nascono questi fenomeni? A quali sviluppi stiamo assistendo. E quali anticorpi possono mettere in campo le stesse fedi religiose? In questo podcast ne abbiamo parlato con Edmondo Lupieri, professore di Nuovo Testamento e primo cristianesimo alla Loyola University di Chicago, che aveva raccontato la prima campagna per la corsa alla presidenza di Trump in un libro intitolato Cronache dal Trumpistan. Dialogo di un teologo italiano in America, con Mario Del Pero, professore di Storia Internazionale e Storia degli Stati Uniti all'Institut d'études politiques di Parigi, e con Paolo Naso che insegna Scienza politica all’Università La Sapienza di Roma e fa parte del Comitato scientifico del Forum internazionale Democrazie e religioni. Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino. Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo musiche di: Marco Martini > The Madrigal - su licenza ARTILIST Marshall Mcferrin > Narrow Is the Road - Instrumental Version - su licenza ARTILIST O'Maria - FoundNation | Official Music Video | Catholic Hip-Hop
    23m 52s
  • In guerra per la Santa Rus

    13 APR 2023 · Tra tanti conflitti che insanguinano oggi il pianeta, quello tra Russia e Ucraina è sicuramente uno di quelli in cui il fattore religioso è più radioattivo. “Terra di frontiera” (questo il significato di u-craina in slavo orientale) tra Russia ed Unione europea, l’Ucraina è la storica patria spirituale della Chiesa ortodossa russa, anche se nei secoli il suo baricentro politico ed ecclesiastico si è spostato a Mosca. Ma è anche la culla del Chassidismo, la corrente mistica dell’ebraismo. È a Leopoli, in Ucraina, che mette radici la Chiesa greco-cattolica, come tentativo di unire tradizione liturgica orientale e obbedienza al Papa di Roma. Ed è proprio l’Ucraina che molti oggi definiscono la “bible belt del Vecchio continente”, per la forte diffusione della predicazione battista ed evangelica. Insomma, un coacervo di comunità religiose, spesso in tensione le une con le altre, e ciascuna al proprio interno. Come ha influito questo “fattore R” nell’inasprimento delle tendenze nazionalistiche che ha portato all’invasione russa dell’Ucraina? Quali sono le ideologie politico-religiose che hanno consentito una tale manipolazione del messaggio evangelico tale da giungere a giustificare la violenza delle armi? E che ruolo stanno giocando oggi, a un anno dall’inizio del conflitto, le più importanti comunità religiose in Russia e in Ucraina? Lo scopriamo insieme ai nostri tre esperti Simona Merlo, Luigi Sandri, Gerolamo Fazzini. Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino. Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo musiche di: Marco Martini > The Madrigal - su licenza ARTILIST Eran Barber > Wedding Medley Hine Ma Tov - Siman Tov - Choson Kale - su licenza ARTILIST Mykola Lysenko compositore di Ucraina valzer Canto Ortodosso - Agni Parthene Valaam Brethren Choir - Chiesa Ortodossa a Roma
    27m 24s

Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è un podcast in 5 puntate prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus. Tensioni indaga l’ambivalenza della religione, capace...

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Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è un podcast in 5 puntate prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus.
Tensioni indaga l’ambivalenza della religione, capace di esasperare l’identitarismo fino a soffiare sul fuoco delle divisioni, così come, all’opposto, di promuovere l’inclusione, generando comunità aperte e accoglienti.

Perché la religione viene strumentalizzata?
E come evitare che venga manipolata per scopi profani?
Quali sono i meccanismi che la rendono un utile strumento nelle mani di chi vuole scatenare il conflitto? E perché, al contrario, spesso si rivela una via credibile per sostenere ideali di rispetto, pace e uguaglianza?

Tensioni esplora il ruolo della religione nei contesti sociali di alcuni tra i quadranti più “caldi” e significativi in questo momento storico come Stati Uniti, Ucraina/Russia, Libano ed Europa.
Fotografare con realismo e distacco queste situazioni emblematiche del nostro pianeta può farci comprendere molto non soltanto del mondo che ci circonda, ma anche di noi stessi e dei nostri sentimenti più radicati e profondi.

Tensioni è un’inchiesta dentro il folto mondo delle religioni, così complesso da risultare affascinante, talvolta incomprensibile, sempre ambivalente.



Tensioni. Le religioni tra pace e guerra è prodotto dal Festival Biblico con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, presentato da Roberto Zichittella e scritto da Giovanni Ferrò e Paolo Rappellino.
Hanno collaborato Roberta Rocelli e Matteo Mingardo
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