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Shamailang

  • Episodio 1

    28 SEP 2022 · Roger Sciama nasce al Cairo, in Egitto, nel 1927 da genitori ebrei d’origine siriana. Cosa ci fa in posa al ricevimento dell’ambasciata italiana a Kabul negli anni Cinquanta? Come diventa uno Shamailang?
    15m 17s
  • Episodio 2

    28 SEP 2022 · Dall’Egitto alla Francia, all’Italia, al Pakistan. Roger e il rayon italiano approdano a Karachi. Ma com’era il Pakistan di allora?
    16m 3s
  • Episodio 3

    28 SEP 2022 · Kabul, Afghanistan, 1953. Dopo un viaggio avventuroso è qui che gli affari iniziano a decollare. Ma cos’è il rayon? E come fa Roger ad entrare nel mercato afghano?
    16m 33s
  • Episodio 4

    30 SEP 2022 · L’apice e la caduta. L’Afghanistan degli anni Sessanta cambia, si evolve, e non è l’Afghanistan che conosciamo oggi. E anche Roger lo scopre…
    15m 57s
  • Episodio 5

    1 OCT 2022 · C’è una cosa di cui Roger non ha mai parlato fin qui: la sua vita privata. E dopo il trasferimento a Milano non taglia i fili con la terra che sentirà un po’ sua fino alla fine. Cosa ne è dell’Afghanistan oggi?
    16m 54s

La storia di Roger Sciama, nato in Egitto negli anni '20, diventato il referente dell'import-export tra l'Italia e l'Afghanistan negli anni '50 e '60 e poi arrivato a Milano, dov'è...

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La storia di Roger Sciama, nato in Egitto negli anni '20, diventato il referente dell'import-export tra l'Italia e l'Afghanistan negli anni '50 e '60 e poi arrivato a Milano, dov'è rimasto fino alla fine.
Roger era ebreo, nato in Egitto da genitori di origine siriana, ma aveva un passaporto italiano. "Shamailang" vuole riflettere, tramite la sua avventura, sull'impossibilità di definire a priori l'identità e il diritto di appartenenza di una persona ad una nazione o una cultura specifica, sulla complessità delle storie individuali, estremamente stratificate, e su come le loro trame e traiettorie incontrino e si intreccino con i fili della Storia e della geopolitica.

Un audio documentario di Martina Melilli e Botafuego (Carolina Valencia Caicedo e Riccardo Giacconi)
con la supervisione scientifica di Piera Rossetto.
Immagini e materiali d’archivio: Fondazione CDEC, Milano.
Con la partecipazione di Elisa Giunchi (Università degli Studi di Milano), Emanuela Scarpellini (Università degli Studi di Milano) e Marta Serafini (Corriere della Sera).
Prodotto nell'ambito del progetto Europe's (In)Visible Jewish Migrants condotto da Piera Rossetto e finanziato dall'Austrian Science Fund.
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